Il motivo della marcia a ritroso a volte non è sempre dovuta la poca voglia da parte del personale di girare la macchina in due tempi su una piattaforma piccola. Spesse volte, proprio perchè su quelle piattaforme di limitata lunghezza venivano girate piccole macchine, mancavano i raccordi per poter riaccoppiare la macchina al tender.
Per rifornire li tender, quello di usare una manichetta anti incendio è una cosa da signori, noi quando facevamo i treni su Velletri con la 625.017, durante l'intervallo di pranzo usavamo quello che si intravede in terra nella foto.
Dopo che per una svista la macchina era stata parcheggiata su un binario di stazione e collegata la canna dell'acqua al rubinetto della fontanella, la canna era stata stesa facendole attraversare i binari. L'arrivo di un regionale tolse ogni velleità di rifornimento perchè la tranciò di netto con grande inca@@tura di Peppe il macchinista
. Le volte successive la locomotiva fu parcheggiata su un tronchino vicino alla fontanella.
Con questo sistema non è che si reintegrasse una grande quantità di acqua. I 22mcq del tender garantivano alla grande un ritorno a Roma in piena sicurezza, però faceva sempre comodo un rabbocco. Non si sa mai....
Comunque, in occasione di quella prima uscita della macchina si effettuò la cerimonia del "varo". Madrina mia figlia, alle sue spalle il macchinista Giuseppe Gulino detto Peppe.