Ferrovia Rimini S. Marino

Spazio dedicato alle ferrovie estere

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 11/04/2013, 14:20

Marino! Faccio i miei complimenterei per il bellissimo documento video che avete realizzato. Bello, bello, bello sotto tutti gli aspetti.
Penso che non potevate fare di meglio per ricordare di questa ferrovia il passato, e mi auguro un futuro ripristino.
Giancarlo
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Messaggioda ioannesg » 16/04/2013, 12:34

Mi sono gustato le immagini attimo per attimo, un documentario eccezionale. Complimenti veramente all'associazione, a San Marino e anche a Max per il grande lavoro svolto. Attendiamo aggiornamenti e futuri sviluppi allora!
Grazie Marino!
Giovanni
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Messaggioda marchetti625 » 17/04/2013, 1:24

Il Film è piaciuto moltissimo anche a me(malgrado il mio,sia un parere di parte! :lol: ) Ci sono alcune scene che mi hanno emozionato...Il ricordo dei minatori morti,per esempio. Il film restituisce,senza retorica alcuna ,il ricordo e la dignità di quella loro vita spesa nel compiere quel duro lavoro. Oppure,la rievocazione di quel momento drammatico in cui le elettromotrici sono divenute una sorta di ospedale viaggiante con il loro carico di dolore e morte....Si capisce anche da questo,perchè la ferrovia di S.Marino è tanto vicina a quella gente.... Si,il film è piaciuto moltissimo a tutti ed il successo in tutte e tre le proiezioni,è stato assai grande! ;) Bravissimi tutti!!!!!!

Da S.Marino,mi auguro,tra breve ,di fare un altro annuncio...positivo....Speriamo! Vedremo....

Max RTVT
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Messaggioda valerio55 » 17/04/2013, 7:50

Ho ricevuto il DVD e l'ho visto tutto d'un fiato! Molto bello, anche lo stile "docufiction" non stona (quando poi la docufiction ha come protagonista la vera AB03, non è più tanto fiction...). Rinnovo i miei complimenti a tutti quanti hanno collaborato per questo "miracolo" che speriamo tutti prosegua e si completi. Naturalemente un complimento speciale al nostro Max... e spero di poter presto fare una scappata a San Marino per vedere il tutto dal vivo!
valerio55

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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 17/04/2013, 8:38

Nel tessere le lodi al filmato ho inavvertitamente tralasciato di menzionare il contributo dato da Massimiliano alla realizzazione del recupero e restauro dell'elettromotrice. Questo però lo avevo già fatto a suo tempo commentando i suoi scritti.
Vai avanti così Max!
Giancarlo
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Messaggioda marchetti625 » 17/04/2013, 22:32

Grazie di cuore amici....Abbiamo collaborato tutti e col cuore perchè chi per un modo e chi per un altro,ci abbiamo "creduto":tutto qui....

Max
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Messaggioda fas » 24/04/2013, 19:33

Ho finalmente avuto modo di vedere il DVD e mi associo ai complimenti.
Il filmato è molto bello e ho trovato interessante l'idea di intrecciare insieme la storia della ferrovia con le varie fasi del restauro.
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Messaggioda marchetti625 » 24/05/2013, 22:20

Questa settimana a S.Marino,abbiamo provveduto al completamento dell'impianto a bassa tensione che alimenta sia le luci interne del rotabile che (cosa più importante)i dispositivi di sicurezza. Diciamo che per questi dispositivi sono partito dallo schema e la configurazione originaria per implementarli e completarli con quanto all'epoca,forse,per evitare un maggior costo,era stato tralasciato.

Dell'elettromotrice siamo riusciti a recuperare in pratica tutto,tranne i 2 voltometri ed amperometri originari che esistono ancora dello stesso tipo,montati su rotabili.....di quell'epoca(vedi per esempio,le elettromotrici FTV) Tra l'altro si tratta di apparati alquanto delicati,specie gli amperometri,quindi non solo,bisogna trovarli ma occorre che siano anche efficenti....

Vista questa carenza(che potrebbe essere anche momentanea)ne ho approfittato,per far reperire sul mercato,strumentazione sempre ferroviaria e anche un pò "datata"e perfettamente efficente,allestendo un paio di pannelli(uno per testata) dove ho inserito tre "discrete" spie luminose....

