Messina-Palermo

Spazio dedicato alle linee ferroviarie appartenenti alle FS, alla loro storia e ai loro servizi.

Messaggioda E 44 » 18/05/2012, 13:39

Osservando le fiancate linea della Messina-Palermo risulta che sul nuovo tratto a doppio binario nella sezione Bivio Terme Vigliatore-Patti esiste sempre la vecchia linea a semplice binario fra le due località in coesistenza con la nuova a doppio.
Il fatto, in epoca dove il doppio vuol dire eliminazione della linea precedente, appare strano.
Qualcuno può dare dei chiarimenti? Alcuni treni fanno la vecchia linea e altri la nuova, o la situazione è solo provvisoria?
Paolo
E 44 Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 769
Iscritto il: 04/01/2012, 17:48

Messaggioda Giovanni Fvm » 18/05/2012, 21:15

Si, alcuni treni percorrono ancora la vecchia linea servendo le tre località che si trovano su tale tracciato (circa 15 treni al giorno). Non penso che abbiano intenzione di eliminare il vecchio tracciato, o per lo meno il problema non si presenta fino a che esso non necessiterà di grossi lavori di ammodernamento. Del resto, contrariamente alla prassi, la cosa più logica è di sfruttare fino alla fine una infrastruttura.
Tuttavia queste sono valutazioni mie... non so se hanno piani più precisi per questo tracciato.
Penso che però il suo mantenimento dipenda dal fatto che il nuovo si trova abbastanza lontano ed è quindi giusto non eliminarlo. Se prendi invece il caso (ad esempio) di Barcellona-Castroreale, vedi che la vecchia e la nuova stazione sono entrambe nell'abitato e quindi sopprimere il vecchio non crea problemi.
Diciamo che questa volta hanno fatto la cosa giusta. Diversamente da tanti, troppi altri casi. Basta già andare a Catania per vedere che il raddoppio ha tagliato fuori Acitrezza ed Acicastello nonostante che il binario lambisca la precedente sede ferroviaria, per non parlare di luguria, nuova pontebbana ed in parte dell'adriatica
Giovanni Fvm Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 596
Iscritto il: 25/12/2011, 1:32
Località: Fano

Messaggioda E 44 » 19/05/2012, 12:56

Se veramente hanno fatto così, c'è da meravigliarsi e rallegrarsi, considerando appunto quella che è stata la prassi usuale per molti anni. In tempi di rete snella è quasi un miracolo.
Paolo
E 44 Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 769
Iscritto il: 04/01/2012, 17:48

Messaggioda E 44 » 19/05/2012, 17:19

Rpensandoci su, credo di aver capito. La ferrovia, e quindi gli orari, sono sempre stati condizionati dalla politica. Dove un politico forte si faceva sentire, lì veniva subito accontentato.
Probabilmente quella zona godrà di forti difese politiche, e allora niente rete snella. :D
Paolo
E 44 Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 769
Iscritto il: 04/01/2012, 17:48

Messaggioda Giovanni Fvm » 19/05/2012, 20:01

Probabilmente in quella zona la ferrovia serve e la gente la vuole. Tieni conto che anche se fosse un fatto politico, il politico potente accontenta la massa che lo fa restare dove è. Per capirci: un politico di San Remo (è un esempio; non esiste...) avrebbe fatto sopprimere (come è stato) la vecchia linea costiera in quanto la gente non la voleva vicino a casa. Probabilmente laggiù la vogliono.
Altro esempio è quello delle cinque terre dove il treno era ed è il principale veicolo per spostarsi e portare turisti. Per quanto in quel caso il raddoppio si ormai datato, non si sarebbero mai sognati di arretrare il treno.
Ma in realtà altri esempi molto più vecchi non mancano: la linea per terracina ad esempio altro non è che il mantenimento (al momento della costruzione della direttissima) del terminale della vecchia linea da Roma e Velletri; esempio vecchio ma simile. Situazione analoga (e vicina) per Priverno. Più recente è il caso dei "raddrizzamenti" nella Bari Taranto (anche se molto contenuti).
Forse il punto è che da sempre, ad ogni rinnovo di linea, si è tagliato fuori qualcosa per velocizzare e rendere più competitiva la ferrovia. Con le dovute eccezioni (tra cui San Remo, Catanzaro o alcune località della Pontebbana) fino a che si chiude per rifare "vicino" posso anche starci. Quello che mi allarma è quando si chiude per chiudere... e senza validi motivi o senza tentativi di non farlo.

Comunque il caso siciliano citato mi piace. :)
Giovanni Fvm Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 596
Iscritto il: 25/12/2011, 1:32
Località: Fano

Messaggioda fas » 19/05/2012, 22:00

Un caso analogo è presente anche in Calabria, tra le stazioni di Eccellente e Rosarno, dove è stato mantenuto anche il vecchio tracciato via Tropea.
fas Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 2128
Iscritto il: 23/12/2011, 16:28

Messaggioda Giovanni Fvm » 20/05/2012, 19:57

Giusto!! quello è proprio un caso ottimo. Mi sa anche a nord di Salerno, fino a Nocera Inferiore... poi intorno a Napoli ci sarà sicuramente qualcosa.
Giovanni Fvm Non connesso

Avatar utente
 
Messaggi: 596
Iscritto il: 25/12/2011, 1:32
Località: Fano


Torna a Linee ferroviarie (storia e servizi)

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti