La tragedia di Balvano.

Spazio dedicato a tutti i mezzi ferroviari a vapore

Messaggioda Macaco » 01/04/2015, 19:16

Le conclusioni...traetele voi...dopo aver letto tutta la discussione. Io vi ho fornito solo delle ipotesi. Nicolò, leggi e medita sull'ultimo intervento di Giancarlo.
Gaetano.
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Messaggioda Marmotta » 01/04/2015, 19:21

Ho letto e meditato Don ed è proprio per questo che mi permetto di rilevare che la tua omelia non è finita, almeno riportando quanto tu scrivevi poco più indietro:" Sulla natura del carico ho una mia personale teoria che ne parlerò alla fine della mia indagine. Teoria che potrebbe giustificare in parte la “necessità” di stendere un velo su tutta la vicenda."
Dunque?
Nicolò
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Messaggioda Macaco » 01/04/2015, 20:33

Caro Marmotta, passa alla luce bianco-latte e vai al mio intervento di questa mattina. Cosa c'era realmente nei carri carichi del treno 8017 ??? C'erano degli "Agenti Segreti" su quel treno ??? Oppure qualche "Alto Funzionario" trasportava documenti "Top Secret" ??? Ti ricordo che furono oltre cento le vittime non identificate. Molte delle vittime non furono identificate perchè trovate prive di qualsiasi documento e nè tantomeno del portafoglio.E non sappiamo neanche il numero di quelle scomparse. Si parla perfino di morti portati via dai "cafoni" di Balvano, spogliati di tutto e poi gettati in un burrone. Il sindaco di Balvano, prima Autorità presente sul posto, aveva iniziato a fare delle prime indagini ma gli fu subito impedito non solo dagli Alleati ma anche dal magistrato italiano giunto da Potenza. Fu anche impedito al vecchio medico condotto di continuare l'opera di assistenza ai sopravvisuti. Chi o cosa cercavano le Autorità? Perchè volevano bruciare tutti quei corpi?

A questi dubbi mi riferivo in quel trafiletto. Dubbi più che legittimi che potrebbero far pensare all'esistenza di "qualche cosa" o "qualche segreto civile o militare" tanto importante da giustificare la fretta di stendere un velo su tutta la vicenda.

Ti saprò dire qualche cosa di più sulla vicenda dopo aver letto il libro dell'amico Gian Luca Barneschi.
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Messaggioda Marmotta » 02/04/2015, 7:13

Avevo frainteso...pensavo che forse, per deduzione, avevi "fiutato" qualcosa! In effetti la gestione delle fasi successive al disastro lasciano alquanto a desiderare.
Però due cose le vorrei dire al solo scopo di levare un paio di dubbi.
Primo: la faccenda dei corpi da cremare era stata suggerita nelle ore immediatamente successive all'incidente, poichè nel cimitero di Balvano non c'era materialmente il posto dove seppellire le salme. La soluzione venne fornita dal proprietario di un terreno adiacente al cimitero, che lo donò in favore dei defunti.
Secondo: testimoni accorsi sul luogo del disastro per prestare i primi soccorsi, riferiscono di aver trovato cadaveri con le sigarette fra le dita, segno che la concentrazione del monossido di carbonio nell'aria era veramente notevole e che la morte è sopraggiunta rapidamente. Questo lo dico per avvallare la tesi del carbone di scarsa qualità, come causa principale del disastro.
Viceversa, non credo poi tanto alla tesi che i treni fossero formati dagli Alleati e che solo questi avrebbero potuto dare l'ordine di spezzare il treno o spostare una macchina in coda: se fosse vero, come poteva il CS di Balvano dare l'ordine di staccare la macchina del treno 8025 (che seguiva l'8017) per ispezionare la linea dato che il merci non risultava essere ancora arrivato alla stazione successiva?
Concludo aggiungendo un elemento di cronaca in più: esattamente 15 giorni dopo il disastro di Balvano il Vesuvio si cimentava in una eruzione...può avere un ruolo nelle indagini che seguirono? Potrebbe averle "distratte" quel tanto che basta per rendere la conclusione dell'inchiesta incompleta?
Nicolò
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Messaggioda Macaco » 02/04/2015, 8:24

Ritorniamo in ambiato ferroviario per dire che siamo sul semplice binario ed una ricognizione in linea poteva farsi solo lato Balvano, andando perciò in coda al treno. La ricognizione lato Bella-Muro fu fatta a piedi da un cantoniere. Niente di più facile che l'ordine di staccare la macchina fel treno 8025 fosse stata data proprio dagli Alleati. A Baragiano c'era fermo il treno 8000, carico di truppe destinate al fronte di Cassino, che aspettava per l'incrocio proprio il treno 8017.

