Scontro tra treno e camion in Valtellina

Spazio dedicato agli argomenti riguardanti le ferrovie italiane in generale

Messaggioda Giovanni Fvm » 18/02/2013, 13:56

Sta volta rosicano i giornalisti. Non era un PL...
Comunque a prescindere dalla dinamica, il TIR c'è di mezzo quasi sempre.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 18/02/2013, 16:03

Mi dispiace che ci siano state delle vittime.
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Messaggioda fas » 19/02/2013, 10:47

Segnalo che gli articoli sono stati aggiornati, con una descrizione più dettagliata della dinamica dell'incidente (che ha veramente dell'incredibile...)
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Messaggioda Giovanni Pighini » 19/02/2013, 13:22

Stavo per brindare al fatto che i media non parlassero di "treno assassino" che su uno degli articoli appare il paragrafetto "denuncia" sul fatto che gli incidenti ferroviari "stanno aumentando". Ovviamente il camionista (pace all'anima sua) non viene assolutamente accusato di nulla (ed il camion non è considerato assassino)
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Messaggioda fas » 19/02/2013, 13:37

Si, il Codacons ha emesso un comunicato stampa:

IL CODACONS: TROPPI GLI SCONTRI TRA TRENI E VEICOLI

SUBITO VERIFICHE URGENTI SU TUTTA LA RETE E NECESSARIE MODIFICHE AL CDS

Ancora un incidente tra un veicolo ed un treno. In provincia di Sondrio un camion è stato travolto da un treno in transito. Due i morti.
Per il Codacons si tratta di un incidente gravissimo che poteva avere risvolti ancora più drammatici. Ma la cosa più grave è che si tratta dell'ennesimo scontro avvenuto tra un veicolo ed un treno.
Pur non intervenendo nel merito del sinistro, non essendo ancora chiara la dinamica, il Codacons denuncia che gli incidenti di questo tipo stanno pericolosamente aumentando. Nel 2011, ad esempio, considerando solo gli incidenti avvenuti in corrispondenza dei passaggi a livello, si sono registrati ben 18 incidenti, con 15 vittime e 3 feriti gravi.
Per il Codacons occorrono immediate verifiche su tutta la rete ed investimenti infrastrutturali per aumentare la sicurezza sia in corrispondenza dei passaggi a livello, troppo vecchi e particolarmente insicuri, sia per quanto riguarda i guard rail, che dovrebbero essere invalicabili, impedendo sfondamenti e salti di corsia, e deformabili, per assorbire l'urto, ed invece non lo sono.
Per i passaggi a livello, invece, sono praticamente inesistenti le cosiddette zone di ricovero, ottenute distanziando le sbarre in modo che un veicolo rimasto intrappolato possa spostarsi di lato, sgomberando i binari. Anche le sbarre sarebbe bene si abbassassero in modo asimmetrico (prima quelle di destra rispetto al senso di marcia e solo dopo qualche secondo quelle successive, in modo da permettere al veicolo passato all'ultimo secondo di oltrepassare i binari prima che si abbassi la barriera successiva).
E' di tutta evidenza, inoltre, che vanno riviste anche le norme in materia. La croce di Sant'Andrea o i pannelli distanziometrici non devono poter essere sufficienti a segnalare un passaggio a livello. I dispositivi di segnalazione acustica e luminosa dovrebbero essere sempre entrambi presenti. L'art. 44 del Codice della strada, invece, li rende obbligatori solo per le barriere manovrate a distanza o non visibili direttamente dal posto di manovra. I dispositivi luminosi sarebbe bene fossero ripetuti anche sul lato sinistro. Il funzionamento dei dispositivi di segnalazione acustica attualmente deve iniziare solo 5 secondi prima dell'inizio dell'abbassamento delle barriere, tempo che invece andrebbe raddoppiato. Infine inapplicata la regola secondo la quale le semibarriere dovrebbero essere installate solo nel caso che la carreggiata sia divisa nei due sensi di marcia da uno spartitraffico invalicabile di adeguata lunghezza.


Osservazioni sacrosante, ma che non c'entrano nulla con la dinamica dell'incidente.
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Messaggioda Giovanni Pighini » 19/02/2013, 13:38

Esatto Fas
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Messaggioda Giovanni Fvm » 19/02/2013, 21:30

Come non detto: con qualche "leggera" forzatura la notiziola anti treno è bella è fatta.
Sui TG parlava di una sfortunata serie di coincidenze... come se invece a Viareggio non fosse stata una sfortunata serie di coincidenze (direi anche lunga e sfortunatissima serie...).

Gli incidenti stradali non sono una coincidenza o una sfortuna... sono perseverare ed essere ciechi.
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Messaggioda ALn668.1207 » 19/02/2013, 21:36

Non mi esprimo riguardo al Codacons, no, non me la sento di dire che cosa penso veramente di quella accozzaglia di ciarlatani.

