Questa lettera aperta è stata redatta dal Dott.Luigi Bianchi, a suo tempo Capo dell'Ufficio Commerciale e del traffico delle FS alla Direzione Compartimentale di Trieste.
Nel 2014, c’è ancora la Ferrovia a Trieste ?
Pagine Bianche: - risposta del centralino di “Ferrovie dello Stato SpA”: “Cerca la stazione ? Noi siamo in Piazza Vittorio Veneto”; - risposta di “Rete Ferroviaria Italiana SpA”: informazioni ? Qui Polizia Ferroviaria”:Impossibile la risposta di “Trenitalia”, che non compare nelle Pagine Bianche.
Pagine Gialle:finalmente “call center 892021” non in grassetto, ma nei normali minuscoli caratteri. Infatti nell’edizione 2013/14, così come in quella 2012/13, non compare più la tradizionale mezza pagina dedicata all’informazione di Trenitalia, che si ferma al 2011, quando le FS diventano FSI (da Ferrovie dello Stato – 1905 – a Ferrovie dello Stato Italiane) e si occupano solo delle Frecce tricolori, scaricando alle Regioni oneri e onori.
Ufficio informazioni FS/Trenitalia: “Non è nel nostro interesse” è la risposta a chi chiede gli orari del MiCoTra con l’Austria e della nuova relazione Lubiana –Opicina.
FSI-ReteFerroviaria Italiana: “Per le decurtazioni ai fondi destinati alla manutenzione, cediamo in comodato d’uso impianti ed opere, alla condizione che provveda il concessionario, sia per la manutenzione ordinaria che per quella straordinaria” è la risposta a chi chiede chiarimenti per la chiusura della strada d’accesso alla stazione di Opicina, dove i viaggiatori provenienti da Lubiana non trovano Biglietteria Trenitalia , Informazioni FS, Polizia Ferroviaria, né bus TriesteTrasporti, né biglietti, né taxi.
FSI-Trenitalia: “Per i treni storici (bloccati da tre anni) è necessario rivolgersi a Roma. Per i collaudi del nuovo materiale rotabile acquistato dalla Regione (fermo da quasi due anni) è competente Firenze. Per il noleggio del Minuetto applichiamo le tariffe imposte da Roma”.
In pratica a Trieste non esiste più solo il Compartimento FS, ormai è scomparsa la Ferrovia: i pochi ferrovieri rimasti possono solo spiegare perché non si possono fare treni e perché devono essere eliminati servizi, secondo il pensiero dominante nella Capitale.
Però qualcosa si muove:“Nella stazione di Bivio d'Aurisina nell'arco degli ultimi 2 mesi (dicembre / gennaio) sono state tolte le 2 comunicazioni tra i binari di corsa, sia lato Monfalcone sia lato TS! E' ben vero che rimanendo il III binario collegato sia al binario pari che a quello dispari, è ancora possibile, in caso di anomalie di circolazione, l'eventuale instradamento di un treno su binario illegale, ma se questo è già occupato da un treno in sosta, tale manovra è impedita.Il primo binario verrà parzialmente smantellato per consentire il futuro impresenziamento della stazione, per il quale hanno demolito sia la sala d'aspetto che il locale servizi igienici, giusto per rendere più confortevole l'attesa della "clientela"! Per i treni dispari si utilizza il II binario mentre per quelli pari si usa il IV, che sta sotto un'alta parete rocciosa che dovrà essere demolita per realizzare il nuovo marciapiede su cui poggerà una passerella pedonale per l'attraversamento di tutti i binari (d'inverno, con bora e pioggia ghiacciata sarà una grossa goduria utilizzarla!)”.
Le Ferrovie dello Stato Italiane lesinano sulla manutenzione (ordinaria e straordinaria) delle proprie infrastrutture, senza preoccuparsi delle ricadute negative sulla qualità del servizio merci e viaggiatori (e della sicurezza), ma largheggia nei finanziamenti destinati al programma di destrutturazione della rete ferroviaria del Friuli Venezia Giulia, in aperto contrasto con i progetti Adria-A e Metropolitana leggera, destinati a ridisegnare mobilità e logistica nell’area metropolitana transfrontaliera giuliano -carsica.
La rotaia ormai non è più necessaria, secondo il pensiero unico della Capitale:”nel FVG c’è poco mercato, a Trieste si va in aereo, per la Slovenia un taxi è sufficiente”.
No, nel 2014, la Ferrovia a Trieste non c’è più.
Trieste, 3 Febbraio 2014 luigi.bianchi10@tin.it Luigi Bianchi