Binario Illegale.

Spazio dedicato alle discussioni sulla normativa di esercizio delle FS (Regolamenti, Disposizioni, Istruzioni, Circolari, Ordini di Servizio)

Messaggioda Macaco » 30/01/2012, 21:10

Queste note non sono più attuali. Addirittura non conosco neppure come sia oggi la normativa. Parlo dei miei tempi, dei moduli di allora (M.6, M.7, ecc,).
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Chiarisco il busillis per gli appassionati non addetti ai lavori. Il caso prospettato è relativo alla circolazione a senso unico alternato su un solo binario rimasto in esercizio. Il problema è che solo in un senso ci sono i segnali ed i treni circolanti su questo binario rispettano appunto questi segnali, mentre in senso contrario i treni vengono fatti avanzare con prescizioni.

Ciò premesso le due prescrizioni citate sono differenti fra di loro e rispecchiano due distinti momenti:

- come deve circolare il treno sul binario "non suo" all'interno delle stazioni (potrebbe trovare sul suo percorso il "legittimo inquilino"), perciò la marcia a vista e la fermata;

- circolando sul binario "non suo" il treno sul binario illegale non trova il segnale di protezione (la porta della stazione) e non può entrare; a questo punto si pongono due problemi: uno avvisare il treno che si deve fermare, due indicare il punto dove si deve fermare (una porta simbolica ma ben individuabile). Ecco la seconda prescrizione.

Sulla prima prescrizione non credo ci siano dubbi. Sulla seconda ne esistono, eccome. Molti incidenti sono accaduti proprio sui dubbi della non corretta applicazione della norma. Cerchiamo di ragionarci un poco intorno.
Al treno proveniente dal binario illegale viene prescritto di fermarsi prima del deviatoio d'ingresso; il macchinsta lo vede bene sul terreno; è il primo ente che incontra, anche se può essere a notevole distanza dalla stazione. Non deve andare oltre perchè non conosce cosa potrebbe incontrare. Non c'è la porta (segnale) che se trovata aperta consente l'ingresso senza problemi. All'interno della stazione potrebbero esserci delle manovre, potrebbe esserci l'arrivo di un treno con itinerario convergente od incompatibile. Ecco perchè si deve fermare ed aspettare che lo vadano "a prendere" ed accompagnarlo nella stazione.
Per evitare la fermata al deviatoio d'ingresso un sistema c'è e viene raccomandato. Il sistema è identico a quello che viene attivato negli aereoporti: prima di autorizzare l'atterraggio devi avere la pista completamente sgombra. Nel nostro caso devi avere l'itinerario completamente libero: è come se devi fare imboccare da un'auto un senso unico; ti preoccupi di chiudere la strada nel senso consentito, per evitare l'impatto. Cioè tieni al disco l'eventuale treno incrociante. Solo che per fare questo devi fare avvisare il treno di non fermarsi sullo scambio d'ingresso, dalla stazione corrispondente e tutti i movimenti nella tua stazione restano bloccati fino all'arrivo del treno dal binario illegale.

Per gli addetti una precisazione: l'apposito segnale di avanzamento dal binario illegale (per quello che mi ricordi) sostituiva solo il segnale a mano, per cui al treno non veniva annullata la fermata sullo scambio d'ingresso.

Mi scuso con i lettori se non sono stato troppo chiaro e con gli ex colleghi se ho semplificato troppo.
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda E 645 063 » 30/01/2012, 23:18

ad un treno proveniente dal binario illegale,quando viene ricevuto in una stazione abilitata sprovvista del segnale di protezione riferito al suddetto binario, sarà sempre prescritta la marcia a vista e la fermata nella stessa. La fermata in precedenza del primo deviatoio di stazione può non essere prescritta se il dirigente movimento ha realizzato le condizioni che hai detto tu. La presenza del segnale di avanzamento in corrispondenza del primo deviatoio di stazione incontrato dai treni provenienti dal binario illegale ha il solo scopo di autorizzare alla ripresa della corsa il macchinista al quale era stata prescritta la fermata in corrispondenza al deviatoio in questione. La presenza di detto segnale non è desumibile dall'orario di servizio. I moduli in uso oggi per la notifica delle prescrizioni inerenti i movimenti con segnali a via impedita,guasto al blocco, binario illegale,ecc sono gli M40DL ed M40TELEC .
Il fischio della locomotiva è sinonimo di civiltà...............
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Messaggioda Macaco » 31/01/2012, 9:24

Quindi la ...sostanza regolamentare...è sempre la stessa :?: :P :twisted:
Gaetano.
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Messaggioda merlotrento » 31/01/2012, 20:39

sì, e da tempo è stata abolita la possibilità di far rispettare il segnale di protezione posto sul binario legale ( un tempo molto utilizzata almeno dalla nostre parti)..
in compenso è molto più diffusa la situazione di impianti con segnale di protezione a destra anche su linee non banalizzate(...in genere in attesa o progetto di esserlo) in tal caso al treno inviato sull'illegale non va prescritta nè la marcia a vista in arrivo e fermata nella stazione nè tanto mene la fermata in corrispondenza dal primo deviatoio...se l'apparato lo permette il treno in questione sarà ricevuto aprendo detto segnale di protezione altrimenti col segnale di avanzamento..
pietro
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Messaggioda E 44 » 01/02/2012, 0:31

