Zone O.R. - Registratore Eventi - Ovvero le "Scatole Nere"

Spazio dedicato agli impianti IS (scambi, segnali, apparati, sistemi di blocco e di telecomando)

Messaggioda Macaco » 08/04/2012, 21:42

Una domanda da non ferroviere ( ma da informatico ) e spero la perdonerete ( essendo per voi ovvia ).

Negli apparati più nuovi ( ACEI in poi ) la pressione dei vari tasti ( formazioni di itinerari, tasti di soccorso ecc ) viene registrata in modo automatico dall'apparato? Cioè esiste quello che in informatica si chiama "log" ( letteralmente diario ) che traccia le attività del DM e dice alle ore del giorno tal-de-tali è stato fatto l'itinerario X?

Altresì il DM puo' ( a suo piacimento ) spiombare un tasto e successivamente ripiombarlo solo per "provarne l'effetto"? Magari in una notte uggiosa senza treni in arrivo ne in partenza per passare il tempo? { Mi pare che per le piombature c'è un apposito registro da compilare... }


Caro Michele, il tono usato ed il contenuto del tuo post danno lo spunto per aprire una discussione ad hoc. Ne parleremo dopo le feste. La mia intenzione è quella di raggruppare in una sola trattazione ciò che è stato detto e ciò che si dirà sui tasti di soccorso. Con la supervisone del Vescovo, mi avvarrò della consulenza di vari esperti per una disamina dei vari tasti e delle registrazioni provocate dal loro azionamento sulle zone dell'O.R. (o del registratore di eventi). Porta pazienza, Razziatore, e "sveleremo" tutti i "segreti" in nostra conoscenza.
Gaetano.
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Messaggioda Macaco » 09/04/2012, 19:51

Come anteprima voglio evidenziare, non solo per Razziatore, che l'operato del DM non viene "tracciato" solo dall'ACEI.

Resta solo da stabilire se l'Orologio Registratore, e le relative zone, è arrivato con gli Apparati Centrali oppure con i Sistemi di Blocco Elettrico.

Qui, purtroppo, le mie conoscenze sono vaghe, poche e nebulose per cui "chiedo soccorso".

Mi è stato solo raccontato che molti DM non accolsero di buon grado la "soppressione" del telegrafo. Non veniva "registrata" la spalettata ma sulla striscia di carta rimaneva "il tracciato indelebile" dei dispacci di movimento scambiati (spostamenti d'incrocio, giunti, ecc.).

Chi si fa avanti con un poco di storia ferroviaria in merito?
Gaetano.
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Messaggioda Macaco » 10/04/2012, 9:55

In attesa del "soccorso" vi posto alcune note/ricordi del mio passato lavorativo.

Quando davo il cambio non mancavo mai di dare una rapida occhiata "clinica" ai piombi degli apparati, specialmente quando il collega smontante era "carta conosciuta" di leggerezza nello spiombare e "dimenticanza" di ripiombare gli enti, se non addirittura di rimettere gli stessi piombi dopo aver allargato i fori dello spago rosso.

La rapida analisi visiva (non sempre malcelata) verteva principalmente ai piombi del tasto Tla del BEM nonché a quello dell'anta dell'armadietto contenente l'orologio registratore e le zone di carta cerata sui le punte dell'O.R. "scrivevano" l'operato del DM.

Così mi accorsi che l'armadietto non era piombato. Era chiuso però mancava della piombatura che richiedeva piombo tondo senza aletta e filo metallico elicoidale.

Mi rifiutai di dare il cambio fino a quando non arrivò il tecnico manutentore che, nella fretta di correre a riparare altri guasti, aveva dimenticato di provvedere alla prescritta piombatura dopo la sostituzione periodica delle zone.

Vi assicuro che la mia non era pura e semplice pignoleria. La "scatola nera", come pure i restanti enti se regolarmenti piombati, era "garanzia" del perfetto funzionamento degli apparati. Io ci tenevo che il mio operato "venisse registrato" (compresi i miei errori). Era l'unica prova di ciò che l'apparato mi aveva consentito di fare, nel rispetto della normativa.