Nella configurazione originaria,il dispositivo uomo morto si attivava,solo per mancata presenza del macchinista ma l'elettromotrice poteva partire anche con le porte aperte e queste avrebbero potuto essere manovrate dai passeggeri anche in caso di convoglio in marcia con il conseguente rischio per la loro incolumità....

Non solo: il macchinista nel momento in cui predisponeva il senso di marcia,provocando la rotazione pneumatica del dispositivo di azionamento e la conseguente chiusura dell IR,non aveva nessuna segnalazione che lo rassicurasse sul "buon fine"di tale manovra....Dava corrente ai motori e se tutto era regolare,il rotabile iniziava la trazione....

Pertanto,ho provveduto a far montare 4 microinterruttori alle porte dei vestiboli ,porte che sono del tipo scorrevole su apposita guida. I microinterruttori sono collegati al circuito dell 'uomo morto, quindi quando anche una sola delle porte rimane aperta,la bobina di quel dispositivo è priva di alimentazione e non si eccita neppure se il macchinista preme il pulsante dell 'uomo morto. L'elettromotrice si muove per circa 100 metri e poi si blocca automaticamente. Ovviamente lo stesso accade a treno in movimento.

Nel quadretto volto/amperometrico,ho inserito 3 spie luminose che servono ,rispettivamente, a segnalare la chiusura porte(con lo spegnimento)a segnalare l'apertura dell'IR, a segnalare la chiusura sempre dell 'IR.

Da un punto di vista circuitale,ho utilizzato il contatto di blocco esistente sull'IR che è già usato per alimentare la bobina di scatto dell'interruttore principale. Abbiamo provato e riprovato più volte:é fantastico! Funziona a meraviglia! Utile perchè il macchinista ha il controllo di ciò che le sue manovre comportano.

Infine,la pompa manuale alzapantografo è coadiuvata da un compressore a 24 volt che carica una piccola bombola come riserva d'aria. Il tutto è posizionato in cabina AT,nello spazio ora libero delle resistenze zavorra del compressore principale. Beh,questo è un...."lussuoso"di più!
Però utile ,se come sembra, si faranno corse giornaliere con pause più o meno lunghe(per esempio nell'ora di pranzo) Basterà abbassare lo "stolz" :D A,patto,ovviamente,che le batterie siano sempre efficenti.....Altrimenti,mediante apposito rubinetto di esclusione si tornerà a pompare aria manualmente..... :lol:

Max RTVT
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Messaggioda fas » 25/05/2013, 11:51

Molto interessante, qualche foto?
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 25/05/2013, 16:28

Max, come ti ho scritto nella mail che ti ho mandato, ti metto a disposizione un amperometro da 400A f.s. recuperato da una elettromotrice FTV marciante e andata demolita a seguito di un incidente.
Giancarlo
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Messaggioda ioannesg » 27/05/2013, 9:52

Max, poi avete risolto con il rubinetto e la leva del freno? Perchè ad Atm Milano stanno demolendo una serie di tram a carrelli Ventotto che monta apparecchiature di comando freno simili a quelle che cercavi. Visto che prima di mandarle al demolitore le cannibalizzano, magari potresti trovare i pezzi che ti servono.
Giovanni
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Messaggioda marchetti625 » 28/05/2013, 16:54

Sono in contatto col nominativo giratomi e credo che riusciremo ad avere anche quel particolare. Oltretutto le plafoniere interne delle Peter Witt milanesi sono identiche alle sammarino e anche il giunto superiore del tetto che è di lamierino o latta stampata.... Insomma se riusciamo a rifornirci anche di questi componenti ...la ricostruzione si può ritenere perfetta.... Comunque le "piccole"non finiscono mai di stupirmi....Ho in costruzione le sabbiere Non riuscivo a capacitarmi perchè sulla AB01 è presente una sabbiera del classico tipo a tramoggia,smontata e infilata nell'ambiente viaggiatori. Sulle sammarino,le tramogge del tipo fisso,erano montate sotto i vestiboli di accesso con le canne che spruzzavano sabbia ai cerchioni degli assi anteriori dei due carrelli. Beh,ne avevano,almeno altre due montate esterne al telaio dei carrelli per i cerchioni di almeno una ruota dei due assi posteriori..... :o Così dovrò decidere qualcosa anche per questi! :? :roll:

