La tragedia di Balvano.

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Messaggioda Macaco » 21/04/2015, 8:11

Amici, nessuno mette in dubbio che le persone a bordo del treno 8017 furono le vittime ignare del monossido di carbonio. Quello di cui stiamo discutendo, e cercando di capire, sono sia le concause, sia le responsabilità degli operatori, e sia, soprattutto, il "perchè" della distruzione di tutto il carteggio dell'inchiesta. E' come quando si legge di morte per arresto cardiocircolatorio senza che vengano specificate le cause di quell'arresto. Neppure i tanti autori che hanno scritto su quella tragedia sono riusciti a venirne a capo. Solo tante ipotesi e tante testimonianze contrastanti e contradditorie. Nonostante la consultazione delle "carte" date in visione dagli alleati. Dice ancora Gian Luca Barneschi :
""Secondo il rapporto del Maggiore Nichols, commissario provinciale del Governo Militare Alleato della provincia di Potenza, non meglio specificati esperti espressero il convincimento che il treno 8017 non ebbe problemi di sovraccarico. Invece, il 20 marzo 1951, un quotidiano locale statunitense , il "Bridgeport Telegram", in un articolo dedicato al contenzioso giudiziario sulla tragedia, pubblicò sorprendenti ed inediti dettagli, affermando che il treno 8017 dovesse caricare in Basilicata munizioni e rifornimenti da depositi militari segreti nelle montagne. Soprattutto identificò la causa dell'arresto del treno nell'eccessivo carico. E anche negli atti di citazione, depositati presso il Tribunale di Napoli, i legali degli eredi delle vittime (con ogni probabilità imbeccati), affermarono la responsabilità dell'ente ferroviario evidenziando quale elemento fattuale principale, l'erroneo calcolo del peso totale"".
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Messaggioda ioannesg » 21/04/2015, 12:32

Macaco ha scritto:[cut] il treno 8017 dovesse caricare in Basilicata munizioni e rifornimenti da depositi militari segreti nelle montagne[cut]


Fantaipotesi... fu questo il motivo della sosta prolungata in stazione che causò un ulteriore sovraccarico? E da qua tutta una serie di reticenze, incertezze e secretazioni?
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Messaggioda freelancer » 21/04/2015, 14:56

Può essere, ma sembra strano che nemmeno gli americani ne abbiano parlato, non è più una cosa che metta a repentaglio la loro sicurezza nazionale. A meno che le reticenze non siano imposte dal trattato segreto Italia-USA del 1954.
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Messaggioda Macaco » 21/04/2015, 15:36

Paolo, di "segreti militari" l'Italia ne è stata sempre piena. Da Bronte a Finestrelle, da Salvatore Giuliano ad Andreotti, da Campoimperatore a Dongo, da Piazza Fontana a Sigonella, da Moro ad Ustica, da Cassibile a Gelli...vuoi che continui ???
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Messaggioda ioannesg » 21/04/2015, 22:28

La mia fantaipotesi fa ovviamente da corollario a tutti quei carri catalogati con carichi militari e poi.... scomparsi. Forse perchè non dovevano esserci.

Che gli americani non ne avessero mai voluto parlare beh... rischiava di sminuire l'efficace precisione dell'organizzazione yankee...
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Messaggioda freelancer » 21/04/2015, 23:44

ioannesg ha scritto:Che gli americani non ne avessero mai voluto parlare beh... rischiava di sminuire l'efficace precisione dell'organizzazione yankee...

Quella è stata già devastata dall'esperienza Vietnam (e anche in Iraq hanno fatto la loro "figurina"). Se lo scrupolo c'era prima, dal 1975 non c'è più... ;)
Il trattato del 1954 è appunto segreto, si sa solo che contiene i termini di concessione delle basi come Aviano, Vicenza e Camp Darby, ma pare ci sia altro. Non credo sia solo sudditanza psicologica se i cittadini americani godono di una vera e propria impunità.
Forse è in quel trattato l'obbligo per entrambi di non rivelare nulla di quanto successo su quel treno.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 22/04/2015, 11:56

Vado in OT, ma vorrei dire la mia.
Da quello che so perché mi è stato riferito da diverse persone, non ci posso però mettere la mano sul fuoco, che a seguito degli accordi di Jalta le nazioni perdenti la guerra, cioè Italia e Germania, vennero date in amministrazione all'Inghilterra, il Giappone cadde sotto gli USA, mentre tutta l'Europa orientale fini sotto l'Unione Sovietica. Berlino fu divisa in quattro settori sotto l'influenza dei tre vincitori più la Francia alla quale diedero il contentino per il contingente comandato da Degaulle che partecipo' accanto agli alleati alla liberazione della Francia. Tutto questo per la durata di 99 anni dalla fine della guerra.
Questo ufficialmente non è di pubblico dominio, però dagli avvenimenti che la storia ci ha tramandato si vede chiaramente la sudditanza che l'Italia ha nei confronti della politica anglosassone e americana che la influenza, nonché dai rapporti commerciali che ci vengono imposti. Non c'è perciò da stupisci se anche per certi avvenimenti venga imposto il silenzio. Con la caduta del muro di Berlino si e disgregata l'Unione sovietica e gli accordi di Jialta sono caduti, ma quelli che riguardano l'Italia credo che siano ritenuti ancora validi.
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Messaggioda Macaco » 22/04/2015, 19:00

