IL MACACO..

Spazio dedicato agli impianti IS (scambi, segnali, apparati, sistemi di blocco e di telecomando)

Messaggioda Macaco » 26/12/2011, 15:26

Inauguro questo segmento della sezione con un argomento semiserio un poco..."autobiografico" :lol:

MACACO

Ma perchè l'hanno chiamato proprio macaco? Forse perchè ha parvenze o movenze scimmiesche? E' forse goffo, sciocco? O forse ancora perchè si può facilmente prendere in giro, farlo girare? Ecco, volendo a tutti i costi cercare una spiegazione (che magari poi non c'è: se qualcuno la conosce è pregato di farsi vivo), l'unica potrebbe essere proprio legata a quel "giramento" cui la leva  manuale dello scambio, con il suo pesante contrappeso, è continuamente sottoposta.
Il macaco, quindi, si lascia girare, malgrado qualche resistenza di carattere fisico, e fa girare a sua volta lo scambio, per consentire la manovra dei veicoli. Poi il convoglio torna indietro e lui si prende nuovamente una bella girata dal deviatore; poi avanti così, senza limiti di tempo. E senza possibilità di cambiare "status". Si noti, infatti, che mentre il deviatore ha dalla sua un contratto di lavoro che gli permette di passare di livello o di profilo professionale, il macaco è destinato a rimanere sempre macaco, malgrado la sua ancor discussa utilità. Eh sì, è proprio un macaco.

La colorazione ( testa bianca, leva e maniglia nera, numero nero sulla testa bianca) hanno poi una loro funzionalità.

Il deviatore, o il DM, con quella colorazione riescono anche da lontano a vedere la posizione dello scambio, con la specifica che se la testa del macaco è rivolta verso la vicina rotaia significa che l'ago è accosto a quella rotaia e quindi i veicoli vanno nella direzione contraria. Se la testa del macaco è rivolta dall'altra parte (lo puoi notare anche perché è più alta dell'altra posizione) abbiamo una situazione diametralmente opposta. Se poi si vuole una ragione normativa si va a leggere, con attenzione, l'ISD, art.17, comma 3, punto a), secondo "deve".

Gli scambi possono anche non avere il fermascambio a chiave che serve per assicurarlo nella posizione voluta ma se manca il contrappeso lo scambio deve essere considerato guasto. Questo perché è proprio il "peso inerziale" della testa del macaco a mantenere l'ago accosto al contr'ago, sia nell'una che nell'altra posizione. Quindi, il personale interessato, anche a distanza, e con un solo colpo d'occhio deve essere in grado di capire se quel deviatoio munito di macaco, è stato o meno "manovrato", ossia se si trova o meno nella posizione in cui normalmente deve stare.
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda ioannesg » 26/12/2011, 15:53

Da quel poco che ricordo il nome deriva da una delle prime aziende americane che producevano contrappesi e leveraggi per scambi, la Mac&co. (leggasi macandco italianizzata appunto in macaco)

Giovanni

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Messaggioda fas » 26/12/2011, 16:02

Anch'io avevo sentito una storia del genere, anche se non sono mai riuscito a trovare conferme "ufficiali".
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Messaggioda Macaco » 26/12/2011, 16:21

NO! NO! Io sono ITALIANISSIMO!!! Tant'è che per la forma mi chiamavano anche "caciotta". :mrgreen:
Gaetano.
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Messaggioda Giovanni Fvm » 26/12/2011, 21:40

Sinceramente non lo so. Ma se la azienda si chiamava così, è probabile che sin dal primo giorno il Macaco abbia assunto questo nome. Esso è molto descrittivo del suo aspetto (oppure son io che avendocelo chiamato sempre ce lo vedo nei panni di un macaco), ma soprattutto si sposa bene con la tendenza dei ferrovieri a dare nomi di animali... vedi anche le marmotte o alcuni locomotori.
Oggi, al contrario avevano provato a far dare i nomi ai bambini, ma non hanno attecchito molto.

Una domanda la ho io invece: esiste un modo comune per piegare un macaco? A Fermignano ce ne sono 2 piegati che funzionano bene ma son molto più scomodi e mi son sempre chiesto se fosse il rislutato di un uso intensivo o di un vaiacar sbadato.
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Messaggioda Macaco » 27/12/2011, 14:21

Credo poco all'ipotesi di Vajcar distratto. Sarà forse stato un deragliamento di un rotabile finito proprio sul macaco. Vi ricordo che la manutenzione di uno scambio a mano (e quindi anche del macaco) è di normale competenza dei tecnici dei Lavori. Uno dei difetti più frequenti è quello del macaco che in una delle posizioni estreme finisce per toccare terra. I tecnici A.C. intervengono solo sul fermascambio.
Gaetano.
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Messaggioda freelancer » 29/12/2011, 20:53