Dovete sapere che in caso di incidenti ferroviari la prima cosa che "si sequestra, si controlla e si legge" è proprio la "scatola nera". E' già il solo trovarla "spiombata" comportava, ai miei tempi, seri guai anche se non c'erano stati incidenti od anormalità.
Gaetano.
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Messaggioda maxvit » 10/04/2012, 11:06

Gli Orologi registratori vennero creati in concomitanza con l'adozione del blocco elettrico semiautomatico (cardani prima e FS 38 poi) proprio per monitorare nel tempo l'uso del TLA che a quei tempi sembrava utilizzato con molta leggerezza vuoi anche per i malfunzionamenti continui dei pedali di liberazione che all'epoca erano ai primordi di utilizzo ma anche per tanti errori di manovra del blocco da parte degli operatori (ricordiamoci che il blocco cardani disponeva di una sola maniglia). Da qui a monitorare altre funzioni degli apparati tipo richiesta e concessione consensi, aperture segnali e liberazioni il passo è stato breve. Su una edizione del 1940 della tecnica professionale c'è un interessante articolo sulla storia degli OR nel corso degli anni...ovviamente la storia si ferma a quello che allora era il moderno OR a pendolo registratore di eventi a 20 punte.....da allora ad oggi sono stati fatti molti progressi...se riesco a trovare il pdf lo posto senza stare a scrivere tutta la storia...
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Messaggioda maxvit » 10/04/2012, 11:09

Come diceva il Don la zona cartacea era ed è il documento ufficiale dell'operato degli addetti alla cabina sia essi DM o deviatori ed è la prima cosa che viene sequestrata e esaminata in caso di incidente o in caso di anomalie nel funzionamento dell'impianto; l'analisi delle "zone" contribuì negli anni passati a capire la dinamica di tanti incidenti capitati su linee esercitate con BEM e non solo.....
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Messaggioda Macaco » 10/04/2012, 11:14

Il Don chiama...ed i fedeli portano il loro contributo di ...fede. :D

Chissà cosa ne pensa il Vescovo :?: :mrgreen: :twisted:
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 10/04/2012, 11:39

Ho idea che il Vescovo, ripresosi dopo i bagordi pasquali, stia preparando una omelia.
Giancarlo
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Messaggioda Cizeta65 » 10/04/2012, 11:50

maxvit ha scritto:Su una edizione del 1940 della tecnica professionale c'è un interessante articolo sulla storia degli OR nel corso degli anni...ovviamente la storia si ferma a quello che allora era il moderno OR a pendolo registratore di eventi a 20 punte.....da allora ad oggi sono stati fatti molti progressi...se riesco a trovare il pdf lo posto senza stare a scrivere tutta la storia...


Et voilà, vogliate gradire come antipasto il PDF allegato riguardante l'articolo sugli OR apparso su "La Tecnica Professionale" nel 1940...
Sono preso dalle bombe col lavoro ed intanto contribuisco con questo: man mano che mi"sbroglierò" nei prox giorni cercherò di partecipare attivamente alla discussione!
Allegati
Orologi registratori FS 1940 grey 1 di 2.pdf
(3.07 MiB) Scaricato 724 volte
Cristiano
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Messaggioda Macaco » 10/04/2012, 12:33

Quando ero "Cs Titolare" nelle stazioni, in periodi liberi da treni od in zone di piazzale non interessati da itinerari od istramenti interferenti con la circolazione in atto, ne approfittavo per "fare catechismo pratico" sugli apparati e tasti di soccorso.

