Incidente in Puglia

Spazio dedicato alle ferrovie regionali (ex concesse) e agli operatori privati operanti su rete RFI

Messaggioda E 44 » 13/07/2016, 15:45

Sono un poco sconcertato.
tempo fa avvenne un grave incidente in Germania, ma qui solo silenzio. La cosa però era plausibile, non si capiva perchè era successo e lo si capì solo molti mesi dopo. Atto incosciente di un Dirigente Movimento.
Ora però vi è silenzio pure su quanto accaduto in Puglia. E questo è strano. Qui le cose sono abbastanza chiare.
Operatore privato, FERROTRAMVIARIA Spa, su di una linea, Bari-Andria-Barletta in zona popolosa, tipo una metropolitana leggera, con traffico molto elevato di treni e di pendolari. Con il tratto a semplice binario esercitato con il blocco telefonico. E già qui è evidente che qualcosa non va (poi si verrà a sapere che il raddoppio della linea con il blocco automatico come la metà linea già modernizzata è una lunga storia, che i fondi c'erano, che tutto si trascina avanti da dieci anni causa la burocrazia, ecc.ecc. ma questo è un altro discorso).

Blocco telefonico vuol dire che i dirigenti movimento si scambiano i famosi dispacci di via libera e che ovviamente devono ricordarsi di averli fatti, il che complica di molto il loro operato se il traffico è molto intenso, in sostanza per un traffico intenso il blocco telefonico non dovrebbe esserci.
(Non so se vi ricordate dell'incidente sulla Roma-Velletri degli anni ottanta con il coinvolgimento del DM di Ciampino, che oltre alla linea principale per Cassino doveva gestire le tre linee dei Castelli romani appunto con il blocco telefonico - fu una storia complessa collegata con norme regolamentari poco serie, che ebbe un seguito molto lungo, dove pure intervenni io e alla fine i fatti mi diedero ragione anche se nessuno ha mai voluto ammetterlo, ma lasciamo perdere.....).

Qui in Puglia in sostanza la cosa è semplice. Un treno era in ritardo di otto minuti e l'incrociante non ha aspettato l'incrocio, incrociandolo in piena linea. Lo ha detto anche il Direttore di Ferrotramviaria "il fatto è evidente, uno dei due treni non doveva essere qui." Elementare Watson......
Quello che non è chiaro è perchè quel treno è partito. Per logica doveva essere licenziato dal DM con la famosa paletta di comando. DM che aveva ovviamente prima fatto il regolare fonogramma "dopo giunto mia stazione.... treno chiedo inviare treno.....", e quindi dovrebbe essersi dimenticato di questo treno non ancora giunto. Resta però un secondo problema, il controllo degli incroci da parte di macchinista e capotreno. Perchè se in orario c'è un incrocio per far partire il treno contro quello atteso occorre uno spostamento d'incrocio. E il personale del treno deve esserne avvisato. E qui rispunta la faccenda Ciampino con quel famoso comma 9 dell'articolo dell' RCT sugli incroci e sul fatto che le stazioni abbiano o no il segnalamento completo di protezione e partenza, e le modifiche e aggiunte venute dopo, molto dopo. Ovviamente qui siamo in casa privata, bisognerebbe sapere come si comportano in questi casi, e se quello che ho detto vale anche per loro.

Una cosa è però sicura: un DM ha licenziato un treno dimenticando l'incrocio, e - ma questo è da verificare - il personale del treno non ha controllato l'incrocio.
Altre cause non le vedo. Amenocchè - ma questo sarebbe demenziale - se il con segnale di partenza disposto a via libera l'ordine di partenza spettasse al capotreno senza obbligo di altri accertamenti, ma è talmente assurdo pensarlo che lo cito solo per completezza di ipotesi.
Resta naturalmente il problema principale: su di una linea ad intenso traffico usare ancora il blocco telefonico vuol dire che su 10.000 volte che non sbagli una che sbagli ci sta tutta. Quindi chi ha sbagliato ha delle forti attenuanti.
Paolo
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Messaggioda E 44 » 13/07/2016, 16:00

Naturalmente in questi casi la stampa si scatena. Intanto col famoso "binario unico" colpevole di ogni male, come se i treni fossero paragonabili alle strade (nel TG hanno anche detto "la linea monorotaia".........). Ma poi ecco altre amenità "La massima sicurezza viene garantita da un doppio sistema, da un lato c'è quello della segnaletica a terra, dall'altro - ed è l'elemento in più adottato dalle ferrovie nazionali ma non dalle regionali - quello della sicurezza sui locomotori a bordo. L'incrocio dei due consente di ridurre la probabilità di incidenti". Ancora "avrebbe evitato sicuramente l'incidente la presenza di un blocco automatico a bordo del treno, utile per mantenere la corretta distanza fra i convogli, e attualmente presente solo sui treni a percorrenza nazionale". Poi vi sono le famose "scatole nere" da cui si saprà tutto , come sugli aerei mentre si tratta soltanto delle zone tachigrafiche che in questo caso servono a ben poco, soltanto a sapere a che velocità andavano i due treni ma nulla più; ma la più bella, da premio pulitzer, è questa "si tratta di veicoli ferroviari leggeri per trasporto locale, senza locomotrice ma trainati dal primo vagone a trazione elettrica"................
Paolo
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Messaggioda Macaco » 13/07/2016, 17:26

Caro Paolo, finalmente ti si sente. Ne sono contento, anche se non sono piacevoli le circostante che ti riportano al BAR.
In proposito da più parti sono stato sollecitato ad intervenire ma mi astengo anche dal voler formulare ipotesi per tutta una serie di ragioni che cerco di argomentare in tre punti.
- IMPIANTISTICA -
- NORMATIVA -
- PERSONALE -

- Non conosco la linea e nè come sono gli impianti. In particolare non conosco il tipo di apparato esistente e neppure se le stazioni sono munite di segnale di partenza (comune o distinto per binario).
- Sono completamente allo scuro delle normative che regolano la circolazione sia in linea che nelle stazioni. Sono le stesse di quelle di RFI (o meglio, di quelle regole con cui abbiamo operato noi) ?
- Ignoro del tutto i contratti e gli orari di lavoro del personale. Per di più non sono in grado di emettere nessun giudizio sul modo di operare degli agenti coinvolti. Vale a dire non ho elementi per discernere le cause o le concause che sono state all'origine di quel ipotetico errore umano. Cioè se il tragico evento è stato originato da superficialità, leggerezza, stanchezza o da abituali comportamenti a rischio del singolo agente.

Per noi, che a diverso titolo, ci siamo occupati di incidentalità crea molto fastidio sia la stampa che il "libero pensiero" dei ferro-appassionati. A me urtano ancora di più gli interventi a sproposito di alcuni nostri ex colleghi.

Un fraterno abbraccio.
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda freelancer » 13/07/2016, 18:10

Il mio omonimo ha già citato delle perle che dimostrano la scarsa preparazione in tema di treni di molti operatori di informazione, ma se andate sul sito di Radio Radicale ne trovereste una che merita di essere definta Epic Fail, come va di moda oggi.
Il cronista ha ripetutatemente definito la Bari Nord "a scartamento ridotto" mentre parlava con un ingegnere di nome Ivan Beltramba (che ho già trovato citato per diversi aspetti tecnici su alcune riviste ferroviarie) che gli ha fatto notare, inutilmente, che la Bari Nord è a scartamento ordinario e glielo ha cercato di far capire specificando "come le Ferrovie dello Stato": evidentemente deve aver capito che il suo interlocutore non capiva un tubo.
:shock: :shock: :shock:

Ulteriore perla. Poco fa, a Estate in diretta (Rai 1) mi è stato detto che un ex ferroviere della Bari Nord ha definito il blocco telefonico "il sistema più sicuro". Putroppo me la sono persa ma forse era una sorta di Cicero pro domo sua.
Paolo
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Messaggioda E 44 » 13/07/2016, 20:11

Carissimo Gaetano, grazie dei saluti, sono reduce da un periodo pesante e avevo poca voglia di scrivere. L'occasione è venuta apposta.

