andm ha scritto:Ecco lo schizzo che ho messo giù.
Si tratta di ragionamenti basati sugli schemi trovati nel corso del tempo, tra cui quelli postati da Cristiano.
Spero non ci siano errori, ogni correzione e osservazione è bene accetta.
Se servono, ho anche i file sorgenti.
Eccomi qui.
Parto facendo alcune considerazioni riferite al tuo elaborato.
Mi sembra d'aver capito che per la tua disamina tu parta dal concetto che in cabina la distinzione dell'aspetto assunto dal segnale sia discriminata dai relè principali di controllo secondo una relazione "1-1", ossia una corrispondenza biunivoca che correla il colore del vetrino al singolo relè della coppia polarizzata.
Giusto, oppure ho inteso male?
Se ho capito male, ti chiedo il favore di correggermi; se invece sei d'accordo con quanto sopra scritto vorrei osservare che così si verrebbe a vanificare l'esistenza dei relè secondari di controllo, perchè se in cabina fosse sufficiente osservare lo stato dei relè principali per riconoscere l'aspetto del segnale basterebbe la loro presenza.
Il fatto che in cabina esistano invece specifici relè, chiamati secondari ed in quantità pari al numero di aspetti proiettati da ogni singola luce, la cui eccitazione garantisce l'esistenza dell'aspetto luminoso a cui si riferiscono (ivi compreso il "nero" del diaframma opaco per la luce oscurata, anch'esso naturalmente interpretato come aspetto luminoso e non come luce spenta) dimostra che i veri discriminatori dell'aspetto di ogni singola luce componente un segnale sono proprio i relè secondari, che nel caso del segnale d'avviso a luci abbinate ed oscurabili sono rispettivamente:
- SAI(g) per la luce gialla superiore
- SAII(n) per l'aspetto oscurato della luce inferiore
- SAII(v) per l'aspetto verde della luce inferiore.
Dal punto di vista logico la tua costruzione è giusta, ma credo che se tu ora passi ad analizzare con gli stessi criteri il segnale di Iª categoria con avviso accoppiato, la cosa non sarebbe così semplice come nel caso precedente... e ti invito a farlo, in maniera da completare il tuo elaborato anche col secondo segnale ancora da esaminare.
Io sono del parere che i relè principale di controllo svolgano piuttosto una funzione di "decodificatori" che, in funzione della polarità (o della fase per le correnti alternate) delle linee elettriche in ingresso disponibili (nel nostro caso 2 per ciascuna coppia polarizzata) attivano i propri contatti da utilizzare successivamente nei relè secondari "specializzati" - per così dire - a discriminare gli aspetti luminosi del segnale.
Con questo intendo dire che non può in generale esistere un rapporto 1-1 tra la posizione dei relè principali ed il colore dei vetrini nel relè schermo: infatti se consideri il caso di segnale di Iª categoria a luce semplice R-G-V, la coppia polarizzata SC(Iª cat.) discrimina gli aspetti R-(G oppure V), mentre la coppia polarizzata SC(avv) discrimina gli aspetti (R oppure G)-V secondo la casistica della seguente tabella:
per cui se il segnale è G o V la coppia polarizzata SC(Iª cat.) non distingue, analogamente per il caso R o G sulla coppia polarizzata SC(avv).
Mi fermo qui, perchè mi interessa sapere se sei d'accordo o meno: devo capire se ho interpretato bene il tuo elaborato oppure no. Una volta accertato questo, possiamo andare avanti assieme a "decifrare" il segnale di Iª ctg con avviso accoppiato.