All'occorrenza, senza o con il concorso dei tecnici manutentori degli Impianti Elettrici, non mi facevo scrupolo di spiombare e ripiombare i tasti di soccorso consentiti, facendo relativa annotazione sull'M.125a "Registro dei guasti e anormalità degli impianti" giustificando (...e tranquillizando gli assenti tecnici AC) l'uso di tali tasti con apposita annotazione: "Per istruzione del personale spiombato ed azionato tasto...tolto piombo..." e successiva " Dopo prove ripiombato tasto...applicato piombo"

I piombi, ovviamente, erano quelli provvisori punzonati dalla pinza PP, in dotazione al Movimento. Piombi che poi venivano sostituiti dai tecnici A.C. alla prima visita sull'impianto.

Prassi usata spessissimo per far impratichire i dipendenti alla manovra a mano delle casse elettriche degli scambi.

Per la simulazione di guasti e relativi tasti di soccorso necessitava, per forza, la presenza degli operai A.C.

Dovendo manovrare, in queste occasioni, i tasti TLA del BEM oppure i TLBcA del Blocco Conta Assi, ne informavo preventivamente il Capo Zona I.E. e concordavo con gli A.C. date ed orari.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 10/04/2012, 17:39

Spiegazione interessantisima, c'è la seconda puntata?
Giancarlo
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Messaggioda Macaco » 11/04/2012, 8:03

In una stazione di linea l'O.R. non ne voleva proprio sapere di funzionare bene. Il tempo delle zone risultava sfalsato (in avanti) rispetto a quello segnato dalle lancelle dell'orologio. Più volte era intervenuto il giovane tecnico manutentore degli A.C. a regolarne il movimento e l'avanzamento della carta, sempre con scarsi risultati. Il giovane operaio era sfiduciato ed avvilito. Chiedere l'intervento del Reparto Orologeria Compartimentale significava arrendersi ed ammettere la propria incompetenza. Il ragazzo non si era neppure ancora consultato con il suo Capo Zona e non sapeva che pesci prendere. Così una mattina, più per scherzo che per convizione, provai a dirgli la mia, entrando nel merito di una discussione tecnica improvvisata al momento: " Senti Osvaldo (nome di fantasia) non ti sembra che il movimento del pendolo abbia delle oscillazioni anomale? Te le ricordi le teorie di Galileo? Non è il caso di bilanciare meglio il movimento agendo sulla vite di regolazione?". "Forse hai ragione" rispose il ragazzo ed agì di conseguenza monitorando poi la misurazione del tempo dell'O.R. con il suo orologio da polso, senza nessun esito positivo. L'orario segnato dalle lancette restava sempre indietro rispetto a quello delle zone. Allora intervenni di nuovo: "Forse sarà il meccanismo del peso ad essere sfalsato. Se ci fosse la possibilità di alleggerirlo un poco, forse si potrebbe sincronizzare meglio il movimento delle lancette con quello derivato delle zone ". Era ovvio che andavo a spanne, non avendo una conoscenza approfondita della materia. Però il mio tono risultava abbastanza convincente al ragazzo che smontò di nuovo l'O.R. e prelevò dal cilindro metallico del "peso" il pezzo di piombo cilindrico e cominciò ad esaminarlo. Poi iniziò a toglierne alcune scagliette con il suo coltellino svizzero. Mi aveva preso in parola. Però neppure con questa "modifica" l'O.R. funzionava nel modo giusto. Finchè dopo alcune settimane, una mattina il ragazzo si presentò in uffico DM accompagnato dai tecnici orologiai. Si era finalmente arreso. Dopo attente verifiche e misurazioni elettriche decisero di sostituire quell'orologio registratore a pendolo con uno moderno elettrico ed il vecchio O.R. fu mandato in officia per una revisione completa.
Dopo qualche mesetto il giovane tecnico mi racconta di una strana telefonata tra il Capo Officina Orologi ed il suo Capo Zona. Volevano sapere il nome del "coglione" che aveva "affettato" il piombo del "peso". Ovviamente nessuno ne sapeva niente. Però da quel giorno l'amico Osvaldo diventò (per chi sapeva) l'affettatore dell'O.R.. Ancora oggi, quando occasionalmente ci incontriamo, andiamo a bere qualche cosa insieme al bar e non possiamo fare a meno di ricordare quell'esperimento fatto.
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Messaggioda maxvit » 11/04/2012, 14:20

