Ferrovia Rimini S. Marino

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Messaggioda ioannesg » 12/11/2012, 0:48

La terza foto mo me spieghi cos'è.... la quarta mi pare il banco di un Urbano della Fiuggi...
Giovanni
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Messaggioda marchetti625 » 12/11/2012, 1:10

:evil: ehehhehehhe :P :lol: :evil: Come la Fiuggi! Si parla di Roma Nord! Queste sono semplicemente le foto di quello che vi ho "raccontato" precedentemente...... La prima e la seconda mostrano il cilindro combinatore che è identico a quello delle elettromotrici sammarinesi. Solo che le elettromotrici della Roma Nord vennero trasformate per il servizio urbano,semplicemente "motorizzando"il cilindro stesso col famoso attuatore che ben si vede nella seconda foto. La prima mostra in basso dell'immagine uno dei due pistoni grandi e un pistoncino più piccolo. Sulla destra della prima foto,si scorge anche il regolatore di pressione del compressore. Le altre due foto( la terza e la quarta) mostrano un quadretto con una serie di resistori a filo e la descrizione serie e parallelo. Come ho premesso,non conosco a fondo l'equipaggiamento di trazione di questo materiale modificato ma credo che come scrive Giancarlo,l'avanzamento e la retocessione sia comandato da un dispositivo che si attiva secondo l'assorbimento di corrente dei motori. Credo che questi resistori e le manopole che intervengono nella regolazione,servano ad equilibrare questa funzione(chi ne sà di più si facccia avanti e così mi evito di chiederlo a chi di dovere! :lol: ) l'ultima foto,mostra il banchetto di manovra,ben diverso da quello delle S.Marino....Però adesso mi viene la curiosità di vedere cosa c'è dentro! :D Chissà quei "mattacchioni" del TIBB che diavolerie si erano inventati! :P

Max RTVT
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Messaggioda marchetti625 » 12/11/2012, 1:21

Uhmmm, :? :o Guardando la terza foto(chiedo lumi a Giancarlo) mi è venuta l'idea che i nostri "amici"potrebbero aver fatto questo "ragionamento" Perchè mettere un relè di max corrente?
Se ci fate caso ogni resistore corrisponde a un gradino del reostato. Poi,sotto ci sono due manopole con dei contatti che assomigliano al reostato del "traformatore" del trenino Rivarossi e i simboli zero e "ohm" Io credo che per ogni gradino di esclusione le valvole pneumatiche si eccitano per un tempo prefissato. Giusto quello che serve per escludere la serie....

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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 12/11/2012, 12:08

La presenza di un relè di massima corrente c'è necessariamente sempre, se non altro per comandare l'IR nel caso di sforamento del valore della corrente massima di trazione anche se non c'è un avviatore automatico.
Quello della foto mi sembra più un pannello di comando del carica batterie. Quelle resistenze sono da 50 watt, i commutatori non sono adatti ad un uso che tu ipotizzi. Inoltre, in basso ai lati del pannello, quei due oggetti tondi sono le basi per dei porta fusibili del tipo a " tabacchiera". Quelli, per intenderci, che venivano ripristinati manualmente in caso di fusione, con un filo di piombo di diametro prefissato.
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Messaggioda ioannesg » 12/11/2012, 12:19

Il banchetto di manovra dei treni della Nord, così come dei bloccati della Giardinetti, non sono fatti in casa by Stefer? Ho sempre saputo così...
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Messaggioda Giovanni Pighini » 12/11/2012, 12:50

Magari fatti in casa sull'esempio (e componentistica) TIBB. Pure i banchi della Sangritana sono simili
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Messaggioda andm » 12/11/2012, 13:22

Mmmhh, per quanto ne possa capire, sarei d'accordo con Giancarlo...
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Messaggioda marchetti625 » 12/11/2012, 16:53

Beh, prendo atto di quanto scritto da Giancarlo,però quanto è riportato sul porta resistori mi fà ritenere che una qualche attinenza con l'esclusione del reostato,il pannello lo abbia....

Su quell'elettromotrice la carica delle batterie è configurata come sulle S. Marino,dinamo e regolatore di tensione e quindi,apparentemente non dovrebbe esserci attinenza con questo pannello(per altro il regolatore,identico alla RSM che già avete visto è sparito :shock: Sigh!) Poi....L'interruttore a farfalla apre e chide un circuito e la scritta "controllerino" che vorrà dire? E "serie e parallelo"? e le due manopole ai lati,non sono,forze dei potenziometri?

I due fusibili laterali sono a protezione del circuito "B positivo e B negativo" Inoltre i simboli dipinti fanno riferimento alle resistenze "O e Ohm"
Non avendo nessuna intenzione di smontare nulla,chiedo a chi di dovere. Però,osservo,che l'IR delle S.Marino che fino ad una certa data equipaggiava anche queste elettromotrici era aperto in scatto dall'azione di una bobina di massima corrente montata sullo stesso e anche da una seconda bobina alimentata a 24 volt che apriva su azione del dispositivo uomo morto.