Sugli impianti in loco ho cercato di rubare quà e là notizie utili, qualcosa di logico in mezzo a tante chiacchere c'era. Poi vedremo il seguito.

In quanto al famoso incidente in Germania che non si capiva perchè era successo, linea a semplice binario ma con blocco automatico, si parlò persino di terrorismo. In sostanza il DM aveva spiombato il tasto di emergenza con il blocco rovescio, sezione occupata e incrocio in orario azionando il segnalino di emergenza che se si accende sotto il rosso del segnale di partenza ordina la partenza, provocando così lo scontro, e non si capiva il perchè, ebbene alla fine ha confessato. Faceva un giochetto difficile con il tablet, e il treno era venuto a distrarlo. Così lo ha spedito via, fuori dalla scatole. Il mondo di oggi......
Paolo
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Messaggioda E 44 » 15/07/2016, 18:36

Da quello che ho rilevato:

Ad Andria ci sono 70 treni al giorno (e non 200 come scrivono i giornali e dicono i TG), quindi inferiore alla capacità teorica di una linea a semplice binario (90 treni il valore limite classico) ma decisamente ben superiore ad una linea da esercitare con il blocco telefonico.
Il regolamento è uguale a quello FS, era previsto il controllo degli incroci da parte del personale dei treni ma di recente era stato abolito perchè tutte le stazioni erano state dotate del segnalamento completo di protezione e partenza, e come prescrive il famigerato comma 9 dell'articolo dell'RCT sugli incroci in tale situazione il controllo degli incroci è abolito. Insomma lo stesso caso di Ciampino a suo tempo (storia lunga che si potrebbe raccontare a parte anche perchè quando a suo tempo lo feci notare il nostro Vescovo mi diede contro.....forse non era ancora vescovo........)
Quindi: numero eccessivo di treni per un blocco telefonico, niente controllo degli incroci da parte di macchinista e capotreno, in più un treno bis che si è aggiunto ai due in orario ed era quindi sconosciuto al personale dei treni ed ha ingannato i due DM.
Proprio un bel pasticco!

Note tragicomiche: in un TG "sulla linea monorotaia è successo che vi è stata incomprensione fra il capo e la stazione"...................
In un giornale "se invece di un solo macchinista per treno fossero stati due come sulle Ferrovie dello stato, non sarebbe successo"................
Paolo
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Messaggioda tof63 » 16/07/2016, 13:09

Sommando le varie castronerie comparse sui giornali in merito al disastro in oggetto con quelle sentite nei TG e nei cosiddetti talk show (qui poi, quando qualche partecipante pronuncia quanche parola sensata, viene immediatamente zittito dal conduttore/conduttrice che evidentemente non riesce a comprendere quanto viene detto), mi viene da pensare quanto possa essere attendibile l'informazione generalista di giornali e tv anche su tutti gli altri argomenti: economia, politica, cronaca nera e quant'altro e conseguentemente quanto possano essere distorte le opinioni della gente comune (me compreso) che si nutre di queste informazioni sugli argomenti più disparati.
Luigi Cartello
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 16/07/2016, 20:07

tof63 ha scritto:?....e nei cosiddetti talk show (qui poi, quando qualche partecipante pronuncia quanche parola sensata, viene immediatamente zittito dal conduttore/conduttrice che evidentemente non riesce a comprendere quanto viene detto), ......

o che si dicono cose vere che vanno fuori dalla linea accusatoria tema della trasmissione.
Giancarlo
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