Proprio così. Figli di di un Dio Minore. Poco conosciuti allora ed addirittura scomparsi oggi. A livello informativo cerchiamo di rimediare attingendo ai ricordi.
Tristi ricordi di quando le merci viaggiavano in treno, i magazzini sempre pieni, incassi notevoli e ti facevi un mazzo non indifferente se cumulavi le funzioni di DM e Capo Gestione di Viaggiatori, Bagagli e Merci. Ce ne sarebbero di cose da raccontare. Ne dico solo alcune al volo. La terminologia generica di "collo" era necessaria per distinguere un servizio offerto in quanto "bagaglio" indicava ben determinate merci ammesse a viaggiare nei bagagliai dei treni viaggiatori (compresi gli espressi). Il collo invece poteva essere spedito a Messaggerie Piccole Partite oppure a Collo Espresso. Le differenze (di prezzo, velocità di resa, di cose ammesse, di peso, di volume) erano tante ma quella sostanziale era che i colli espressi viaggiavano con i treni viaggiatori (al pari dei bagagli) mentre le PP affluivano e defluivano dai Centri Raccolta Messaggerie con circuiti camionistici (gestione a carico dell'Istituto Nazionale Trasporti). Da qui proseguivano in camion o carri verso altri CRM. La spedizione dei bagagli era sempre in porto franco ed avveniva con appositi bollettari bianchi. I C E e le PP avevano la possibilità di essere spediti in porto franco od in porto assegnato, a seconda se pagava il mittente oppure il destinatario. In porto assegnato la merce viaggiava accompagnata dalla lettera di vettura. In porto franco il mittente poteva scegliere se usare la lettera di vettura oppure il bollettario (scontrini). La differenza era solo nella modalità del ritiro alla stazione di arrivo: la merce spedita con il bollettario poteva essere ritirata solo presentando lo scontrino (rilasciato all'atto della spedizione presso la stazione mittente) mentre per i colli viaggianti con la lettera di vettura bastava la firma del destinatario sull'apposito registro "uscita merce". Per oggi basta. Proseguiamo, magari, domani.