Baricentro: meglio alto o basso?

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Messaggioda freelancer » 29/06/2013, 21:15

Dal primo Novecento in poi si discuteva del fatto di alzare il baricentro delle locomotive, cosa che di solito si otteneva alzando la caldaia, se questa non era già al limite di sagoma di suo.
Ma che vantaggi avrebbe dato un baricentro più alto?
Paolo
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Messaggioda Giovanni Pighini » 30/06/2013, 12:51

Interessante domanda, in effetti molte locomotive a vapore hanno la caldaia piuttosti in "alto".Chi sa la risposta?
Giovanni
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 30/06/2013, 13:12

Dal punto di vista dei moti trasversali non è che l'alzare il baricentro sia stata la soluzione migliore, casomai per evitarli era proprio quello di costruire macchine a cilindri interni e caldaia il più bassa possibile. Penso che quella soluzione sia stata dettata più dalla necessità di avere piu' spazio per allargare il forno per potere aumentarne la produzione di vapore.
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Messaggioda Michele Ginanneschi » 01/07/2013, 7:50

Sbaglio o anche i 428 e i 326 furono costruiti in modo da avere il baricentro più alto possibile?
L'impossibile non esiste.
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Messaggioda freelancer » 03/07/2013, 10:54

Non sbagli, per questo i casi sono due:
1) i progettisti avevano ancora "nella testa" le locomotive a vapore
2) si riteneva a quel tempo che il baricentro alto desse più vantaggi di quello basso.
Paolo
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Messaggioda fas » 03/07/2013, 11:15

Oltretutto avere un baricentro "alto" non peggiora il comportamento del rotabile in curva?
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Messaggioda Marmotta » 05/07/2013, 10:57

Interessante discussione...anche perchè, ad alzare il baricentro, vedo solo svantaggi: l'unico vantaggio è che si rallenta il periodo del moto pendolare ma a che pro?
Nicolò
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 05/07/2013, 10:59

freelancer ha scritto:Non sbagli, per questo i casi sono due:
1) i progettisti avevano ancora "nella testa" le locomotive a vapore
2) si riteneva a quel tempo che il baricentro alto desse più vantaggi di quello basso.

I progettisti oltre ad avere in testa i concetti sviluppati sulle locomotive a vapore, si trovarono davanti al problema dato dalla tecnologia di costruzione dei motori. Oltre ad un certo numero di giri non si andava. Pertanto se si voleva aumentare la velocità del mezzo era giocoforza aumentare il diametro delle ruote motrici. Con il 326 fu un bagno di sangue perché a causa della costruzione del carro il peso aderente era quasi la metà del peso totale, inoltre si producevano degli sbandamenti che si rivelarono pericolosi per la marcia. Fu pertanto ridotta via via la velocità massima consentita.
Degna evoluzione fu il 428, su di esso vennero apportate buona parte delle modifiche che sul 326 non era stato possibile apportare. L'aspetto di marcia fu migliorato, ma il problema dovuto al diametro delle ruote rimase. La cosa fu sopportata fino all'entrata in servizio dei primi 646.
Giancarlo
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