Avete visto bene Non sono nella sezione sbagliata Non parliamo né di apparati e né di regolamenti. Sono solo brevi note di vita vissuta avente come principale protagonista proprio il Blocco Elettrico Manuale FS (BEM). Buon divertimento.
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In un posto di servizio dove è installato più di un IB le campanelle hanno suoni diversi per distinguere quale apparecchio sta ricevendo i prescritti segnali. Le lampadine furono messe solo successivamente. Una volta mi sono trovato a lavorare con entrambe le lucette spente essendo le piccole lampade fulminate. Ormai non si prestava più attenzione a quella differenza dei rintocchi e così passai tutto il turno con le orecchie "appizzate". Mi venne in soccorso l'anziano manovale provvedendo a differenziare meglio il suono delle campanelle agendo sul bullone della vite che li fissava alla scheletro dell'IB. Dopo di allora avevo sempre con me la scorta di piccole lampade.
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Più volte mi è successo che il collega mi trasmettesse un consenso "frettoloso". Pur avendo il bianco nell'avvisatore A1 (senza barra) non riuscivo a rovesciare la leva del segnale di partenza (ACE) per aprire il relativo segnale. Era avvenuto che le due mezze piastrine bianche non si erano chiuse del tutto ed i contatti non avevano raggiunta la posizione voluta. In questi casi bastava chiamare il collega per chiedergli di ripigiare il pulsante un poco più a lungo.
La stessa cosa succedeva quando, sempre il collega frettoloso, non teneva premuto il pulsante Pc con la maniglia MC in posizione di bloccato per il tempo previsto. Allora l'avvisatore A1 non tornava del tutto rosso. Anche in questo caso erano necessarie le comunicazioni telefoniche per ristabilire il regolare funzionamento.
Nota goliardica-pecoreccia.
Spesso le comunicazioni relative avevano questo tenore: "Il blocco ha le gambe aperte" che significava ...spingi di nuovo e a lungo...
Guai a farlo però con qualche collega femmina poco ...goliardica...o non ben disposta.
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Un ricorrente evento, legato alla solita goliardia che mai mancava nel nostro ambiente, era lo sporco scherzo di far comparire la barra sull'A2 (cosa che evidenziava un guasto al blocco). Lo scherzo si concretizzava al cambio turno e con qualche collega non proprio sveglio. Come sanno gli esperti del BEM, la barra scende anche con l'attivazione del Tz. Ma lo si azionava in maniera adeguata (facendo ruotare le grosse manopole nere in modo da non rompere lo spago del piombo, lasciato appositamente largo) e di quel tanto che bastava a far scendere solo la barra e senza che venissero accese le due luci bianche alla protezione e, soprattutto, senza che iniziasse a scampanellare la Leopolder. Così mentre gli illustravi la situazione di circolazione, attiravi la sua attenzione su quell'anormalità che veniva spacciata come improvvisa. Quasi che la sfiga se la fosse portata appresso venendo in servizio. Qualcuno iniziava addirittura a bestemmiare e voleva precipitarsi a chiamare subito i tecnici. Se non c'erano treni nell'immediato ci godevamo lo spettacolo fin quando era possibile dopodichè lo tranquillizzavamo rimettendo tutto a posto.
Se lo scherzo lo facevamo con la leva del segnale di protezione risultava evidente mentre con il TZ era più...nascosto. Se poi il complice si andava ad appoggiare vicino allo sportellino del TZ si riusciva benissimo ad occultare la ...indebita manovra.
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Anche con il BEM non veniva mai meno la nostra goliardia.
In un impianto con BEM ed ACE, quando veniva a darci il cambio un determinato collega, noto dongiovanni, facevamo trovare sempre le maniglie MR in posizione verticale, in assenza di treni.
Il poveretto, ad un convegno amoroso con una nota vamp della zona, aveva fatto cilecca e la cosa si era saputa in giro.
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Una volta ho notato un fatto molto strano trovandomi in una stazioncina di campagna situata in una zona molto paludosa ed infestata da una quantità enorme di bisce d'acqua. Un piccolissimo rettile di tale specie si era andato ad intrufolare proprio nell'Istumento di Blocco e nello spostarsi all'interno agiva sui contrappesi che regolavano il movimento della barra che andava continuamente su e giù nell'avvisatore A 2. La situazione tornò normale solo con l'intervento dei tecnici e la cattura della biscetta.
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Sempre in quella stazione ed a proposito delle biscette, ci fu un altro evento clamoroso. Ora posso raccontarlo perchè il DM interessato, allora una giovane donna di fresca abilitazione al movimento, è già anche lei in pensione.
C'era un PL in linea, manovrato elettricamente dal banco ADM, che in posizione di chiusura (controllo al banco e leva a fine corsa) liberava una chiave FS che doveva essere inserita e girata in una serratura applicata ad uno degli IB per sbloccare la maniglia MC e concedere il consenso di BEM.
Orbene successe che la ragazza, estratta la chiave dalla toppa del banco ADM, da quel buco ne vide uscire la testa svettante di una biscia.
Al ché, gettata in aria la chiave, la giovane DM uscì urlando dall'ufficio movimento. Le operazioni successive per il ricevimento di quel treno furono portate a termine dal manovale ed il servizio fu continuato dal pronto intervento del Cs Titolare. La ragazza venne accompagnata a casa e non volle più lavorare in quella stazione.
Questo evento determinò l'intervento di una marea di gente in quella stazione: una squadra dell'Ufficio Sanitario Compartimentale per la disinfestazione, addetti dell'Officina Apparati Centrali Compartimentali per sigillare tutti gli ingressi dei cavi in sala relè, la squadra cavi Compartimentale nonchè Capo Reparto Movimento e Capo Reparto I.E. per una relazione congiunta.