Vi sono tanti tipi di OR che sono stati utilizzati e tuttora vengono utilizzati ove non ancora sostituiti con i moderni Registratori di eventi su supporto informatico (Memoria interna, SD card, USB ecc ecc anche visualizzabili in remoto dai PC delle varie unità IS...oltretutto la visualizzazione sul PC non è altro che una riproduzione della zona cartaceaa).
Orologi a 20 punte a Pendolo con il orologeria meccanica e sitema di carica del peso tramite motore elettrico che solleva il peso fino al punto di carica massima (cassa in legno)
Orologi a 20 punte a Pendolo con orologeria meccanica con sistema di carica a molla, molla caricata da motore ad induzione (cassa in metallo)
Orologi a 20 punte con orologeria pilotata da Orologio pilota, cassa quadrata in legno nei primio modelli, poi in metallo fino ai giorni nostri
Orologi a 10 punte con orologeria meccanica con sistema di carica a molla, molla caricata da motore ad induzione, ruota oraria per poter azionare un commutatore giorno notte per l'illominazione dei segnali, in uso nelle garitte di posto di blocco automatico e nei PLA
Orologi a 10 punte come sopra ma con orologeria pilotata da Orologio pilota
Qualcuno ne conosce altri?
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Messaggioda Macaco » 11/04/2012, 17:46

Maxvit, mi sbaglio se dico che un O.R. a 20 punte può registrare 40 eventi, potendo le punte graficare la carta sia verso destra che verso sinistra :?:
Gaetano.
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Messaggioda cap_85 » 12/04/2012, 6:24

questa immagine parla da sola... si dovrebbe trattare di un orologio pilota (chiamto anche orologio madre o lancia impulsi) relativo ad una stazione di grandi dimensioni.
Allegati
orologio-regolatore-sincronizzatore-per-le-stazioni-secondarie-fs.jpg
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Messaggioda Macaco » 12/04/2012, 12:35

Nel suo peregrinare il Don, di O.R. ne ha visti di tutti i tipi di quelli elencati da Maxvit. In alcuni casi in ufficio del Dirigente Movimento c'era sia l'O.R. che le zone. In altri solo l'orologio a pendolo, mentre le zone erano in sala relè. In altri impianti, invece, oltre alle zone nell'armadio dell'uffico del D.M., ve ne erano altre in sala relè.

Come abbiamo visto nei post precenti si poteva, e si può, registrare e monitorare tutte le manovre che si fanno al banco ed al blocco. Il alcuni casi si lascia ampia discrezionalità ai tecnici A.C. di porre "sotto sorveglianza", temporanea o permanente, anche quegli enti o manovre degli apparati, oltre quelli previsti dalla normativa.

Qualche volta gli agenti manutentori non si fidavano di quanto gli agenti del movimento annotavano sul registro dei guasti M.125a, per cui si "attenzionava" l'ente o gli enti interessati, non potendo "attenzionare" il personale che manovrava quegli enti.

Per tale ragione me ne guardavo bene di "imbrogliare" i colleghi ferrovieri degli impianti elettrici. Una "mancata liberazione" od un "oscuramento temporaneo di un cdb" li potevo "vendere" ai miei Superiori del Movimento ma non ai manutentori. Per questo ero solito "confessarmi" con loro mettendoli al corrente di qualche mio "peccato veniale" scaricato sull'apparato. Semprechè non se erano derivate perturbazioni alla circolazione o grossi ritardi ai treni.

Premesso che ancora non abbiamo parlato di moderni Registratori di Eventi, collegati o meno a vecchi appartati oppure ad impianti nuovi, faccio delle domande a Razziatore.

Soddisfatto dalle nostre risposte? Di quanto ti abbiamo detto corrisponde a quello che volevi sapere? Hai qualche altra domanda specifica?
Gaetano.
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