Ferrovia Rimini S. Marino

Spazio dedicato alle ferrovie estere

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 15/02/2012, 23:09

Dove stà?
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Messaggioda Giovanni Fvm » 15/02/2012, 23:15

Caspita!! io che mi ostinavo a caricarle da altri siti. :)
Comunque eccola quà:
HPIM5756.JPG

da notare la boccola ancora ingrassata! :P
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Messaggioda marchetti625 » 16/02/2012, 1:36

Giovanni :D questo è il carrello di una rimorchiata! probabilmente è il carrello della AS 81,la vettura salone che di tutti i rotabili recuperati è forse(e purtroppo)quella peggio messa :o . Comunque,non è che poi,i nostri nonni si accontentassero,anzi,allora come oggi, si cercava di tendere al meglio dove per"meglio" non ci si riferiva ad un unico aspetto della cosa ma si cercava una sorta di "quadratura del cerchio"che in realtà teneva conto di molti aspetti(anche oggi è così) .

Certamente si costruiva sulla base di alcuni concetti che attualmente si sono rovesciati oppure si sono definiti molto meglio che in passato. Prima i manufatti,specie quelli meccanici,erano fatti per durare il più a lungo possibile perchè avevano,intrinseco un alto valore aggiunto in quanto espressione di una industria pesante o meccanica fine ancora rara(specie in italia) e costosa. (il legno in quel tempo era una materia prima poco costosa anche nella lavorazione al contrario dell'acciaio ad alta resistenza e della componentistica meccanica per non parlare dell'elettromeccanica).L'altro aspetto era la velocità del processo di rinnovamento tecnologico infinitamente meno rapido di quello odierno che rallentava notevolmente il processo di obsolescenza della produzione industriale di quel periodo. infine l'altro aspetto era connesso con una certa incapacità di prevedere alcuni aspetti distruttivi associati all'esercizio,nei rotabili ferroviari...Voglio dire che l'ottimizzazione del dimensionamento strutturale di un supporto non era calcolata con la finezza che gli strumenti odierni permettono e quindi si sovradimensionavano particolari che avrebbero potuto essere la metà di peso e dimensione(Questo è uno svantaggio:più peso+potenza necessaria=più costo d'esercizio :D )



Oggi non è più necessario che un rotabile abbia una vita operativa di 50 anni o più perchè gia dopo 20 anni è tecnologicamente superato! Inoltre deve essere riciclabile(concetto sconosciuto ai nostri nonni) Deve essere ecocompatibile,leggero ma potente,economico e versatile con una trama manutentiva compressa quanto a scorte a magazzino e attrezzature disponibili nelle aree manutentive. Le masse meccaniche contenute,in modo da ridurre l'aggressività verso il binario e la componentistica d'uso universale,riducendo quella prettamente dedicata al minimo indispensabile...

Oggi i progettisti eseguono la proria attività con parametri assolutamente nuovi rispetto al passato. Tornando a noi,non ti so dire se una macchina odierna abbandonata in galleria per 60 anni si riuscirebbe a recuperare,forse si,certo con attrezzature affatto diverse da quelle classiche. (pensa alle saldature su alluminio). Comunque oggi è stata una giornata memorabile! Nei prossimi giorni vi spiegherò meglio! :lol:

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Messaggioda Giovanni Fvm » 16/02/2012, 23:44

Tutto vero quello che hai detto. Approvo.
Quanto al carrello della rimorchiata... ho solo cercato la miglior foto di un carrello che avevo. Quelle di carrelli motori non erano venute un gran che...
Tienici aggiornati sulle ultime notizie! :)
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Messaggioda marchetti625 » 18/02/2012, 10:30

Ragazzi..... ;) che ne dite? secondo voi i Sig. Carminati & Toselli cosa ne avrebbero pensato?

Immagine

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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 18/02/2012, 11:04

Che bello! La storia dell'araba fenice che si ripete. :o :D
Giancarlo
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Messaggioda freelancer » 18/02/2012, 14:26

Quando vedo queste foto godo.
Paolo
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Messaggioda ioannesg » 18/02/2012, 22:54

Veramente eccezionale!
Giovanni
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Messaggioda marchetti625 » 19/02/2012, 23:05

Immagine

Questa foto credo sia interessante perchè è alquanto raro che sulla rete si vedano immaggini di apparati utilizzati su rotabili a scartamento ridotto e questo in generale. Figuriamoci di rotabili costruiti prima della Seconda Guerra Mondiale.

La foto è stata presa durante i lavori di ripristino funzionale di uno dei due banchi della AB03. In primo piano le due valvole a più vie ,qui colorate con un fondo a base di zinco che da sole sono il cuore di comando dell'elettromotrice. La prima comanda l'alzamento dei pantografi mentre la seconda l'invertitore di marcia e l'inserimento manuale o automatico del compressore e la chiusura dell'IR. Come già sapete l'esclusione del reostato è puramente meccanica. Insomma nel banco non è presente neppure un filo elettrico!

Max RTVT
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Messaggioda marchetti625 » 19/02/2012, 23:46

Immagine

Mi sembra giusto mostrarvelo quasi finito e pronto per la consegna ...La parte rossa è ancora il fondo antiruggine....

Immagine

Era ancora così solo pochi giorni fà,in questo stato.....

Max RTVT
Ultima modifica di marchetti625 il 20/02/2012, 0:11, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda ioannesg » 20/02/2012, 0:02

Stasera vado a dormire felice :)
Ogni foto è una piacevole sorpresa, grazie!
Giovanni
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 20/02/2012, 1:29

Che bello! :o :) Come tutte le elettromotrici con il controller a timone, il comando avveniva mediante una trasmissione a catena che faceva ruotare un albero che trasmetteva il movimento in cabina A.T. dove c'era il combinatore dei motori.
Giancarlo
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Messaggioda Taurus 541 » 20/02/2012, 17:17

Spettacolareeeeeee!!!! Questo restauro è qualcosa di incredibile!
Gabriele
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Messaggioda marchetti625 » 21/02/2012, 2:02

Il ripristino più importante....

Immagine

Max RTVT
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Messaggioda Michele Ginanneschi » 21/02/2012, 8:28

:o Noooooooooo!!!!! Un motore di trazione!!!!!!! :o Slurp!!!
L'impossibile non esiste.
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