Max RTVT (Vedo di postare qualche foto)
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Messaggioda ioannesg » 28/05/2013, 18:47

Bene bene...
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Messaggioda marino1970 » 29/05/2013, 9:58

Max scusa ma per dare un pochino di pepe allego un ritaglio de "Il Popolo Sammarinese" ( stampa ufficiale del PFS )nel quale le "AB" vengono descritte mica tanto bene!

Un cordiale saluto a tutti,
Marino Francioni
Allegati
ritaglioIPS1942.jpg
Ritaglio de "Il Popolo Sammarinese" datato 1942
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Messaggioda marchetti625 » 29/05/2013, 12:01

Grande Marino!!! :D :D :D

Diciamo che l'articolo è un esempio di "cialtronesca disinformazione",tanto attuale anche nel mondo della carta stampata di oggi! :evil:

1) L'articolista "straparlava",anzi,strascriveva! Nessun fondo di magazzino! Era impossibile,visto il particolare sistema di costruzione dei rotabili ferroviari e l'esiguità delle commesse!

2) Il materiale sammarinese,era progettatto e costruito per linee di montagna dal profilo difficile,capace di supoerare pendenze anche del 45 per mille...Tra l'altro,lo schema di base delle sammarino derivava,in toto,da quelle costruite per l'Ora Predazzo e in parte per quelle della SSIFF e Spoleto Norcia....

3) Risibile la definizione dei motori bassi.... :lol: ovviamente il motore con trasmissione di tipo tranviario era il non plus ultra di un 'intera generazione di rotabili di tutti i tipi che è mantenuta anche oggi! Forse l'articolista confondeva con i motori delle locomotive trifasi,osolete (quanto allo schema meccanico)già a fine degli anni '20....

4) i motori di trazione erano comuni perfino alle elettromotrici "Cortina" costruite per una ferrovia che per lunghi mesi ,doveva fare i conti con imponenti nevicate e gelo intenso...

I materiali utilizzati erano affidabilissimi e questo,oggi,lo sappiamo per certo vista la riuscita funzionale della AB 03.... :roll:

Certamente il parco rotabili era calcolato col "bilancino"del farmacista,sopratutto in estate dove poteva accadere che un elettromotrice fosse ferma per manutenzione in officina due impegnate in doppia trazione e solo una per le altre corse...

Altro discorso era la manutenzione corrente dei rotabili e la capacità tecnica del personale impiegato...Qualche appunto si può fare...anche se il periodo bellico incideva nella fornitura di materiali ed attrezzature. Per esempio rifacendo la tornitura dei cerchioni della AB 03,abbiamo rilevato un maggior consumo dei cerchioni da un solo lato, indice di mancata rotazione dei carrelli e conseguente rialzo cassa....Piccole modifiche ad alcuni apparati,fatti alla "buona"...Poi,se ci fosse rimasto qualche contattore,sarebbe stato interessante vedere tracce di sfiammate o altro.

Tuttavia i collettori dei motori e l'usura della spazzole è risultatata nei limiti.Assente quella del valvolame pneumatico mentre i ceppi erano usuratissimi...come lo spessore dei cerchioni,accettabile solo per la AB03.... La vera carenza era nella strumentazione di bordo. Il macchinista non aveva nessun controllo ottico circa il funzionamento di apparati importanti come l'IR...Neppure sembrava esistere il freno d'emergenza negli ambienti viaggiatori o un controllo sull'apertura accidentale delle porte col treno in corsa....Però,queste elettromotrici,potevano funzionare anche senza compressore attivo prevedendo,in emergenza,l'inserimento manuale di ogni apparato...le infiltrazioni di neve nei motori,che colpiscono anche oggi ,persino i treni AV,erano spesso dovute a scarsa manutenzione del tracciato durante le nevicate o ad inefficenza delle protezioni poste sui condotti di ventilazione dei motori medesimi....

Ciao Marino! A presto!

Max RTVT
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