Successivamente,quasi tutto il materiale della Roma Nord è stato equipaggiato con IR di tipo Secheròn che sono tutta un altra cosa e hanno comportato modifiche per l'istallazione di una certa entità....

Infine i banchetti sono originali TIBB e come tali,montati,credo dagli anni '50 in poi su tutta una generazione di rotabili anche su quelli che in precedenza avevano modelli TIBB più antichi. Io sapevo che la STEFER avesse fatto costruire al TIBB un tipo di banco specifico per le sue esigenze....Bisognerebbe sentire al riguardo il buon" Ing. Curci" o anche Ziccardi ;)

Bella discussione complimenti!

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Messaggioda ioannesg » 12/11/2012, 17:01

OT, quindi il banchetto dei bloccati della Giardinetti sarebbero TIBB? Per quello che ho potuto verificare, non ci sta nessuna dicitura da nessuna parte, anzi, si nota una integrale artigianlità... E sono ben diversi dai banchetti originali TIBB che montavano i bloccati 460/470 e gli ET800/810 (e lì erano originali di fabbrica)
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Messaggioda fas » 12/11/2012, 21:04

Non riesco bene a capire quante siano le posizioni del controller.

Le Ale della FAS, ad esempio, erano dotate di un controller a 10 posizioni:
-5 di trazione (0,T,T1,S,P,Ci)
-0 intermedio
-3 di frenatura (P, Fr, Bl)

Era quindi possibile sia l'esclusione manuale del reostato, tramite ripetuti passaggi tra T e Ti, ciascuno dei quali provocava l'avanzamento di una posizione del combinatore elettromeccanico (SAC), sia l'esclusione automatica, nelle posizioni S, P, Ci (campi indeboliti).

So che anche le elettromotrici FSN (ristrutturate e cedute alla FGC) avevano un meccanismo analogo, ma senza l'indebolimento campi, e suppongo che anche altri mezzi realizzati dal TIBB in quegli anni (Roma-Lido, Fcu, FBN, LFI)
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Messaggioda marchetti625 » 12/11/2012, 22:34

Allora sulla Roma Nord le posizioni erano tre serie,zero e parallelo(ovviamente mi riferisco al banco automatico) Il cilindro combinatore assumeva le solite posizioni delle RSM 7 posizioni di serie e 5 di parallelo più quelle di frenatura reostatica. Insomma premettendo che chiederò "lumi" funzionava così: la manopola di sinistra era l'invertitore di marcia. Quella di destra veniva messa in serie e poi in parallelo dopo che l'esclusione era completata...Comunque sentiamo cosa mi dicono...Intanto notate che sul banco ci sono delle spie luminose. Per quanto riguarda le Spoleto....vennero modificate credo in modo analogo alle Nord....

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Messaggioda marchetti625 » 13/11/2012, 23:57

Beh,vi faccio un "regalino",almeno credo! Questo è un video inedito(è del sottoscritto)e si riferisce alle primissime corse di collaudo dell'elettromotrice,come vedete ,prima del completamento provvisorio. L'elettromotrice si muove sicura pilotata dalla cabina posteriore,già sulla pendenza del 42 per mille. Il macchinista esclude rapidamente la seconda posizione del reostato,la terza e poi mantiene,volontariamente,la quarta posizione per "saggiare"la capacità termica del reostato,nell'ultima posizione di esclusione.

Noterete che la velocità è,comunque,discreta.Ad esclusione totale ancora maggiore, ben oltre i nostri calcoli! :lol: Si sente un rumore molto forte causato dal binario. In realtà è anche l'effetto di rombo delle pareti della galleria ma anche perchè le rotaie sono alquanto rugginose e prive di lubrificazione della rotaia esterna. Inoltre all'imbocco inferiore della galleria,il binario è posato di "fresco" è stretto a dovere su traverse usate... Questo rumore nelle corse successive si è attenuato di molto...Buona visione

Max RTVT

http://imageshack.us/clip/my-videos/138 ... bztsq.mp4/
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Messaggioda marchetti625 » 14/11/2012, 0:39

Ci aggiungo,in sussulto di bontà :lol: ,anche il video del "ritorno" in discesa. Si parte inserendo solo la seconda tacca e riportando velocemente a zero.

Poi,si tiene d'occhio il freno,fino lla banchina inferiore :lol:

http://imageshack.us/clip/my-videos/543 ... xpnxz.mp4/


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Messaggioda Taurus 541 » 14/11/2012, 6:35

Se non ricordo male, le Carminati & Toselli della Spoleto - Norcia, vennero ricostruite dalla Casaralta in collaborazione col TIBB nel 1957, quindi sono precedenti alle ricostruzioni attuate dalla STEFER.
Gabriele
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Messaggioda ioannesg » 14/11/2012, 10:25

I mezzi fsn avevano/hanno il banchetto come gli extraurbani della fiuggi, diversi da quelli su cui si sta discutendo
Giovanni
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