Anche il disastro di Eccellente fu subito dimenticato perchè poco dopo avvenne il terremoto.

Però le carte dell'inchiesta di Eccellente ci sono e la dinamica, di cui vi avevo parlato, risultò chiara e produsse condanne a carico dei responsabili.

Di Balvano non resta niente. Abbiamo solo le inchieste giornalistiche che spesso mostrano quelle contraddizioni ed incongruenze che anche tu hai notato. Per l'appunto io non sono né giornalista, né scrittore di libri gialli. Ho fatto solo delle ipotesi partendo da cognizioni tecniche. Per quanto riguarda i cadaveri non era un problema trasportarli in altri cimeteri. C'erano i camion degli Alleati ed il clima non imponeva una necessaria ed imminente sepoltura. Tant'è che i corpi dei ferrovieri furono trasportati a Salerno. Quindi per me i dubbi restano e lasciano la porta aperta a tante altre ricostruzioni altrettanto verosimili...fino a propria contraria. Giancarlo ti ha citato il caso di Ustica. Di casi analoghi, relativi al segreto di Stato, io te ne ho citato solo due, ma potrei dirtene tanti altri. Anche restando in ambito ferroviario. Ma restiamo, per quanto possibile al solo caso Balvano.
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Messaggioda ioannesg » 02/04/2015, 11:38

Di spunti ce ne sono tanti, e io mi sono permesso di fare una ricostruzione ipotetica dei fatti (prima). Creando forse un po' di parapiglia nelle varie analisi...

Un thread questo che merita di essere messo in rilievo e che mi auguro riesca ad avere anche nei prossimi mesi ulteriori contributi. e approfondimenti. Grazie Don!
Giovanni
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Messaggioda Macaco » 02/04/2015, 17:42

Giovanni, dopo la "trattazione" vengono "le precisazioni" e "gli approfondimenti". Al nostro "Bar" , come da consolidate abitudini, si discute pacatamente con serietà e competenza. Nessuno è detentore assoluto di "verità", specialmente in questa specifica discussione. Ben vengano dunque tutte le informazioni sul tragico evento. Ne possiamo parlare all'infinito. Tanto le nostre "speculazioni" non hanno altri fini se non quello di saperne di più.
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Messaggioda freelancer » 02/04/2015, 21:04

Dico la mia, scusate se la butto "sul politico".
Penso che la mancanza di documentazione sia dovuta all'Italia, perchè da noi è tuttora segreto cosa il Regio Esercito combinò (roba da SS, da quanto trapelato da archivi privati "abusivi") contro il brigantaggio... 150 anni fa. Per soprammercato, l'archivio dell'Arma dei Carabinieri è segreto a partire dal 1870, quindi sono ancora segreti fatti di nessuna importanza morti e sepolti da oltre un secolo. Idem per un'organo chiamato ITO, di cui tuttora non si sa nemmeno cosa significhi esattamente la sigla (Informazioni Territori Occupati è una interpretazione) che compì, alla fine della prima guerra mondiale diversi atti arbitrari se non veri crimini di guerra (a guerra finita) in Venezia Giulia contro prigionieri austriaci (aveva parlato di questa istituzione nientemeno che Goffredo de Banfield, aviatore delle forze imperialregie, riferendo di essere stato "maltrattato" da questo organo). Segreti dal 1918.

Se sul treno 8017 (corretto, prima avevo scritto 8014) c'è quindi qualcosa cui si possa accedere, è da parte alleata, dato che non riguarda probabilmente la sicurezza nazionale loro, qualcuno (giornalista, storico o simili) potrebbe fare una richiesta FOIA (Freedom Of Information Act) al Dipartimento di Stato USA; potrebbe darsi che qualcosa salti fuori da là, come era alla fine saltato fuori che a Bari lo US Army aveva fatto trasportare delle armi chimiche.
Ultima modifica di freelancer il 02/04/2015, 22:09, modificato 1 volta in totale.
Paolo
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Messaggioda Macaco » 02/04/2015, 21:12

Paolo, un tuo refuso, il treno è 8017, già 8015 da Napoli a Battipaglia.
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Messaggioda Macaco » 04/04/2015, 17:20

Paolo, fra giorni mi dovrebbe arrivare il libro di Gian Luca Barneschi (Balvano 1944. Indagine su un disastro rimosso). Sembra che l'autore abbia attinto proprio a fonti "alleate". Poi ve ne parlerò.