Una questione che era sempre fonte di discussioni e che mi pare ancora non sia stata risolta:

la stazione che invia il treno sull'illegale deve far prescrivere al treno da una stazione precedente "marcia a vista in arrivo e fermata a...per itinerario di partenza sul binario illegale" e ricevere conferma che il treno è stato avvisato.
Questo si basava sul fatto che un tempo sul doppio binario con il blocco telefonico esistevano stazioni con il solo segnale di protezione, dove magari d'orario il treno atteso transitava, e quindi bisognava avvisarlo che doveva fermarsi.

Ma con l'evoluzione degli impianti già verso gli anni settanta non esistevano più situazioni del genere. Tutte le linee a doppio binario avevano il blocco elettrico e quindi tutte le stazioni il segnale di partenza. Eppure la prescrizione di cui sopra restava nell'RCT, come se nessuno a Roma si fosse aggiornato della situazione. (la scusa di rito dei regolamentaristi "le stazioni sono tante e non si può conoscerle tutte").
Per un macchinista rosso corrisponde a un muro, oltre non si va nè si deve andare. E' chiaro che se la stazione dispone i segnali indicando di fermarsi, lui si ferma anche senza prescrizione.Tanto più si ferma se il treno ha la fermata d'orario.
Ricordo ancora un foglio disposizioni dell'epoca, firmato da un ingegnere, uno di quelli che i treni li vedevano solo a tavolino: "la fermata va prescritta in ogni caso, anche se il treno ha fermata d'orario, per sicurezza". Di contro quando consegnavi la prescrizione ai treni il macchinista ti rideva in faccia "ma che razza di fermata mi viene prescritta se devo fermarmi comunque?". E i Capi Reparto giù a sanzionare con gusto se la fermata non veniva prescritta.

In tutti i casi quando sia io che tanti colleghi abbiamo fermato il treno con i segnali senza prescrizione tutto è filato liscio come doveva essere, per logica.
Ma i tempi si sono sempre più evoluti e la norma dell'RCT era sempre lì. Cambiava tutto, ma quella norma no.

Adesso non so come stanno le cose. Adesso poi ci sono anche i dispositivi di controllo del rispetto dei segnali, quindi ancora di più i treni si fermano.
La famosa anacronistica norma c'è ancora?
Paolo
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Messaggioda E 645 063 » 01/02/2012, 10:21

certo, esiste ancora.........
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Messaggioda Macaco » 01/02/2012, 11:07

Cari amici, vorrei tanto che quando ci si addentra in questioni regolamentari si facesse sempre riferimento ai "sacri testi". Oggi è possibile documentarsi dal momento che tali testi si trovano on-line. Distinguiamoci non facendo "chiacchiere da bar" ma cerchiamo di parlare con cognizione di causa.
Sono lustri e lustri che sono lontano dalle rotaie, pur tuttavia stamattina ho rispolverato il mio vecchio RCT ed ho confrontato l'articolo 19, comma 10 con la versione aggiornata ed ho trovato la seguente modifica. Credo che adesso sia abbastanza chiaro.

c) ai treni in arrivo nella stazione estrema del tratto interrotto che devono essere inoltrati sul binario illegale, fermata nella stessa qualora non sia munita del doppio segnalamento di protezione e partenza;

d) ai treni in arrivo dal binario illegale:
- fermata in precedenza del primo deviatoio delle stazioni interessate;
- marcia a vista non superando la velocità di 30 Km/h in arrivo e fermata nelle stazioni interessate.

Dette prescrizioni non debbono essere praticate quando la stazione è munita del segnale di protezione per le provenienze dal binario illegale;
Gaetano.
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Messaggioda Macaco » 01/02/2012, 11:32

Adesso mi rivolgo direttamente all'amico Paolo (E44). Hai visto quanto sono doviziosi di informazioni i "bugiardini" che si trovano inseriti dentro le confezioni dei farmaci? Specialmente le "Precauzioni per l'uso", "Interazioni", "Avvertenze Speciali", "Effetti Indesiderati", ecc. Dopo la lettura, il primo istinto sarebbe quello di non assumere il farmaco e gettare la confezione nel cestino. Le informazioni, purtroppo sono vere e scaturiscono da indagini statistiche e l'industria farmaceutica le porta a conoscenza anche per mettere le mani avanti, quasi per dire :"potrebbe succedere anche a te". Quasi come successe a quell'industria americana di lavatrici che fu condannata per non avere scritto nelle istruzioni : "non mettete il gatto nella lavatrice per lavarlo".

