Gallerie

Spazio riservato alla tecnica della sede ferroviaria (opere civili e armamento) e alla trazione elettrica

Messaggioda Giovanni Fvm » 25/12/2011, 14:13

Varo questa sezione con una discussione che non solo mi interessa molto ma che addirittura potrebbe aiutarmi a completare uno studio che porto avanti da diversi mesi.
Tutti noi sappiamo cosa sia una sagoma limite, essa è facilmente reperibile sulla PGOS nonchè su internet nelle sue varie versioni. Ma la sagoma limite standard italiana (mi sembra si chiami così) si riferisce ai rotabili e non alle gallerie. Queste ultime, ho potuto constatare, presentano delle differenze notevoli tra di loro che solitamente dipendono anche dalle velocità (sulla AV sono grandissime) ma nella maggior parte dei casi dipendono dal periodo storico di costruzione.
Ma la domanda è: quale è la sezione MINIMA che consente il passaggio di un rotabile standard (locomotore, carrozza, automotrice) senza limitazioni?
Nel rispondere tenete presente che i problemi più grandi si hanno in curva; il sovralzo finisce per innalzare la quota all'esterno della curva e per spingere lo spigolo interno del rotabile contro la parete interna, il tutto in un turbine di "scossoni" che necessitano di qualche margine di sicurezza.

Per far capire ancora meglio vi spiego la situazione: voglio capire se in una galleria con raggio di curvatura 300m e sovralzo 125mm sarebbe possibile innalzarlo a 160mm (e portare la velocirà a 80km/h) oppure la limitazione di velocità che è in atto è dovuta al sovralzo che non può essere aumentato per via della sezione.
Grazie :)
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Messaggioda fas » 26/12/2011, 14:34

Bella domanda!
Ora vedo se ho qualcosa sull'argomento, nel frattempo qui si parla delle sagome standard delle gallerie e ci sono anche delle quote...vedi se ti può essere d'aiuto http://books.google.it/books?id=9BS5m8s ... ia&f=false
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 26/12/2011, 15:47

Nella costruzione delle vecchie gallerie si teneva conto della sola sagoma limite. Questa veniva poi aumentata in corrispondenza delle curve che si venivano a trovare lungo il tracciato. Per questo motivo nella compilazione dei FL di vecchie linee, nel paragrafo riguardante i mezzi ammessi alla circolazione su quel tratto, veniva, e viene tutt'ora specificato quali sono le vetture ammesse a circolare, questo proprio perché, a causa della loro lunghezza, alcune di queste in curva potrebbero urtare contro la volta. Con i nuovi sistemi di scavo mediante talpa, ma anche per la nuova normativa anti infortunistica, si fa obbligo ad avere una sezione abbondante della canna, e alla creazione di camminamenti ai lati del binario per permettere la facile evaquazione del treno nel caso di una sosta dovuta ad un incidente.
Giancarlo
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Messaggioda Giovanni Fvm » 26/12/2011, 21:33

Su questo è tutto chiaro. Il problema è che nel tratto di linea in esame sarebbero possibili velocità di 80km/h ed invece il FL segnala 70km/h. Quello che mi chiedevo, e che per mancanza di dati non riesco ancora a sapere, e se tale limitazione sia imposta dalla volta che non consente di innalzare la rotaia o da altri motivi che non so.
Cioè, in sostanza: è possibile che il sovralzo venga limitato a causa della sagoma oppure la sua entità è così insignificante rispetto agli altri parametri che si può innalzare la rotaia al massimo senza curarsi della sagoma del tunnel?
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 26/12/2011, 21:39

Per questo bisognerebbe conoscere le caratteristiche della sezione della galleria su tutta la sua lunghezza. Potrebbero però esserci altri motivi per causare la limitazione della velocità. Per esempio infiltrazioni d'acqua o possibilità di frane.
Giancarlo
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Messaggioda Giovanni Fvm » 26/12/2011, 21:54

Infatti l'ho misurata solo all'imbocco che però era in rettilineo.
Escludo infiltrazioni, in quanto all'interno non ce ne sono tali da giustificare rallentamenti. Diciamo che negli unici 5 metri che risultano bagnati, se ci si mette sotto devi aspettare almeno un minuto per beccarti una goccia.
Più che altro può essere un limite dell'armamento o il fatto che se avessero imposto la velocità fissa su una lunga tratta ci sono ad una certa distanza curva più strette.
Andrò a far altre misure...
Comunque grazie per i suggerimenti. Il libro in particolare non lo conoscevo e appena ho soldi sta in cima alla lista.
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Messaggioda fas » 26/12/2011, 22:31

