da E 44 » 01/04/2013, 21:23
E' evidente che i treni molto veloci e con poche fermate disturbano il traffico normale. Ricordo benissimo come trenta anni fa il personale delle stazioni entrava in agitazione all'approssimarsi dell'ora di passaggio del "rapido". I pendolari venivano messi da parte, le manovre venivano fermate, e tutto molto tempo prima per evitare guai e sanzioni. Conoscevo un DM che addirittura si inventò lo smarrimento di una chiave di uno scambio e la necessità di spiombare quella di riserva perchè una manovra si svolse troppo lentamente e di conseguenza un rapido si fermò al segnale di protezione.
Se poi adesso con "rete snella" mancano i posti dove fare precedenze, con chilometri e chilometri di linea senza stazioni, e con i nuovi "rapidi" non più ogni tanto ma ogni ora o addirittura ogni mezz'ora, è ovvio che gli altri treni ne subiscano le conseguenze. Se poi vi sono anche ritardi, diventa un macello... tutte cose che una dirigenza esperta e lungimirante avrebbe capito e immaginato. Ma forse questo era pretendere troppo...
Sapete che il nuovo amministratore di D.B. ha concluso che è il caso di darci un taglio con l'alta velocità ?
"scassa il materiale, scassa la linea, con indubbi costi aggiuntivi, penalizza la marcia dei treni non AV, occorrono linee costose, al momento in Germania si va a 300 solo su due linee non molto lunghe e inaccessibili ad altri treni, i 250 bastano e avanzano e i 200 sono possibili anche con materiale normale e possono essere realizzati semplicemente modernizzando in modo opportuno linee già esistenti".
Mi sembrano parole sagge.
Tempo fa un sondaggio (non ricordo però fatto da chi) diceva quello che ho sempre pensato anch'io: non importa molto a che velocità va il treno, ma che viaggi in perfetto orario. E, aggiungo, non con i 15 minuti e solo a termine corsa che MM ha ordinato già da molto tempo di classificare "orario". Per fare un esempio, se un FR o FB parte per qualche motivo da Milano con 35', a Bologna ne ha 30, a Firenze 25, a Roma 20 e a Napoli 15, ebbene quel treno è classificato e messo in statistica come "viaggiato in orario".
Paolo