Il trifase

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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 03/06/2014, 17:35

Come ha giustamente detto Pietro, solo nelle condizioni di triangoli e cappi di ritorno imponevano la segnalazione dell'inversione delle fasi. Quindi c'era una zona tampone che si doveva percorrere a pantografi abbassati. In questa situazione, alla pari di una girata della macchina su piattaforma, si doveva azionare la leva d'inversione fasi. Essendo però le macchine bidirezionali, dubito che ci sia mai stata, oltre alla giratura in deposito, una simile condizione.
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Messaggioda freelancer » 06/06/2014, 22:19

Qualcuno ha una pianta dei nodi di Torino e Genova ai tempi del trifase?
Penso che lì ci saranno stati diversi casi come quello menzionato.
Paolo
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Messaggioda tof63 » 23/04/2015, 12:12

Con un tantino di ritardo... :mrgreen:

Questa piantina è sul sito di Giorgio Stagni: http://www.stagniweb.it/foto6.asp?File=tri_map&righe=1&inizio=3&InizioI=1&RigheI=50&Col=5.

Depositi e stazioni a parte, una inversione di fase in piena linea doveva per forza esserci nel triangolo Alessandria - Tortona - Novi Ligure / Arquata. Ricordo di aver letto da qualche parte che fosse nei pressi di Tortona in direzione di Novi Ligure / Arquata, ma non ricordo dove.
Dalla piantina si direbbe che altra inversione di fase doveva anche esserci nel triangolo La Spezia - S.Stefano Magra - Sarzana, ma non ricordo di aver letto nulla a proposito.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 23/04/2015, 17:14

Forse più che in piena linea, l'inversione di fase poteva avvenire all'interno delle stazioni di bivio. Sarebbe interessante avere il loro piano di stazione dell'epoca.
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Messaggioda tof63 » 23/04/2015, 18:58

Da profano, sapendo che sui locomotori non vi era alcun automatismo in merito, avrei immaginato che portando l'inversione di fase in un solo punto al di fuori del piazzale di stazione non si sarebbe ulteriormente complicata la già complessa struttura della linea aerea della stazione e diminuito il rischio di errata manovra da parte del pdm.
Sarebbe interessante (per me ovviamente) conoscere le motivazioni per cui avveniva invece l'opposto.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 24/04/2015, 9:05

Considerando che per l'inversione di fase era necessario un lungo tratto isolato onde evitare corti circuiti, la soluzione migliore sarebbe stata di arrivare con i motori esclusi sotto il tratto invertito, dopo si effettua l'inversione di fase sul locomotore. È' ovvio che i treni da o per la linea invertita dovevano essere ricevuti su un binario specifico. Secondo me farlo in piena linea si rischiava grosso per disattenzione o se ci si doveva fermare per un qualsiasi motivo.
Sarebbe interessante avere la testimonianza di chi ha vissuto in prima persona a quel tipo di servizio.
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Messaggioda Michele Ginanneschi » 27/04/2015, 8:41

Il rischio è sempre presente in situazioni singolari, però non credo che fosse così elevato. L'inversione di fase credo che fosse debitamente segnalata. Tratti neutri da percorrere a pantografi bassi sono presenti anche adesso sulla rete. Il passaggio tra CC e CA tra Alessandria e Cantalupo avveniva in piena linea e non so quanto fosse lungo il tratto isolato. Ho letto da qualche parte (forse un Bollettino FIMF) che sulla linea del Frejus c'era una cava che aveva in piena linea un raccordo a triangolo elettrificato. Anche in quel caso era necessaria, ovviamente, l'inversione di fase.
L'impossibile non esiste.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 27/04/2015, 13:49

Quadra caso anche sul forum di Tutto Treno si parla sello stesso argomento. Io sono intervenuto con le mie tesi, ma l'amico Merlo mi ha fatto riflettere e, tutto sommato, è giusto pensare che l'imversione di fase venisse fatta in piena linea.
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Messaggioda fas » 02/05/2015, 16:34

Giancarlo, puoi indicarmi il link alla discussione?
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 02/05/2015, 18:40

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Messaggioda fas » 02/05/2015, 21:37

Grazie. ;)
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Messaggioda freelancer » 09/05/2015, 9:53

Qualcuno ha una foto (l'istituto Luce ha un brevissimo filmato) della sola piattaforma girevole con elettrificazione trifase? Era a Torino Smistamento.
Il filmato l'ho visto e già sono rabbrividito per le soluzioni cui i tecnici erano stati costretti. Eppure funzionava! Fu distrutta dalla guerra, da quanto ho letto.
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