Laterizzazione, un problema serio.

Spazio dedicato agli argomenti riguardanti le ferrovie italiane in generale

Messaggioda E 44 » 08/02/2013, 18:24

Dal primo gennaio è in vigore la nuova normativa della "laterizzazione delle porte". Da allora il personale dei treni è sottoposto ad una serie continua di guasti e di mancato controllo del blocco porte, con le inevitabili ripercussioni sulla marcia e sulla sicurezza.
Ma il 7 gennaio è successo un fatto grave: l'Intercity 592 è stato fermato al segnale di protezione di Arezzo, un viaggiatore di 82 anni credendo di essere in stazione è riuscito ad aprire una porta, scendendo sul binario dispari, dove è stato travolto da un regionale. In cabina di guida il blocco porte è cessato ma dopo un solo minuto si è ripristinato, e poichè intanto il segnale si è disposto a via libera il treno è ripartito. Il PdM e il capotreno hanno infatti pensato ad un semplice guasto momentaneo. Per un solo minuto di mancanza del blocco tutto sembrava un fatto accidentale temporaneo.
Poi a seguito delle indagini seguite alla morte del passeggero la magistratura ha bloccato il materiale del treno, intanto giunto a destino, a Trieste, per le indagini. Da allora il materiale è bloccato al binario n.1 di Trieste C.le, mentre macchinisti e capotreno hanno ricevuto gli avvisi di garanzia per omicidio colposo.
Naturalmente appare chiaro che data la serie continua di guasti connessa col nuovo sistema la porta è stata aperta ma non si sarebbe dovuta aprire, e che data l'assenza del blocco per un solo minuto PdM e capotreno potevano fare ben poco e tanto meno riuscire a capire che intanto sul binario accanto c'era un passeggero morto sotto l'altro treno. C'era pure una fitta nebbia. L'indagine pare quindi avviata nella direzione sbagliata.
Come sempre in questi casi i singoli vengono colpiti, ma il problema è se il nuovo sistema è stato realizzato male oppure no. Se lo è, le responsabilità vanno cercate altrove.
Paolo
E 44 Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 769
Iscritto il: 04/01/2012, 17:48

Messaggioda Giovanni Pighini » 08/02/2013, 18:32

Ma non è possibile che il vecchio vedendo che "la porta non si apriva" abbia usato la maniglia di emergenza? E questo non poteva capitare anche senza la famosa lateralizzazione? Che poi, sta lateralizzazione è obbligatoria dal 1 gennaio, ma mi pare che i treni di Trenitalia ne siano dotati da svariati anni, o sbaglio?
Giovanni
Giovanni Pighini Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 675
Iscritto il: 26/12/2011, 10:33
Località: Roma, Italia

Messaggioda andm » 10/02/2013, 18:46

Come a solito una normativa utile, ma difficilmente applicabile dalle singole persone prive di mezzi.
E' evidente che il parco trenitalia, almeno i treni che frequento io, sia un colabrodo, con continui guasti e disservizi. Spesso la fatica e il lavoro del personale viaggiante si spinge al di là delle proprie competenze e spettanze, e questo permette di garantire un servizio minimo.
Ora, al di là di quel minimo di responsabilità civile di tutti noi, verso gli altri e verso noi stessi (se non vedo il marciapiede non scendo; perchè allora non fermare la macchina in terza corsia in autostrada e attraversare?), se gli apparati tecnologici funzionassero correttamente (come fa osservare E44 e come è tutti i giorni sotto gli occhi di tutti noi) potrei capire che la mancanza del blocco porte fosse una immediata segnalazione di guasto o di allarme da non sottovalutare.

Ma siamo in Italia, il paese in cui la sicurezza sul lavoro è risolta dalla legislazione obbligando a scrivere un mucchio di carte (copia-incolla) che poi non vengono minimamente verificate in cantiere: l'importante è che ci sia la firma di qualcun altro, così da pararsi il sederino.
Andrea
andm Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 374
Iscritto il: 26/12/2011, 21:39
Località: Milano


Torna a Ferrovie in generale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti

cron