da E 44 » 31/05/2013, 22:36
Ragazzi, vedo che non avete capito una cosa fondamentale, ed è comprensibile perchè non avete lavorato o non lavorate in ferrovia.
Da un paio d'anni MM ha insturato un potere assoluto e una semplice regola "Io comando e decido da solo e voi eseguite. E chi sgarra rischia il posto, perchè se uno si oppone, si trova sempre un'altro che non lo fa". E' stato anche introdotto un "Codice etico"( giudicato da signori avvocati che lo hanno letto semplicemente assurdo e giuridicamente contestabile) che consente di poter colpire facilmente. Così dai gradi più alti verso il basso è tutto un inchinarsi e un rispettare rigorosamente le direttive di uno solo, magari esagerandole per fare bella figura. Molti dicono che si tratta di un clima staliniano. E in effetti lo è, con la differenza che Baffone non cercava scuse mentre invece qui la colpa è sempre delle regioni che non sganciano soldi o del governo che non passa quattrini. Insomma, se lui decide che si deve chiudere una linea perchè la considera inutile e così si risparmia sulla manutenzione è colpa della regione che non la finanzia, se decide che una stazione con traffico merci va smantellata perchè così si risparmia sul personale di manovra e si eliminano raccordi e quindi scambi la colpa è delle ditte che chiamano i camion o del governo che finanzia i camionisti, se decide che non gli piace il traffico internazionale e blocca i collegamenti con l'estero la colpa è del governo che non fornisce i fondi necessari, e via discorrendo. Il personale è semplicemente terrorizzato, e basta andare in una stazione o su di un treno per constatarlo. Tutti hanno paura del licenziamento. Una situazione del genere non era mai esistita prima, come pure non si era mai avuto prima da parte del personale sentimenti di odio autentico verso chi sta in alto. E poichè i politici e i sindacati latitano il personale ferroviario si sente abbandonato a sè stesso. E visto che i politici lasciano fare il capo sente di non avere controllo e di poter agire a suo piacimento come se fosse (ma in effetti ormai lo è) il ministro dei trasporti.
Sulla faccenda delle domande giornalistiche si può solo dire che è inutile farle perchè la risposta sarà sempre quella.
Paolo