Ritornando in tema e sempre citando l'amico Gian Luca Barneschi, leggo nel suo libro, a pagina 296 :
"" ...Ma Gray dichiarò qualcosa di assai rilevante ed inedito, dal punto di vista giuridico, affermando che - il treno militare n° 8017 del 2/3/1944, era stato assegnato ed impegnato in operazione militare dell'epoca in cui si bloccò nel detto tunnel. Che il combustibile consumato dalle due locomotive che spingevano il detto treno merci , era fornito e procurato dal Quartier Generale delle Forze Alleate e che la scorta a detto treno consisteva di personale militare alleato - ."

Per la cronaca, all'epoca della tragedia di Balvano, il generale Gray era il Direttore Generale del Military Railway Service nell'Italia Meridionale mentre tale affermazioni risalgono all'anno !951.

Lo stesso Barneschi ritiene tali affermazioni false e fuorvianti. Anche io sono dello stesso avviso in quanto i militari italiani erano nel bagagliaio in coda al treno mentre i carri carichi di armi e munizioni risultavano essere in testa al treno. Questo stando alla lista presentata dagli alleati.

A meno chè i "militari di scorta", in abiti borghesi, fossero mischiati nella massa dei viaggiatori abusivi, oppure che i carri "sotto sorveglianza" fosse diversi da quelli segnalati.

Che ne dite ???
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Messaggioda Marmotta » 03/05/2015, 18:43

Sono qua che ragiono sul peso del treno:
44 carri ed 800 persone...
a) 8 carri carichi per un peso di 44 tonn.: 8X44= 352tonn;
b) 36 carri vuoti (44-8=36) per un peso di 8 tonn.: 36x8=288tonn;
c) 800 persone circa 800x50kg= 40tonn;
Il totale del peso rimorchiato del treno è 680tonnellate.
Nel computo del peso del treno vanno inserite anche le due locomotive? Oppure solo i rispettivi tender?
Ugo Gentile è ancora vivo e penso che sia l'unico che possa ragionevolmente parlare di ciò che ricorda. Si potrebbe chiedere la faccenda dei carri frenati e del rapporto con il numero dei frenatori presenti sul treno.
Non capisco perchè il Don dice, in fondo alla pagina 4, che Gentile entra in contraddizione...è per via del peso?
Un grazie anticipato!(come dice il chirichetto!)
Nicolò
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Messaggioda Macaco » 03/05/2015, 20:22

Chiedo venia a Nicolò e a tutta la cricca del Bar. Sono alle prese con un trosloco. Ne avrò per un paio di mesi circa. Passo da una casa di 150 mq ad un'altra di un poco oltre la metà. Traslocano con me anche 2.000 (duemila) libri e forse più. Pertanto amici sarò... in pausa lunga...e ci sentiremo solo saltuariamente.
Gaetano.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 03/05/2015, 23:20

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh che dolore!!!!!!!!
Un trasloco, per giunta al ribasso, è la cosa peggiore che ci sia.
Io ai miei peggiori nemici ne auguro uno l'anno.
Caro Gaetano ti sono vicino con la mia più sentita comprensione.
:| :| :| :| :( :( :( :( :( :x :x :x :x :x
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Messaggioda Marmotta » 04/05/2015, 12:41

Gaetano ti sono vicino anch'io!!! :shock: :shock: :shock:
Intanto continuiamo noi...poi ci rimetterai in ordine!!! :lol: :lol: :lol:
Un'altra anomalia è che non mi pare esserci una foto del treno: pure questo hanno fatto sparire?
Nicolò
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 04/05/2015, 13:39

Io penso che presso la foto teca dell'attuale fondazione ci possa essere qualche cosa. Altrimenti si potrebbe provare presso l'archivio di stato. Li finiva tutta la documentazione FS fino a quando è rimasta Azienda Autonome Ferrovie dello Stato.
Giancarlo
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Messaggioda GIANLUCA bARNESCHI » 16/05/2015, 21:36

Salve a tutti e grazie dell'ospitalità. Finalmente ho la possibilità di interloquire. In sede F.S. non c'è nulla. Ho visitato anche archivi non aperti al pubblico e come racconto nell'introduzione il fascicolo sull'incidente di Balvano risultava inventariato, ma era sparito; più recentemente è stato tolto anche l'inserimento nell'archivio informatico...All'Archivio Centrale dello Stato c'è poco e nulla oltre alla imbarazzante relazione del Consiglio dei Ministri dell'epoca; all'Archivio di Stato di Potenza niente di rilevante. in un altro archivio ho trovato tutte le carte sugli indennizzi, tra le quali le dichiarazioni del Generale Gray citate da Macaco. A Londra invece ho trovato tanto: l'indagine ufficiale svolta dagli Alleati (con l'ausilio del personale ferroviario italiano) con tutti gli allegati: circa 800 pagine.
Spero di essere tra voi a breve.
Saluti a tutti
G. B.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 16/05/2015, 22:59

Ottima notizia. Attendiamo allora nuove informazioni.
Giancarlo
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