Se non vi siete "addormentati"
Eccco il resto...Ok?
Voilà ! Come per magia,ecco tutto il "marchingegno" montato! La vernice rossa che vedete non è smalto comune ma un particolare prodotto dielettrico(isolante) che si applica in questi casi....
Nella foto si vedono,chiaramente,sia la bobina di attrazione che la lamella montata (a destra e in alto dell'immagine) il cui contatto provoca lo scatto dell IR.... Ma come frena l'elettromotrice?
Intanto l'azione frenante deve essere contemporanea allo scatto dell'IR....Per garantire la massima sicurezza in caso di malore del macchinista o sua assenza alla condotta del rotabile,lo stesso deve fermarsi nel più breve tempo e spazio possibile.
Per fare ciò,dalla condotta generale dell'impianto pneumatico,ì dell'elettromotrice è collegato un tubo che alimenta una valvola posizionata proprio al disotto della cassetta che contiene l'uomo morto. La valvola si apre mettendo in comunicazione con l'atmosfera,l'aria conenuta nella condotta generale,mediante un perno che è posizionato proprio in corrispondenza della staffa a collo di cigno....A monte della valvola ,un rubinetto d'intercettazione permette di escludere pneumaticamente ,il dispositivo(in origine il rubinetto era sotto alla valvola)
A proposito di dispositivi di esclusione...anche la bobina ne ha uno che permette di escludere il funzionamento dell'uomo morto in caso di guasto alla bobina o alla lamella di scatto dell IR. Infatti sulla testata della cassetta è posizionata una levetta che per mezzo di un eccentrico consente sia di alzare che di abbassare se ruotata in senso contrario la staffa a collo di cigno. Questi dispositivi di esclusione erano tutti piombati! La loro manomissione doveva essere giustificata con verbali di tipo M40. Anche i coperchi,come vedremo erano assicurati da chiusure a farfalla con fori atti al passaggio di filo che veniva piombato.... E adesso,in sequenza il funzionamento di tutto l'apparato...
Nella foto di sopra la staffa era alzata immaginiamola per effetto del campo magnetico che l'attrae sull'espansione polare della bobina. L'ingranaggio della staffa non tocca neppure la vite senza fine che gira sul suo albero cardanico,mosso da una presa di moto collocata sul fusello della ruota interna del carrello adiacente alla cassetta dell'uomo morto la quale è fissata sotto al telaio dell'elettromotrice nella sua parte più esterna.
Se la bobina perde la sua alimentazione perchè il piede del macchinista non pigia più il pedale nella cabina condotta,la staffa si abbassa aiutata in questo anche dalla grossa molla che si vede nella foto e la cui intensità di attrazione è regolabile per mezzo di un apposito galletto su cui è assicurata. A questo punto l'ingranaggio della staffa,si innesta sulla vite senza fine e comincia a girare. Girando sulla vite senza fine,qualunque sia il senso di rotazione della medesima,si carica la molletta che è contenuta nel suo interno....Dopo pochi secondi che corrispondono a pochi metri dei spostamento dell'elettromotrice,i denti dell'ingranaggio giungono alla loro punta estrema oltre la quale è impossibile un ulteriore rotazione dell'ingranaggio stesso. In quel punto non esistendo più denti è ulteriormente ridotto anche il diametro dell'ingranaggio e questo determina una ulteriore discesa verso il basso della staffa a collo di cigno
A questo punto,la discesa della staffa comprime il perno della valvola pneumatica determinando la fuoriuscita nell'atmosfera dell'aria della condotta generale e il conseguente arresto dell'elettromotrice o del convoglio(nel casi di rimorchiate ad essa accoppiate)
L'abbassamento della staffa a collo di cigno,provoca, anche,la chiusura del contatto di scatto dell'IR ,la cui lamella è ulteriormente caricata quanto a compressione meccanica sul contatto,per mezzo dell forcella isolata montata sulla staffa a collo di cigno medesima.
Il macchinista,però,non era morto nè si era sentito male!!!!
Si era distratto a causa di una bella "gnocc...
"ragazza che aveva voluto chiedergli un'informazione
! Pertanto chiarito l'equivoco,ha prontamente rimesso il piede sul pulsante....Rialimentata la bobina,la staffa a collo di cigno si è immediatamente alzata perchè attratta dalla medesima. A questo punto l'ingranaggio che durante il movimento di avanzamento sulla vite senza fine aveva caricato la molletta posizionata nel suo interno,è prontamento tornato a disporsi con i denti dritti e perpendicolari alla vite senza fine
Anche la valvola pneumatica si è richiusa in quanto il perno di apertura non è più compresso dalla staffa a collo di cigno e quindi l'aria della condotta generale del freno non è più dispersa nell'atmosfera. Il perno stesso,infine,si solleva per effetto di una molla che è contenuta all'interno della valvola.
E anche io,per vostra "buona pace"
sono arrivato al termine di questa dissertazione....Avevo scritto,in apertura che ero partito da quel "coso" che avete visto nella prima foto,per arrivare a questo!
!
Nella foto lo vedete ancora privo della verniciatura definitiva però,veramente è uno spettacolo! Darò un prtettivo alla valvoal di bronzo perchè lucida fa un bell'effetto!
Vi avevo scritto qualcosa sul commutatore pneumatico che altri non è che un interruttore pneumatico,una sorta di pressostato che apre o chiude un circuito. Esiste anche sul materiale rotabile della Roma Nord e asserve le porte all'uomo morto,nel senso che all'apertura di una porta,si blocca il treno. Stessa funzione dovrebbero avere sulle sammarino. La mancanza di documentazione originale rende la cosa non certa. Comunque ho deciso configurerò l'apertura delle porte accidentale con l'intervento a protezione dell'uomo morto. Non si sà mai!!!
Saluti Max RTVT