Risolti in parte i miei problemi, non dovendomi inventare niente perché è tutto già scritto, riporto in parte quanto spiegato sul libro “La locomotiva a vapore” edita dal CIFI e riguardante gli organi di attacco e repulsione fra tender e locomotiva.
Posteriormente il tender è provvisto di organi d’attacco e di repulsione simili a quelli applicati alla traversa anteriore della macchina e cioè a quelli degli ordinari veicoli ferroviari.
Questo disegno del sistema di attacco differisce da quello pubblicato perché è quello che attualmente è in uso sulle locomotive.
Anteriormente invece tali organi subiscono qualche modificazione, dovendo permettere il maggior avvicinamento possibile fra macchina e tender, stringendoli l’uno contro l’altro in modo da rendere meno sensibili i moti parassiti, ma nello stasso tempo senza opporre troppa resistenza al reciproco spostamento nelle curve.
L’attacco generalmente usato da noi consiste in una grossa barra rigida o MANIGLIONE M provvisto alle estremità di due occhi, nei quali passano i perni o CAVIGLIE D’TTACCO C C’ ( i famosi “CETRIOLI), che lo fissano al tender ed alla macchina. Gli occhi del maniglione che vengono alloggiati dentro le CASSE DI TRAZIONE, lato macchina è tondo, mentre quello lato tender è ovale per permettere una facile manovra di disaccoppiamento/accoppiamento nel caso di separazione dei mezzi. Però questi sono normalmente alla distanza massima consentita dal maniglione dai respingenti anteriori del tender R e R’, le cui molle, sostituite da una molla unica a balestra B che serve entrambi, li obbligano a conservarsi a contatto dei respingenti posteriori della locomotiva, permettendo però al gruppo dei due veicoli di ruotare nelle curve.
Spesso i respingenti di cui sopra, formati da piastre di ferro P e P’, applicate alla traversa posteriore della locomotiva, sono inclinati in senso contrario, come è indicato nel disegno, per ricondurre sempre i respingenti e con essi il tender nella loro posizione normale.
Al di sotto della cassa di trazione è situato l’attacco di sicurezza costituito da una maglia oblunga che unisce il grosso gancio fissato alla locomotiva con un altro gancio fissato al tender.
Per separare la macchina dal tender, si fa arretrare la locomotiva in maniera da comprimere i respingenti del tender e far scorrere il “cetriolo” nell’asola del maniglione, quindi lo si sfila. Successivamente si sgancia la maglia di sicurezza e si staccano le tubature del freno e dell’acqua.
Per riassiemare i mezzi si eseguono le operazioni in maniera inversa.
La foto fa vedere la parte anteriore del tender con i due respingenti e la maglia di sicurezza.
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Questa foto mostra come sono alloggiati i due “cetrioli” nel sottopedana del tender. Quello posteriore di diametro più piccolo è quello di fissaggio della balestra.
Questa foto mostra la cassa di trazione del tender.
Quest’ultima foto mostra la fuoriuscita dei perni dalla parte inferiore.