Tieni conto che la distanza minima tra due variazioni successive di un limite di velocità è di 2 km.
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Messaggioda Giovanni Fvm » 26/12/2011, 22:52

Si, ma penso che non si siano fatti tante domande. La linea (che ovviamente è la Fano Urbino) ha i 70 km/h da Fossombrone a Urbino anche in punti (lunghi ben più di 2 km) in cui le curve e le pendenze consentirebbero di più. Penso sia l'armamento il responsabile, tant'è vero che nella tratta a valle il limite era 50km/h ma calcolandola con rotaie buone permette i 125!!
Il problema è che anche incompando l'armamento non saprò mai se è l'UNICO responsabile oppure lo è anche il tunnel. E' inutile, bisogna tornarci.
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Messaggioda fas » 29/12/2011, 14:38

Giovanni, forse ho trovato qualcosa che fa al caso tuo. Te l'ho inviato via mail.
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Messaggioda Giovanni Fvm » 30/12/2011, 17:49

Si si, grazie, ci sto lavorando. Anche se, date le festività, penso che andrà all'anno nuovo.
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Messaggioda Macaco » 01/01/2012, 19:20

Forse ci "azzecca" poco con il quesito, ma io ve la posto lo stesso.

http://mondoroverso.blogspot.com/2011/1 ... space.html
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda ioannesg » 01/01/2012, 19:34

Restando OT ora capisco perchè nella vita ci vuole... culo...
Giovanni
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Messaggioda Giovanni Fvm » 01/01/2012, 19:49

Molto interessante questa storia. Aiuta a comprendere le origini di molti fatti attuali, anche se, con i tempi che corrono, andranno scomparendo questi legami. Le gallerie AV hanno sagome molto più generose nelle quali i collegamenti alle origini, anche se presenti, sono molto più nascosti.
Resta comunque il dubbio sulle differenze di larghezza dette prima. Fermo restando che tutte le gallerie si somigliano fortemente, non si capisce perchè ad esempio la Fabriano Urbino abbia gallerie più larghe e basse ed è del 189X; la Fermignano Fano le abbia più strette ed alte pur essendo del 1910.
Per non citare casi come le metropolitane, specie le prime, come quella di Londra, dove la sagoma è davvero allarmante.
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Messaggioda fas » 05/01/2012, 19:25

Qualcuno invece saprebbe dirmi quali sono i criteri per la scelta della forma di una galleria?

La forma che ho visto più spesso è la seguente:
Immagine

Tuttavia esistono anche gallerie che hanno le pareti laterali perfettamente verticali, tipo queste
Immagine

Mi è addirittura capitato di vedere una galleria, a binario unico, che aveva i due imbocchi di forma diversa (ossia per metà della sua lunghezza le pareti laterali erano curve e per l'altra metà erano verticali). :shock:
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Messaggioda Giovanni Fvm » 05/01/2012, 21:07

Visto che ce lo eravamo già domandati in privato, ho avuto modo di pensarci; non di trovare notizie in quanto le mie ricerche non hanno trovato nulla, ma almeno di pensarci. L'idea più pressante è quella delle differenti tecniche di scavo; anche oggi esistono tunnel perfettamente circolari (scavati dalle TBM), tunnel completamente rettangolari (tipici di scavi poco profondi fatti spesso a cielo aperto) e tunnel di forma "intermedia" scavati di solito con tecniche tradizionali. Probabilmente anche allora esistevano diverse metodologie che davano vita a diverse forme.
Altra cosa che ho pensato è che la forma dipenda dalle spinte che il terreno imprime. Non ho le conoscenze sufficienti per capire al volo quale terreno necessiti di una determinata forma del tunnel; ma da un ragionamento puramente logico mi vien da pensare che un tunnel con le pareti verticali sia più adatto a stare in tunnel poco profondi mentre una forma circolare sopporti meglio forti spinte.
Non escludo poi che possa dipendere dall'origine (non so perchè ma la seconda foto mi fa pensare più ad una tramvia vecchio stile). ma questo non risolve l'enigma del tunnel con due tipologie differenti... a questo punto avvalorane la tesi delle spinte del terreno.
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