Ferrovia Rimini S. Marino

Spazio dedicato alle ferrovie estere

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 07/11/2012, 18:56

Infatti, se il comando resta comunque manuale, realizzare la combinazione dei resistori in maniera meccanica o pneumatica, cambia solo la fatica a premere un pulsante per comandare una elettrovalvola anziche' far ruotare il timone.
Cambia aspetto se invece c'è un aviatore automatico.
Giancarlo
Giancarlo Giacobbo Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 1983
Iscritto il: 23/12/2011, 17:06
Località: Roma

Messaggioda fas » 07/11/2012, 22:21

marchetti625 ha scritto:Questa disposizione è ben visibile ancora sul materiale urbano della RomaNord,ma certamente,il TIBB deve averlo montato anche su altri rotabili! Chi ne sa di più si faccia sotto! Il TIBB ebbe una felice idea non credete? :lol:

Max RTVT

Oltre ovviamente a ringraziarti per aver inserito quell'immagine (e quando ricapita l'occasione di vedere foto del genere?), a me vengono in mente le elettromotrici della Voghera-Varzi, ma non so se quella sia stata la prima applicazione dell'avviatore automatico su un mezzo del TIBB.
fas Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 2128
Iscritto il: 23/12/2011, 16:28

Messaggioda marchetti625 » 07/11/2012, 23:32

Beh la cosa cambia eccome! nel senso che se l'esclusione è comandata a discrezione del macchinista che certamente guarda l'amperometro ma che comunque è un essere umano con tutto il vantaggio e lo svantaggio che la cosa comporta,questi deve essere particolarmente abile ad effettuare tutte le operazioni di esclusione nei tempi ottimali per la buona conservazione dei resistori e dei motori. Un dispositivo di esclusione anche solo pneumatico come quello montato se opportunamente tarato permette di ottenere tempi di eslusione prefissati che non risentono delle distrazioni di nessuno e neanche della minore o maggiore abilità nell'eseguirli. ;)

Max RTVT
marchetti625 Non connesso


 
Messaggi: 233
Iscritto il: 30/12/2011, 22:38

Messaggioda marchetti625 » 07/11/2012, 23:41

Aggiungo un particolare importante...Pur non avendo verificato la cosa,presumo che l'azione delle elettrovalvole penumatiche di avanzamento e retrocessione dell'attuatore pneumatico fossero comandate da relè di massima corrente,cosa che il TIBB aveva realizzato anche in campo tranviario con i dispositivi APN che avevano equipaggiato un certo lotto di tram milanesi (Peter Witt).

Max RTVt
marchetti625 Non connesso


 
Messaggi: 233
Iscritto il: 30/12/2011, 22:38

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 08/11/2012, 9:38

Se l'avanzameno o la retrocessione del combinatore viene comandato da un rele' di corrente, si comincia a parlare di un sistema automatico, anche se il macchinista può sempre intervenire manualmente.
Giancarlo
Giancarlo Giacobbo Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 1983
Iscritto il: 23/12/2011, 17:06
Località: Roma

Messaggioda Giovanni Pighini » 08/11/2012, 10:44

Ok, allora è un avviatore automatico, non un semplice attuatore!
Giovanni
Giovanni Pighini Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 675
Iscritto il: 26/12/2011, 10:33
Località: Roma, Italia

Messaggioda marchetti625 » 08/11/2012, 21:32

No,Giovanni è un attuatore....nel senso che l'azione dell'aria è utilizzata da un dispositivo costituito da due pistoncini che muovono una cremagliera. Questo è il cuore del sistema. E' in sostanza lo stesso principio di funzionamento dell'attuatore che avete visto nella foto del combinatore della AB 03. E' solo più grosso perchè la corsa deve essere maggiore. Questo è il dispositivo finale che muove il solito cilindro. l'introduzione dell'aria(questa cosa mi riservo di confermarvela anche visivamente con delle foto :evil: Uffa mi volete dare il tempo di dare una sbirciatina dentro la cabina AT di un elettromotrice accantonata della Roma Nord? :evil: )è invece comandata da due elettrovalvole che aprono e chiudono utilizzando (presumo) un relè di accellerazione(questa è la parte automatica) che esclude le resistenze in base alla corrente assorbita dai motori nelle posizioni previste tenedo conto della costanza della corrente ,dell'accellerazione che si intende garantire e della coppia motrice.

Immagino che ci sarà interposto anche uno o due relè di massima corrente a protezione dei circuiti. Questi paramentri sono calcolati in modo approssimativo sebbene efficace . Automatico?
Si si può definire così,ma fino ad un certo punto, anche perchè credo che il macchinista può comunque comandare o impostare la combinazione motori e il grado di accelerazione manipolando le levette del banco combinatore di manovra.... Se mi riesce ,domenica sera vi posto qualche foto.

