Questa settimana a S.Marino,abbiamo provveduto al completamento dell'impianto a bassa tensione che alimenta sia le luci interne del rotabile che (cosa più importante)i dispositivi di sicurezza. Diciamo che per questi dispositivi sono partito dallo schema e la configurazione originaria per implementarli e completarli con quanto all'epoca,forse,per evitare un maggior costo,era stato tralasciato.
Dell'elettromotrice siamo riusciti a recuperare in pratica tutto,tranne i 2 voltometri ed amperometri originari che esistono ancora dello stesso tipo,montati su rotabili.....di quell'epoca(vedi per esempio,le elettromotrici FTV) Tra l'altro si tratta di apparati alquanto delicati,specie gli amperometri,quindi non solo,bisogna trovarli ma occorre che siano anche efficenti....
Vista questa carenza(che potrebbe essere anche momentanea)ne ho approfittato,per far reperire sul mercato,strumentazione sempre ferroviaria e anche un pò "datata"e perfettamente efficente,allestendo un paio di pannelli(uno per testata) dove ho inserito tre "discrete" spie luminose....
Nella configurazione originaria,il dispositivo uomo morto si attivava,solo per mancata presenza del macchinista ma l'elettromotrice poteva partire anche con le porte aperte e queste avrebbero potuto essere manovrate dai passeggeri anche in caso di convoglio in marcia con il conseguente rischio per la loro incolumità....
Non solo: il macchinista nel momento in cui predisponeva il senso di marcia,provocando la rotazione pneumatica del dispositivo di azionamento e la conseguente chiusura dell IR,non aveva nessuna segnalazione che lo rassicurasse sul "buon fine"di tale manovra....Dava corrente ai motori e se tutto era regolare,il rotabile iniziava la trazione....
Pertanto,ho provveduto a far montare 4 microinterruttori alle porte dei vestiboli ,porte che sono del tipo scorrevole su apposita guida. I microinterruttori sono collegati al circuito dell 'uomo morto, quindi quando anche una sola delle porte rimane aperta,la bobina di quel dispositivo è priva di alimentazione e non si eccita neppure se il macchinista preme il pulsante dell 'uomo morto. L'elettromotrice si muove per circa 100 metri e poi si blocca automaticamente. Ovviamente lo stesso accade a treno in movimento.
Nel quadretto volto/amperometrico,ho inserito 3 spie luminose che servono ,rispettivamente, a segnalare la chiusura porte(con lo spegnimento)a segnalare l'apertura dell'IR, a segnalare la chiusura sempre dell 'IR.
Da un punto di vista circuitale,ho utilizzato il contatto di blocco esistente sull'IR che è già usato per alimentare la bobina di scatto dell'interruttore principale. Abbiamo provato e riprovato più volte:é fantastico! Funziona a meraviglia! Utile perchè il macchinista ha il controllo di ciò che le sue manovre comportano.
Infine,la pompa manuale alzapantografo è coadiuvata da un compressore a 24 volt che carica una piccola bombola come riserva d'aria. Il tutto è posizionato in cabina AT,nello spazio ora libero delle resistenze zavorra del compressore principale. Beh,questo è un...."lussuoso"di più!
Però utile ,se come sembra, si faranno corse giornaliere con pause più o meno lunghe(per esempio nell'ora di pranzo) Basterà abbassare lo "stolz"
A,patto,ovviamente,che le batterie siano sempre efficenti.....Altrimenti,mediante apposito rubinetto di esclusione si tornerà a pompare aria manualmente.....
Max RTVT