Caro Paolo, i regolamenti ferroviari leggili con questa ottica. Pertanto la tua affermazione:
(la scusa di rito dei regolamentaristi "le stazioni sono tante e non si può conoscerle tutte").

non è poi tanto campata in aria.
Gaetano.
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Messaggioda E 44 » 01/02/2012, 16:13

Un tempo gli uffici regolamenti e gli uffici orari avevano tutti i fascicoli della rete. Adesso si può trovare tutto in Internet. Leggendo le fiancate si vede chiaramente che non esistono più stazioni su linea a doppio binario prive del doppio segnalamento di protezione e partenza.
La norma citata sopra e attuale "fermata qualora non sia munita del doppio segnalamento ecc." mostra un aggiornamento, ma ancora presuppone che qualche stazione incompleta ci sia. Eccesso di prudenza? E' tanto difficile aggiornarsi sulla reale situazione?
Paolo
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Messaggioda E 44 » 01/02/2012, 16:34

Un altro punto che fece a suo tempo dalle mie parti molto discutere (a livelli molto alti, pezzi grossi) è l'attuale art,19, 10, d sopracitato.
Ci fu un Capo Reparto che disse: queste due prescrizioni sono in contraddizione. Se si prescrive la fermata prima del deviatoio d'ingresso, il treno si ferma e se qualcuno non viene a prenderlo non si muove più. Perciò è ovvio che poi pilotato avanzerà in marcia a vista e al massimo a 30. Se invece gli si prescrive marcia a vista in arrivo e non superate i 30, vuol dire che la fermata prima del deviatoio d'ingresso è stata annullata.
Così questo capo ordinò che nella sua zona venisse depennata la prescrizione inutile.
Il fatto suscitò il solito baccano perchè non tutti i suoi colleghi erano d'accordo. A parte questi, in modo particolare molti macchinisti non erano d'accordo, il che voleva dire in certi casi discussioni di mezz'ora prima che il treno si muovesse verso il binario illegale.
Alla fine fu interpellata la Tecnica professionale, che rispose che dovevano essere date entrambe le prescrizioni, e poi con un M.40 si annullava la fermata prima del deviatoio, cioè prima si prescriveva una cosa, e poi la si modificava.Però ragionandoci su, quel Capo non aveva tutti i torti. Il fatto del depennamento di una delle due prescrizioni ha una sua logica.
Paolo
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Messaggioda Macaco » 01/02/2012, 16:41

Paolo, parli delle prescrizioni date con modulo M.6 ? Se sì, sarebbe opportuno trovare e postare una copia di quel modulo storico.
Gaetano.
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Messaggioda Michele Ginanneschi » 01/02/2012, 17:46

E 44 ha scritto:...La norma citata sopra e attuale "fermata qualora non sia munita del doppio segnalamento ecc." mostra un aggiornamento, ma ancora presuppone che qualche stazione incompleta ci sia. Eccesso di prudenza? E' tanto difficile aggiornarsi sulla reale situazione?

Forse viene mantenuta questa norma per precauzione, nel caso si abbia il segnalamento di partenza guasto?
L'impossibile non esiste.
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Messaggioda Macaco » 01/02/2012, 18:22

Non credo. La condizione di efficienza del segnale di partenza (via libera o via impedita) influisce sul segnale di protezione con il quale è collegato. Per cui se è guasto il segnale di partenza non si dispone a via libera quello di protezione.
Gaetano.
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Messaggioda E 44 » 02/02/2012, 0:16

Se un segnale è guasto è soltanto guasto, ma c'è. La situazione non cambia, il doppio segnalamento rimane. Anzi, non potendo disporre a via libera la protezione occorrerà ricevere il treno col segnale di avanzamento, più marcia a vista di così !

Il modulo è proprio il famoso M.6 che era di colore azzurro, ed era fatto così:

_____________________________________________________________________________


Stazione_______________________Al treno______________del________________________

Per interuzione binario_________viaggiate da_______________a_______________________

sul binario illegale.

Marcia a vista in arrivo e fermata a_______________________________________________

Fermate prima del deviatoio di ingresso di_________________________________________

Al primo Treno:
- In testa al mezzo di trazione segnale rosso a destra o fanale destro a luce rossa.
- Marcia a vista nell'impegnare e nel percorrere i tratti di lavoro preceduti dalla tabella "C" oppure "S".

_______________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________


Il dirigente Il macchinista Il capotreno
Paolo
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Messaggioda E 44 » 02/02/2012, 0:26

Non dimentichiamo che questo modulo serviva solo per indicare il percorso successivo, ma non autorizzava la partenza. Questa che ovviamente non poteva avvenire che con il segnale rosso, o anche da un binario della stazione dove mancava il segnale di partenza (ad es. il binario illegale della stazione,se il treno era stato ricevuto lì), era autorizzata dal modulo M.7, verde con barra rossa. Il treno doveva cioè ricevere due moduli, l'M.6 e l'M.7. Non occorreva pescrivere al treno velocità 30 in uscita dalla stazione perchè la partenza sul binario illegale era considerata partenza su itinerario deviato, salvo il caso della partenza dal binario illegale di stazione, che avveniva perciò in corretto tracciato.
Paolo
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