Dalle ultime notizie che giungono, pare che parte del personale Cargo, chi obbligatoriamente, chi su invito non proprio...cortese, sia oggetto di un trasferimento verso RFI.
Questo denota sempre più il progressivo abbandono del servizio merci, ma a parte questo sembra che la causa sia una questione di bilanci. RFI, grazie ai vari tagli, sarebbe in attivo, ma queste società ferroviarie devono essere in pari, non in attivo (?!?). Insomma nè in passivo nè in attivo. Lo spostamento del personale sarebbe quindi dovuto all'esigenza di aumentare le spese e quindi annullare l'attivo.
Se veramente le cose stanno così, non sarebbe stato meglio smetterla di demolire, abbandonare e smontare linee e impianti?
Non va poi trascurato il fatto che questo personale (molti vicini alla sessantina e condannati da Monti e dalla Fornero ad attendere ancora per lunghi anni la pensione) dovrà in pratica ricominciare da capo, in mansioni completamente diverse. La professionalità e le competenze posseduti non hanno la minima importanza e nemmeno sono prese in considerazione.
Una domanda...manageriale: come si può lavorare bene così?