Piuttosto mi pare di capire, dalla descrizione e dalle foto, che il camion viaggiasse ad una velocità assai elevata.
Perché per buttar giù tutto quel tratto di barriera doveva correre parecchio.
Coincidenze si, ma determinatesi per imprudenza e distrazione di qualcuno che forse era attento ad altro piuttosto che alla strada.
Purtroppo a rimetterci è stato anche un automobilista, assieme al responsabile di tutto questo disastro.
La "distruzione" della ALe.803 passa per fortuna in secondo piano, e ancora per fortuna il macchinista deve essere riuscito a uscire in tempo dalla cabina perché, visti i danni, non credo se la sarebbe cavata a buon mercato.
Paolo
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Messaggioda Il Razziatore » 19/02/2013, 22:29

Una domanda. Mettiamo che il treno non fosse sopraggiunto subito ( ma dopo diverso tempo ) c'è una procedura che un civile ( l'autista del mezzo pesante ) puo' inescare per interrompere la circolazione ferroviaria? Voglio dire dubito che si puo' chiamare la stazione più vicina e dire "Interrompete la circolazione c'è un mezzo sui binari". Qual'è la procedura più corretta? chiamare la polizia ( 113 )?
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Messaggioda Giovanni Fvm » 19/02/2013, 23:08

Penso che avvisando la polizia ci pensano loro a bloccare tutto sempre che si segnala di farlo. Il 113 non è sul posto quando si chiama e quindi se non si specifica che il mezzo è sui binari non possono interrompere nulla.
In ogni caso bisognerebbe sommare i tempi di reazione di autista, 113, fs, macchinista. Sempre che poi il 113 chiami la persona giusta... ma penso che ci siano dei numeri molto precisi a riguardo. Penso che il tutto avrebbe richiesto almeno 5 minuti.
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Messaggioda Giovanni Pighini » 19/02/2013, 23:10

Buona domanda.... boh? Comunque sia è un piacere "rivederti"!
Giovanni
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 20/02/2013, 0:32

Anche chiamando il 113 non si può garantire un intervento rapido del blocco della circolazione ferroviaria, perché bisognerebbe indicare a chi sta dall'altra parte del telefono il punto esatto della strada nel quale è avvenuto l'incidente, successivamente si deve identificare a quale punto corrisponde della linea ferroviaria. Se c'è un treno in transito, trovo difficile che in pochi istanti si possa intervenire per fermarlo in tempo. Solo con sistemi automatici di allarme sul tipo di quelli usati per segnalare le frane si potrebbe dare l'allarme di invasione della sede ferroviaria.
Giancarlo
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Messaggioda Il Razziatore » 21/02/2013, 18:37

Che poi tutto questo ammesso ( e non concesso ) di essere creduti dalla polizia e di non scatenare solo una "verifica visiva".... in quel caso i tempi si dilungano non poco...
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Messaggioda E 44 » 22/02/2013, 0:58

Ammesso di essere creduti dalla polizia o dai carabinieri o dai vigili, il vero problema è: chi chiamano? Io stesso a volte a casa mia mi trovavo alle prese con un problema ferroviario e decidevo di chiamare, ma pur avendo l'elenco telefonico compartimentale e conoscendo il prefisso per inserirmi nel circuito ferroviario da telefono urbano la comunicazione non era facile, a volte poi chi rispondeva non era quello giusto. Da un ente esterno ignorando il prefisso ferroviario per logica chiamerebbero il centralino (che adesso nel 99% dei casi è automatico tipo "digiti 1, digiti 2, ecc.) e allora? Chiamare la biglietteria della stazione più vicina? Bisogna appena cercare sulla guida telefonica. E se a quell'ora la biglietteria è chiusa? Hai voglia, prima di riuscire a parlare con qualcuno passa mezz'ora, e magari chi risponde dirà che non è lui che si occupa di queste cose.
L'unica sarebbe che qualcuno si inoltrasse sul binario verso il treno (ma da quale parte?) facendo dei segni con le mani, ma bisogna tenere presente che un treno in corsa per fermarsi tirando la rapida ha bisogno almeno di 500 metri se non di più.
I veri problemi sono due: su troppe linee è stato installato il BA conta-assi perchè economico, solo due pedali all'inizio e alla fine del circuito di blocco che non dicono cosa c'è in mezzo, col BA a corrente di binario se il binario si sfascia o vi cade sopra un mezzo di metallo il circuito si occupa (però il treno non deve aver ancora passato il segnale precedente al luogo dell'incidente se non vi è la ripetizione segnali), e secondo, il vero problema in casa FS è che, al contrario delle amministrazioni estere, NON ESISTE un segnale manuale di emergenza inequivocabile (gli altri hanno "fare un cerchio con la mano o con una luce di qualsiasi colore" ( o ). Se il macchinista vede questo tira la rapida subito.
Paolo
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