Una frana sui binari poco tempo fa, nei pressi di Meduno, neanche troppo grossa (la linea è in una bassa trincea, si può mettere tutto a posto in poche ore) ed ecco la "sospensione dal servizio temporanea". Che di meglio per Moretti &C?
Adesso l'altro ieri la "chiusura" (senza motivazione) ufficialmente fino al cambio orario.
Già qui si potrebbe obiettare che la gran parte del servizio era svolta fra Sacile e Maniago, in zona del tutto a posto, e quindi almeno lì il servizio poteva continuare. Poi vi è il fatto del DCO che è un impianto ancora nuovo e quindi la chiusura vorrebbe dire di nuovo soldi buttati al vento. Tecnologicamente la linea è infatti nelle migliori condizioni d'esercizio. Fino a che le ferrovie erano statali si doveva rispondere giuridicamente di "danni erariali" per scelte errate, adesso si può fare quello che si vuole. Ma i soldi buttati non sono di MM, sono nostri in generale.
I nuovi autoservizi sostitutivi hanno di fatto raddoppiato il tempo di percorrenza e le proteste dell'utenza, da poco ritornata forte dopo la pausa estiva, si fanno sentire. Tutti i sindaci della zona con i comitati pendolari si sono coalizzati.
Vedremo cosa accadrà, e se il famoso assessore ai trasporti regionali Riccardi si sveglierà.
Un mio amico dice da tempo: fino a che resterà MM, l'obiettivo è arrivare alla sola linea Milano-Roma-Napoli.