Il ricordo è ormai lontano, ma ricordo che per motivi di spazio in certi posti i "macachi" erano paralleli al binario e connessi al telaio degli aghi con uno snodo a L. In questo caso le posizioni come erano normate? Era una disposizione davvero rara o era piuttosto comune?
Paolo
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Messaggioda Macaco » 29/12/2011, 21:52

Mi trovi impreparato. Comunque credo fossero situazione rare, e non la regola, a causa dal poco spazio disponibile, giustamente come hai detto tu.
Gaetano.
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Messaggioda fas » 30/12/2011, 16:26

Non dovrebbe essere il contrario? Cioè che attualmente è molto più raro trovare i macachi disposti perpendicolarmente al binario?
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Messaggioda Macaco » 30/12/2011, 16:47

Dici per la questione delle intervie?
Gaetano.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 30/12/2011, 17:21

I "Macachi" sono sempre perpendicolari al binario proprio per quanto ha spiegato il nostro "Don". Vengono posti paralleli solo quando lo scambio deve essere manovrato da una certa distanza a causa della presenza di altri scambi in piazzali complessi o posti in posizioni poco pratiche per la loro manovra.
Giancarlo
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Messaggioda Giovanni Fvm » 30/12/2011, 17:55

fas ha scritto:Non dovrebbe essere il contrario? Cioè che attualmente è molto più raro trovare i macachi disposti perpendicolarmente al binario?

Anche io avevo la stessa impressione infatti. Proprio ieri a son stato a Fossato di Vico e ne ho fotografato uno parallelo ed anche a Fermignano ce ne sono un buon numero paralleli...
I casi son 2: o mi son casualmente capitati paralleli, o non ho capito quale è la "direzione principale" del macaco. :D
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Messaggioda Giovanni Fvm » 30/12/2011, 18:16

Per capirci:
img6595r[1].jpg

Questo è parallelo (Fossato di vico, ieri)


img6328h[1].jpg

questo perpendicolare (Fermignano)
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Messaggioda Macaco » 30/12/2011, 18:41

Come giustamente ha ricordato il mio chierichetto senior la colorazione del macaco ed il suo posizionamento hanno una loro ragione d'essere, come avevo evidenziato in un post precedente che vi ripropongo:
""Il deviatore, o il DM, con quella colorazione riescono anche da lontano a vedere la posizione dello scambio, con la specifica che se la testa del macaco è rivolta verso la vicina rotaia significa che l'ago è accosto a quella rotaia e quindi i veicoli vanno nella direzione contraria. Se la testa del macaco è rivolta dall'altra parte (lo puoi notare anche perché è più alta dell'altra posizione) abbiamo una situazione diametralmente opposta""

Quindi la testa del macaco ti dice, da lontano, sei i veicoli vanno a destra o a sinistra.

Per Giovanni Fvm, posso affermare, che "ferroviariamente parlando" non esiste una "direzione principale" del macaco. Se poi vogliamo essere precisi (e non...pignoli) possiamo ampliare il discorso, ma sempre riferendoci alla "direzione" indicata dal macaco e che corrisponde alla posizione dello scambio sul terreno. Vale a dire posizione "normale" o "rovescia" così come è riportata sul piano schematico. (art. 7, comma 4, quarta alinea - ISD).

Mi sa che occorre riprendere il catechismo.

Oppure il chierichetto junior può ripostare le lezioni fatte. So che ne aveva fatto un sunto in formato PDF.

Le due foto confermano quanto detto in merito allo spazio disponibile per il posizionamento del macaco. Nella prima foto, la costruzione successiva del marciapiedi ha fatto modificare l'installazione del macaco da quella primordiale perpendicolare a quella parallela.
Gaetano.
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Messaggioda Giovanni Fvm » 30/12/2011, 20:52

Innanzi tutto mi scuso per la dimensione delle immagini. Pensavo fossero sufficientemente ridimensionate ed invece, vedendole ora, mi rendo conto che potevo fare molto di meglio.
Tornando ai macachi, mi spiego meglio. Con direzione principale intendevo l'"asse immaginario di riferimento" che attraversando il macaco mi desse l'idea di quando si intendesse parallelo e quando perpendicolare. Con mi gioia lo avevo capito già da solo, ma siccome nella mia esperienza (inferiore a quella del Don) mi erano capitati molti più macachi paralleli mi ero domandato se quello che io chiamavo parallelo fosse in realtà il perpendicolare (da cui le foto). Tutto chiarito.
Ancora più chiara è la motivazione della norma che li vuole normalmente perpendicolari. In ferrovia nulla è dato al caso... e da perpendicolari si vedono molto meglio.
Grazie dei chiarimenti.
Giovanni Fvm Non connesso

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