Max RTVT
marchetti625 Non connesso


 
Messaggi: 233
Iscritto il: 30/12/2011, 22:38

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 09/11/2012, 9:51

Max è giusto quello che dici se lo circoscrivi al gruppo di cilindri che comandano la cremagliera. Quello è un attuatore. Ma se poi il comando dell'aria viene dato da un sistema di rele' di corrente e il tutto lo monti su un cilindro che comanda l'esclusione dei resistori, questo diventa un sistema automatico, anche se, come avviene su tutte la macchine, l'operatore ha la possibilità d'intervenire manualmente.
Giancarlo
Giancarlo Giacobbo Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 1983
Iscritto il: 23/12/2011, 17:06
Località: Roma

Messaggioda marchetti625 » 09/11/2012, 12:24

Si,infatti,io lo "circoscrivevo"proprio in questo senso... :shock: Comunque siccome,in queste cose,come sai,bisogna andarci con i "piedi di piombo" :lol: Non è che io stesso sia "sicurissimo"di quello che ho scritto! Considera che" l'occhio" mi ci è caduto la settimana scorsa! Pensando sempre a S.Marino e alle varie fasi di messa a punto del rotabile,non ho mai guardato con la dovuta attenzione nè smontato pezzi o letto,una mazza( Sigh! purtroppo) su questa cosa! Ovviamente mi è facile sapere in dettaglio le cose come stanno! Basta che chiedo! Però poi,il bello della scoperta personale finisce! :lol: Ma la cosa mi"intriga" "E se gli amici sammarinesi volessero mandare assieme la AB03 e la AB01?" :o Fantastiche!

Max RTVT
marchetti625 Non connesso


 
Messaggi: 233
Iscritto il: 30/12/2011, 22:38

Messaggioda ioannesg » 09/11/2012, 13:20

Cioè, aspè, mi vorresti dire che con questo sistema possono accoppiare dei mezzi con comando diretto e farli marciare col comando multiplo?
Giovanni
ioannesg Non connesso

Avatar utente
Amministratore
 
Messaggi: 1495
Iscritto il: 23/12/2011, 18:10
Località: Roma

Messaggioda Giovanni Pighini » 09/11/2012, 13:29

Intendo "automatico" nel senso che se il macchinista mette a fondo il controller, l'avviatore non gli da ascolto ma esclue il reostato mano a mano che scende il valore della corrente. Corretto?
Giovanni
Giovanni Pighini Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 675
Iscritto il: 26/12/2011, 10:33
Località: Roma, Italia

Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 09/11/2012, 16:17

Dipende da che parte lo guardi. Se il macchinista metta a fondo corsa il controller, il combinatore si posiziona sul valore massimo di resistenza e sulla combinazione serie, se c'è questa possibilità, e man mano che il o i motori acquistano velocità la corrente assorbita diminuisce. Intervengono allora i relè' di corrente che danno un impulso per far ruotare il tamburo del combinatore dei resistori di tante posizioni quante ne servono per mantenere costante l'assorbimento di corrente di trazione. Si arriverà alla fine che tutti i resistori saranno esclusi e i motori gireranno sotto la tensione e la corrente direttamente assorbita dalla rete.
Se in queste condizioni il mezzo viene rallentato per una salita o per un carico extra, i motori rallentando, tendono ad assorbire più corrente, i relè di massima se ne accorgono e mandano un impulso all'attuatore che fa ruotare il tamburo di tante posizioni inserendo tanti valori di resistori quanti ne servono per mantenere costante l'assorbimento di corrente.
Questo succede se si lascia in automatico il funzionamento. Se invece il macchinista vuole cambiare in maniera manuale le condizioni di marcia del mezzo, non fa altro che tenere d'occhio l'imperometro della corrente di trazione e agire su controller.
Giancarlo
Giancarlo Giacobbo Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 1983
Iscritto il: 23/12/2011, 17:06
Località: Roma

Messaggioda Giovanni Pighini » 09/11/2012, 19:20

Ok, allora è chiaro :)
Giovanni
Giovanni Pighini Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 675
Iscritto il: 26/12/2011, 10:33
Località: Roma, Italia

Messaggioda marchetti625 » 10/11/2012, 20:13

Poi,volendo fare un pò di "speculazioni"....io credo si potrebbe accoppiare in multiplo le due elettromotrici sammarinesi....La AB03 e la AB01. Infatti sensa stravolgere il loro equipaggiamento di trazione e sfruttando l'azionamento meccanico del cilindro,si potrebbe inserire con presa di moto dalla catena,un selettore che chiude il circuito di azionamento per ogni tacca di esclusione del reostato o alle due elettrovalvole di comando dell'attuatore penumatico che è facilmente "montabile" sull' albero principale del cilindro combinatore delle due elettromotrici. l'apertura dei circuiti che impediscono l'avanzamento o la retrocessione dell'esclusione reostatica della elettromotrice condotta se non in sincronia con la prima,mediante micro interuttori,montati su camme,oppure utilizzando i relè di massima corrente che "sentono"la variazione di assorbimento dei motori. Si potrebbe,ancora sostituire l'attuatore con un servomotore elettrico che ingrana sulla catena di comando e forse questa soluzione rende tutto ancora più facile! :lol: Beh,pigliatela come un "vageggiamento" da Bar della rotaia! :lol: :lol: :lol:

Max RTVT
marchetti625 Non connesso


 
Messaggi: 233
Iscritto il: 30/12/2011, 22:38

Messaggioda marchetti625 » 12/11/2012, 0:02

Potevo lasciare senza foto "gli amici del Bar? Noooooooo :lol: "
Immagine
Immagine
Immagine
Immagine

Su queste foto se ne possono dire di cose! :lol: Avanti chi incomincia per primo?

Max RTVT
marchetti625 Non connesso


 
Messaggi: 233
Iscritto il: 30/12/2011, 22:38

PrecedenteProssimo

Torna a Ferrovie Estere

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 6 ospiti