Giovanni
questo è il carrello di una rimorchiata! probabilmente è il carrello della AS 81,la vettura salone che di tutti i rotabili recuperati è forse(e purtroppo)quella peggio messa
. Comunque,non è che poi,i nostri nonni si accontentassero,anzi,allora come oggi, si cercava di tendere al meglio dove per"meglio" non ci si riferiva ad un unico aspetto della cosa ma si cercava una sorta di "quadratura del cerchio"che in realtà teneva conto di molti aspetti(anche oggi è così) .
Certamente si costruiva sulla base di alcuni concetti che attualmente si sono rovesciati oppure si sono definiti molto meglio che in passato. Prima i manufatti,specie quelli meccanici,erano fatti per durare il più a lungo possibile perchè avevano,intrinseco un alto valore aggiunto in quanto espressione di una industria pesante o meccanica fine ancora rara(specie in italia) e costosa. (il legno in quel tempo era una materia prima poco costosa anche nella lavorazione al contrario dell'acciaio ad alta resistenza e della componentistica meccanica per non parlare dell'elettromeccanica).L'altro aspetto era la velocità del processo di rinnovamento tecnologico infinitamente meno rapido di quello odierno che rallentava notevolmente il processo di obsolescenza della produzione industriale di quel periodo. infine l'altro aspetto era connesso con una certa incapacità di prevedere alcuni aspetti distruttivi associati all'esercizio,nei rotabili ferroviari...Voglio dire che l'ottimizzazione del dimensionamento strutturale di un supporto non era calcolata con la finezza che gli strumenti odierni permettono e quindi si sovradimensionavano particolari che avrebbero potuto essere la metà di peso e dimensione(Questo è uno svantaggio:più peso+potenza necessaria=più costo d'esercizio
)
Oggi non è più necessario che un rotabile abbia una vita operativa di 50 anni o più perchè gia dopo 20 anni è tecnologicamente superato! Inoltre deve essere riciclabile(concetto sconosciuto ai nostri nonni) Deve essere ecocompatibile,leggero ma potente,economico e versatile con una trama manutentiva compressa quanto a scorte a magazzino e attrezzature disponibili nelle aree manutentive. Le masse meccaniche contenute,in modo da ridurre l'aggressività verso il binario e la componentistica d'uso universale,riducendo quella prettamente dedicata al minimo indispensabile...
Oggi i progettisti eseguono la proria attività con parametri assolutamente nuovi rispetto al passato. Tornando a noi,non ti so dire se una macchina odierna abbandonata in galleria per 60 anni si riuscirebbe a recuperare,forse si,certo con attrezzature affatto diverse da quelle classiche. (pensa alle saldature su alluminio). Comunque oggi è stata una giornata memorabile! Nei prossimi giorni vi spiegherò meglio!
Max RTVT