G. Belluzzo (1876-1952), l'uomo delle turbine

Spazio dedicato a tutti i mezzi ferroviari a vapore

Messaggioda freelancer » 07/01/2012, 22:58

Qualcuno sa se gli studi di Giuseppe Belluzzo in campo ferroviario siano consultabili e dove?
Naturalmente vorrei sapere un qualcosa in più sulla sua "turbina reversibile" (un unicum tecnologico): se ne parla su un sito inglese, per certi aspetti anche in dettaglio, ma senza citare fonti (wikipedia lo usa come fonte). Vedere che della 685.410 praticamente non dice nulla!
Edit: ho cambiato il titolo: quest'anno 2012 ricorre il 60° anniversario della scomparsa di Giuseppe Belluzzo.
Ultima modifica di freelancer il 09/01/2012, 21:38, modificato 1 volta in totale.
Paolo
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 08/01/2012, 0:05

Paolo, forse presso la biblioteca del Politecnico di Milano potresti trovare qualche cosa.
Se però analizzi bene il disegno della sezione della turbina riportata dal sito inglese, dovrebbero esserci state due corone circolari concentriche di palette orientate le une contrarie alle altre, che venivano investite alternativamente dal vapore secondo il senso di rotazione che si voleva dare alla turbina.
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Messaggioda freelancer » 08/01/2012, 11:13

Come la turbina reversibile funzionasse l'avevo fortunatamente compreso (due turbine in una, per dirla facile). E posso anche intuire come fossero realmente collegate (quella interna in cascata con quella esterna dall'altro lato, in modo che si scambiassero le funzioni a seconda del senso di marcia), ma ovviamente non ne sono sicuro-sicuro.
Avevo letto che su quella minuscola locomotiva qualcosa è di certo conservato: c'era anche un articolo su Italmodel n° 100 (ce l'hai?) su come farla in miniatura. Il problema è: dove hanno attinto due Autori diversi per due diversi articoli sullo stesso argomento? Due, forse tre. Se l'autore dell'articolo di Italmodel è diverso, anche Mascherpa ne parla e dice una cosa abbastanza importante: che dopo le prove, la locomotiva rodiggio B fu usata per alcune tradotte.
I documenti del Politecnico sono accessibili a tutti?
Probabilmente però non lasciano fare riproduzioni, perchè ci voglio ancora 10 anni per la decadenza del copyright. Quindi sono accessibili "a metà", le riproduzioni le danno solo a professsionisti che pagano i diritti (che immagino anche piuttosto salati).
Paolo
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 08/01/2012, 12:18

Mi dispiace, ma la mia raccolta di Italmodel parte dal n.121.
La biblioteca del Politecnico dovrebbe essere aperta a tutti, cercare documentazione da chi la costruì penso sia una cosa impossibile da fare.
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Messaggioda freelancer » 09/01/2012, 19:19

Anzitutto: ma Italmodel quanti numeri ha fatto? :o So che è finita nel 1979 e i Treni è stata l'erede.

Il mio amico veneto (sempre quello che era andato a vedere se era vero che S. Croce del Lago è di nuovo una stazione) si era ricordato di avere un JPG della locomotivina di Belluzzo, non sa se venga da quella Italmodel o da altrove. E c'è il particolare del disegno delle due turbine da ambo i lati.
E la disposizione mi ha portato a pensare di aver visto giusto sul percorso del vapore nelle stesse: si scambiavano funzione da destrorsa a sinistrorsa a seconda del lato e del senso di marcia, quindi la macchina era perfettamente bidirezionale.

Ci siamo domandati cosa fosse quel "duomone" che addirittura sporgeva dalla cabina.
Io faccio un azzardo: era un "surriscaldatore monotubolare". Ne avevo visto uno industriale a focolare separato e gli somigliava molto. Possibile che nel 1907 surriscaldatori di quel genere esistessero già o Belluzzo si è inventato pure quello? Ci vorrebbe uno storico della tecnica (non solo ferroviaria).
La turbina infatti esige un vapore molto secco, o le palette si "tagliano": più è surriscaldato meglio è. Se quel "coso" era un surriscaldatore, il tubo era letteralmente dentro il forno, probabilmente con delle protezioni refrattarie. Non bisogna dimenticare che il surriscaldatore Schmidt risaliva ad appena 10 anni prima...
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Messaggioda fas » 09/01/2012, 20:56

Da qui è consultabile l'elenco delle pubblicazioni presenti nelle biblioteche del Politecnico di Milano http://opac.biblio.polimi.it/SebinaOpac/Opac?sysb=
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 09/01/2012, 21:04

VF-21 ha scritto:Anzitutto: ma Italmodel quanti numeri ha fatto? :o So che è finita nel 1979 e i Treni è stata l'erede.

Dal numero 121 ha inglobato H0 Rivarossi n.67 e lo ha mantenuto almeno fino al 129 con H0 n.75. Con il n.132 già non lo aveva più. Con il n.179, gennaio 1975 è passato alla gestione di Enrico Milan che con nuove vesti editoriali l'ha portato fino al n.233, dicembre 1979. Successivamente, causa la prematura scomparsa del proprietario della testata, la rivista ha cessato le pubblicazioni.
Dalle ceneri di "Italmode Ferrovie" poco meno di un anno dopo, settembre 1980, è nata la cooperativa ETR che ha continuato la pubblicazione della rivista come "I Treni oggi".

Ci siamo domandati cosa fosse quel "duomone" che addirittura sporgeva dalla cabina.
Io faccio un azzardo: era un "surriscaldatore monotubolare". Ne avevo visto uno industriale a focolare separato e gli somigliava molto. Possibile che nel 1907 surriscaldatori di quel genere esistessero già o Belluzzo si è inventato pure quello? Ci vorrebbe uno storico della tecnica (non solo ferroviaria).
La turbina infatti esige un vapore molto secco, o le palette si "tagliano": più è surriscaldato meglio è. Se quel "coso" era un surriscaldatore, il tubo era letteralmente dentro il forno, probabilmente con delle protezioni refrattarie. Non bisogna dimenticare che il surriscaldatore Schmidt risaliva ad appena 10 anni prima...

E' possibile che quel duomo fosse proprio un surriscaldatore, visto l'uso di turbine.
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Messaggioda freelancer » 09/01/2012, 21:45

fas ha scritto:Da qui è consultabile l'elenco delle pubblicazioni presenti nelle biblioteche del Politecnico di Milano http://opac.biblio.polimi.it/SebinaOpac/Opac?sysb=

E di Belluzzo qualcosa c'è, anche relativo alla turbina nella trazione terrestre. Trovare il tempo di andare a vedere cosa ci sia... ahiahiahiahi :roll:
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Messaggioda freelancer » 21/05/2012, 10:48

Riprendo la discussione per ricordare solo che oggi è il sessantesimo anniversario della morte di Giuseppe Belluzzo.
Immagine
Nella sezione Modellismo l'ho ricordato a modo mio.
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