Udine-PM.Vat, vecchia storia

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Messaggioda E 44 » 03/11/2012, 14:46

L'accanimento verso i treni continua. Il tratto di linea Pontebbana Udine-P.M.Vat aveva da sempre la sede per due binari, anche se c'è stato sempre il semplice binario. Ma quando venne attivato il nuovo doppio binario fra Vat e Tarcento il comune di Udine impedì tramite interventi in parlamento che il doppio binario venisse posato fino ad Udine perchè vi sono molti passaggi a livello e gli automobilisti protestavano. Si chiedeva lo spostamento dei treni sulla linea di cintura, ma questo obbligherebbe tutti treni ad un lungo giro e una maggiore percorrenza sui 5-10 minuti, oltre a problemi dovuti a pendenze sui raccordi della cintura mentre il tratto incriminato è in sostanza pianeggiante. Le ferrovie (allora ancora FS) non cedettero, la linea è sempre lì, ma non fu possibile il raddoppio. La Udine-Tarvisio è quindi una linea a doppio binario con il breve tratto iniziale a semplice binario.
Ora gli automobilisti e il comune ritornano alla carica per chiudere questo tratto o interrarlo (il che vorrebbe dire altre pendenze e pure esagerate), con le solite scuse di sempre, troppe attese ai PL, i merci che passano con sostanze pericolose, l'inquinamento acustico...il solito repertorio.
E' sempre la stessa storia in Italia, il treno dà fastidio. Tutti in automobile!
Paolo
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Messaggioda freelancer » 03/11/2012, 16:15

Se la maggiore industria italiana costruisce automezzi, che ci vuoi fare? Sono loro a dettar legge (un tempo l'avvocato con l'orologio sopra il polsino, oggi il bulldog col pullover). Il mercato dell'auto è in crisi? Si impedisce di disporre di mezzi alternativi all'auto.

Complottismo? Non so: durante una precedente minicrisi dell'auto (prima della prima "campagna rottamazioni"), le commissioni mediche largheggiarono nell'imposizione "patenti speciali" con obbligo di adattamenti inutili perchè allora veniva scritta la targa, e il titolare della patente doveva anche essere proprietario dell'auto, pena la revoca della patente.
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Messaggioda fas » 14/11/2012, 16:30

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Messaggioda ioannesg » 14/11/2012, 16:34

Quindi, diffida a Trenitalia nel far passare i suoi treni merci... Però tutti i privati potranno continuare a passare...

Questi protestano e manco sanno perchè...
Giovanni
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 14/11/2012, 17:12

Beata ignoranza! Comunque, visto che esiste una variante già realizzata non vedo il perché non utilizzarla.
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Messaggioda Giovanni Pighini » 14/11/2012, 18:06

"Intanto prosegue la raccolta di firme, da parte del Comitato di residenti del quartiere, che punta in particolare all’eliminazione dei passaggi a livello di via Cividale, via Buttrio, via Del Bon e viale Vat, la deviazione immediata dei treni merci sulla tratta esterna e la trasformazione in pista ciclabile della linea ferroviaria eliminata."
Ma non dicevano che volevano eliminare solo i treni merci?
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Messaggioda Giovanni Pighini » 14/11/2012, 18:12

freelancer ha scritto:Se la maggiore industria italiana costruisce automezzi, che ci vuoi fare? Sono loro a dettar legge (un tempo l'avvocato con l'orologio sopra il polsino, oggi il bulldog col pullover). Il mercato dell'auto è in crisi? Si impedisce di disporre di mezzi alternativi all'auto.

Complottismo? Non so: durante una precedente minicrisi dell'auto (prima della prima "campagna rottamazioni"), le commissioni mediche largheggiarono nell'imposizione "patenti speciali" con obbligo di adattamenti inutili perchè allora veniva scritta la targa, e il titolare della patente doveva anche essere proprietario dell'auto, pena la revoca della patente.

Ahimè, ma non è la Germania il paese europeo principe dell'automobilismo? Stoccarda la sua capitale? Ma com'è che proprio Stoccarda ha uno dei sistemi di trasporto pubblico più efficaci al mondo con S-Bahn e metropolitane leggere (si tram a pianale alto, non fantastici VAL).
Il problema non è l'industria automobilistica ma la FIAT!
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 14/11/2012, 19:27

Paolo, la questione non è del tutto colpa della FIAT, è l'italiano che vuole stare comodo e rifiuta a priori il mezzo pubblico. Noi ci attacchiamo al superfluo per sfoggiarlo come status a tutti i livelli di reddito, dal cellulare che deve essere dell'ultimo tipo più in voga al SUV. Importante è avercelo e farlo vedere, anche se non gli serve.
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Messaggioda fas » 14/11/2012, 21:09

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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 14/11/2012, 21:35

Meglio i TIR , sono meno inquinanti, fanno meno rumore e le sostanze che trasportano non sono pericolose. :roll: :oops: :cry: :evil: :twisted:
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Messaggioda Giovanni Fvm » 14/11/2012, 23:30

Nonostante abbia un callo molto spesso riguardo gli articoli di giornale deliranti riguardo le ferrovie, devo riconoscere che questi sono sul podio.
Quello delle sostanze pericolose poi è da medaglia d'oro!
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Messaggioda Michele Ginanneschi » 15/11/2012, 8:29

Ma dov'è questo passante sotterraneo? Mi giunge nuova!
L'impossibile non esiste.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 15/11/2012, 9:20

Lo sanno solo loro. :roll:
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Messaggioda Giovanni Pighini » 15/11/2012, 13:48

Guardando su googlemaps ho visto che la circonvalazione non serve a niente: collega la Cervignano-Udine con la Pontebbana, ma i treni invece arrivano dalla linea di Vicenza! Se si volesse fare qualcosa bisognerebbe completarla: immagino lo scoppio di ira dei no-tav per la costruzione di una tale opera!
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 15/11/2012, 14:56

Quelli a Vicenza si chiamano "No Dal Molin", in Piemonte e altrove si chiamano "no TAV", in Calabria sii chiamano "no al ponte". Sono sempre gli stessi che a secondo dell'occasione cambiano nome e si oppongono a qualsiasi cosa.
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