Binario Illegale.

Spazio dedicato alle discussioni sulla normativa di esercizio delle FS (Regolamenti, Disposizioni, Istruzioni, Circolari, Ordini di Servizio)

Messaggioda Michele Ginanneschi » 02/02/2012, 9:33

Mi immagino che le "precedenze dinamiche" negli anni '60 e '70, dal punto di vista prescrittivo fossero da suicidio (per i DM).
Eppure, qualche volta avveniva.
Ricordo di aver visto una foto su qualche rivista di un treno con una E333 (con fanale rosso a destra) che sorpassa in piena linea un merci, mi sembra con una 735.
L'impossibile non esiste.
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Messaggioda Macaco » 02/02/2012, 11:17

E 44 ha scritto:. Non occorreva pescrivere al treno velocità 30 in uscita dalla stazione perchè la partenza sul binario illegale era considerata partenza su itinerario deviato, salvo il caso della partenza dal binario illegale di stazione, che avveniva perciò in corretto tracciato.


Paolo, forse ho capito cosa vuoi dire, ma sarebbe opportuno chiarire il concetto. Anche alla luce dell'art. 4, comma 7 ed art.6 comma 10 RCT. Partiamo sempre dal presupposto che il PdM non "conosce" come sono fatte le stazioni e non esiste niente di "scontato".
Gaetano.
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Messaggioda E 44 » 02/02/2012, 11:46

Michele Ginanneschi ha scritto:Mi immagino che le "precedenze dinamiche" negli anni '60 e '70, dal punto di vista prescrittivo fossero da suicidio (per i DM).
Eppure, qualche volta avveniva.
Ricordo di aver visto una foto su qualche rivista di un treno con una E333 (con fanale rosso a destra) che sorpassa in piena linea un merci, mi sembra con una 735.


Ma quella volta le precedenze dinamiche non esistevano. Una situazione come quella descritta vuol dire che il merci era fermo per qualche guasto, aveva chiesto soccorso, quindi era fermo e bloccava il binario, e in attesa di spostarlo, sull'altro binario si circolava in senso alternato.
Paolo
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Messaggioda E 44 » 02/02/2012, 15:53

Art,4, 7 : Gli itinerari su deviazioni di scambi comportano per i treni le limitazioni di velocità indicate nella PGOS.

Art. 6, 10 : quando un treno debba percorrere un binario deviato e la velocità con la quale devono essere impegnati i deviatoi non risulti già imposta dalle indicazioni dei segnali fissi o dall'orario di servizio se ne deve dare avviso al personale di macchina e al capotreno.

Effettivamente è così; però nel Compartimento di Trieste e anche in quello di Venezia era considerato ovvio che se un treno parte per il binario illegale doveva percorrere delle deviate a 30. Lo dicevano istruttori e capi reparto "se un treno va sull'illegale automaticamente non parte in corretto tracciato".
Paolo
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Messaggioda Macaco » 02/02/2012, 16:16

Come vedi, Paolo, è "ovvio" solo quello che trovi nelle "sacre scritture". Ma anche in quelle, certe volte, si hanno difficoltà interpretative da parte degli addetti ai lavori, suppur d'alto lignaggio. Pensa un poco queli difficoltà possano avere i semplici appassionati od i vecchi ferrovvieri arrugginiti come me.
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Messaggioda E 645 063 » 02/02/2012, 16:31

E 44 ha scritto:Art,4, 7 : Gli itinerari su deviazioni di scambi comportano per i treni le limitazioni di velocità indicate nella PGOS.

Art. 6, 10 : quando un treno debba percorrere un binario deviato e la velocità con la quale devono essere impegnati i deviatoi non risulti già imposta dalle indicazioni dei segnali fissi o dall'orario di servizio se ne deve dare avviso al personale di macchina e al capotreno.

Effettivamente è così; però nel Compartimento di Trieste e anche in quello di Venezia era considerato ovvio che se un treno parte per il binario illegale doveva percorrere delle deviate a 30. Lo dicevano istruttori e capi reparto "se un treno va sull'illegale automaticamente non parte in corretto tracciato".

Affermare che un treno da inoltrarsi sul binario illegale debba percorrere sempre uno scambio in deviata, a volte, è sbagliato, in quanto lo stesso potrebbe trovarsi sull'illegale già dalla stazione precedente e proseguirci fino alla sucessiva. Quando un treno parte da una stazione per essere immesso sul binario illegale, non gli viene prescritta una riduzione di velocità a 30 km/h, ma bensì una marcia a vista sull'itinerario di partenza non superando i 30 km/h.
La marcia a vista (art. 20/18 IPCL) consiste nel "procedere in modo da poter fermare prontamente il treno stesso nel tratto di visuale libera appena se ne manifesti il bisogno (presenza di eventuali rotabili od ostacoli fissi in genere), senza MAI superare i 30 km/h". La marcia a vista, in questo caso, viene prescritta perchè il treno parte con il segnale di partenza disposto a via impedita, in quanto non si può disporre a via libera per la mancanza del blocco (se esistesse il blocco sarebbe una linea banalizzata).L'art 49/6 sexies del RS, impone che in tutti i casi di arrivo e/o partenza da/in una località di servizio con segnale a via impedita, od eccezionalemnete da binario sprovvisto di segnale di partenza, sia sempre notificato,oltre le previste prescrizioni per superare il segnale stesso, anche la marcia a vista non superando i 30 km/h sull'itinerario interessato. :D
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Messaggioda Macaco » 02/02/2012, 17:54

Quindi...30 km/h...sempre e comunque...anche se in corretto tracciato, se con segnale a v.i. oppure da binario sprovvisto di segnale di partenza. Rispondendo a Paolo il problema che ci ponevamo allora era se utilizzare quelle righe in bianco del modulo M.7 oppure un modulo M.40 per prescrivere la marcia a vista ed i 30 km/h. Al solito erano i macchinisti...pignoli...a pretendere il rispetto dei ...colori dei moduli:
- giallo canarino M.3 - Ordine di rallentamento;
- verde chiaro con strisce rosse M.7 - Ordine di partenza con segnale disposto a via impedita (non dovuto a mancato funzionamenti di B.E.) o da binario sprovvisto di segnale di partenza.
- ceruleo M.6 - Avviso ai treni circolanti sul binario illegale.
- bianco con contorno rosso M.5 - Avviso di mancato funzionamento del Blocco.
- rosa M.1 - Ordine di spostamento di incrocio.
- bianco con triangolo rosso all'angolo superiore destro M.4 - Ordine di incrocio.
- bianco M.40 - Modulo di prescrizione ai treni per le quali non sia previsto un altro particolare modulo.
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Messaggioda E 44 » 02/02/2012, 18:15

Macaco ha scritto: i vecchi ferrovvieri arrugginiti come me.


Ma va là, va lè... :lol:
Paolo
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Messaggioda E 645 063 » 02/02/2012, 18:59

Don, dei moduli che hai elencato te :D ... :shock: oggi esiste solo l'M 40 ( in varie salse: telec,dl,rtb,a), l'M3 ( ma ormai è un banalissimo foglio A4 bianco), l'M1 e l'M4 ( anche se le linee dove il personale dei treni interviene nel controllo degli incroci penso possano essere ancora un paio in Italia....)........
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Messaggioda Macaco » 02/02/2012, 19:09

Arcadio, hai letto la mia firma? Il Don è forse il più "datato" della compagnia. Dopo Giancarlo. :D
Gaetano.
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Messaggioda E 645 063 » 02/02/2012, 19:37

Macaco ha scritto:Arcadio, hai letto la mia firma? Il Don è forse il più "datato" della compagnia. Dopo Giancarlo. :D

E' per questo che siete preziosi...... per i regolamenti attuali ci siamo noi giovani che li conosciamo anche troppo bene.........
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Messaggioda Intallonabile » 04/02/2012, 19:58

Uhuh Art. 18 e 19 RCT, sempre un piacere :D

Negli anni '70 per evitare di utilizzare due persone (DM + deviatore) quando c'era un interruzione qualcuno spese qualche soldino e adeguò la normativa dopo averli spesi.
Il tutto per poter lasciare il DM da solo anche in caso di Art. 18 e 19.
Primo fra tutti: per evitare l'esposizione del segnale di arresto oltre l'ultimo scambio estremo si adoperava l'azionamento del tasto ChX che evitava la formazione di itinerari di partenza verso il punto interrotto (tale azionamento va comunque annotato su M125a).
Per gli arrivi dall'illegale: per evitare di andare a prendere il treno con segnali a mano (Art. 49 RS) si installava un segnale di avanzamento applicato su apposito stante e installato in precedenza del primo deviatoio di stazione.
In più c'erano altre condizioni che ora non ricordo (a trovare quella disposizione...).

Per il resto d'accordo con E645 063 riguardo la disquisizione illegale - corretto tracciato/deviata.
Tra l'altro ogni località presente sul binario illegale deve essere presenziata (AI o DM), se non sbaglio :?

Ora, Macaco tempo fa parlò che ai tempi raccomandavano ai DM, durante Art. 19, di dispacciarsi su M100 di non prescrivere fermata in precedenza del primo deviatoio (indi congelare l'itinerario di arrivo). I motivi erano vari e anche logici (importante l'occupazione cdb di immobilizzazione del primo deviatoio con conseguente impossibilità di manovra dello stesso).
Ma io chiedo: se la stazione che riceve un treno dal binario illegale aveva come primo ente un'intersezione, o alla meglio (o peggio) un PL......come ci si comportava? Norme locali disciplinate dal CRTM, dalle Unità periferiche?
Simone

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Messaggioda E 645 063 » 04/02/2012, 20:09

Durante la circolazione a binario unico, i bivi devono essere presenziati da dirigente, mentre le stazoni disabilitate e le fermate munite di deviatoi devono possibilmente essere presenziate da dirigente. (art 36/2 IPCL)
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Messaggioda fas » 04/02/2012, 21:08

...o anche art. 19 comma 2 RCT.
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Messaggioda Macaco » 04/02/2012, 22:44

Io non darò nessuna risposta ad Intallonabile fino a quando non si presenta nell'apposita sezione. :evil:
Devo essere imparziale, altrimenti Razziatore si arrabbia, ed a ragione, nel caso facessi delle particolartià ;)
Perciò ulteriori messaggi senza presentazione verranno cancellati. Dura lex sed lex. Maggiormente perchè sono Moderatore devo essere imparziale. :|
Chiaro Simone. :?:
Gaetano.
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