Intanto ne approfitto per fare delle correzioni all'elenco dei militari italiani trovati morti sul treno 8017.

- 276 - Mazzon Marco , 33 anni, artigliere di Curtarola.
- 400 - Somma Francesco , 28 anni, di Pimonte, militare in servizio sul convoglio (con quale compito ???).

Comunque l'elenco contenuto nel libro di Mario Restaino (Un treno, un'epoca: storia dell' 8017) ha subito continui aggiornamenti e continua ad averne.
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Messaggioda Macaco » 06/04/2015, 10:22

Vi riporto dei post scambiati in un'altra discussione sul vapore.
==========

da freelancer » ieri, 23:29

Un problema cui si è data una soluzione drastica: da più parti ci sono ricordi di macchinisti che si lamentavano del fatto che, specie in inverno, il fischio a vapore prima di fare il suo dovere emetteva spesso prima sputacchi e gorgoglii per l'acqua di condensa, cosa forse pericolosa se si dovevano "chiamare" i frenatori in emergenza (se ricordo bene era con "tre fischi brevi e vibrati").
Quando si è iniziato ad impiegare il fischio ad aria compressa?
Si sa che non fu una sostituzione sistematica, ci sono foto di locomotive accantonate ma ancora col fischio a vapore.
----------
da Macaco » oggi, 8:15

A proposito di Balvano le due locomtotive 480 e 476 che fischio avevano ?

La risposta è importante perchè, se ricordo bene, un fischio non funzionante comportava la richiesta diella locomotiva di soccorso.
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da Giancarlo Giacobbo » oggi, 8:51

All'epoca le locomotive a vapore avevano solo il fischio a vapore. Solo successivamente, negli anni 70 del 900 si passò al solo fischio ad aria per evitare che nei mesi invernali si potesse ghiacciare l'acqua di condensa all' interno del tubo di aduzione con conseguente blocco del suo funzionamento. E' per questo motivo che venivano sempre dati almeno due colpi di fischio. Il primo serviva a stappare il tubo.
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da Macaco » 8 minuti fa

Quindi, a tuo parere Giancarlo, è ipotizzabile che in quel triste evento possano esserci stati errori nell'interpretazione dei fischi da parte dei frenatori ? Mi spiego meglio, attingendo ai miei ricordi non avendo sotto mano i "testi sacri". Per chiedere il serraggio dei freni il macchinista emetteva tre fischi lunghi e vibrati. Tre fischi (due lunghi ed uno corto) erano il richiamo ad un'altra locomotiva in composizione a spingere in avanti. Però non sappiamo quali fischi fossero stati emessi in quel frangente. Sappiamo che alcuni carri furono trovati frenati, ma non sappiamo se gli stessi fossero serviti dal freno continuo automatico o del freno a mano. Non sappiano neppure l'ubicazione di questi carri. Se fossero stati in testa al treno, congiunti alle locomotive potremmo ipotizzarli serviti dal freno continuo. Come pure le testimonianze non confermano (od escludono) la presenza di frenatori sugli stessi. Come vedi chi ha formulato quella colposa ipotesi di fraintendimenti non aveva completa conoscenza delle tecniche ferroviarie e neppure disponevaneva di prove. Pertanto non mi sento, in proposito, né di fare l'avvocato difensore e nè tanto meno il Pubblico Ministero. Sarebbe un processo basato solo su indizi ma non di prove...anche se tre indizi costituiscono...una prova. Ma il fatto è che neppure gli indizi sono certi od accertabili.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 06/04/2015, 12:00

Nella codifica dei fischi, il primo, non ne sono però certo, è sempre il più lungo. Questo proprio per dare modo al tubo di adduzione del vapore al fischio di stapparsi da una eventuale condensa. Che in una situazione di emergenza ci possa essere stata della incomprensione è possibile.
Giancarlo
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Messaggioda Macaco » 13/04/2015, 12:00

Giovedì mi è arrivato il libro di Gian Luca Barneschi (Balvano 1944. Indagine su un disastro rimosso). Amazon è sempre puntuale. Conoscendo l'argomento vi ho dato una rapida lettura ma trattandosi di un saggio occorre una maggiore attenzione ed un'attenta rilettura. Ovviamente non per fare delle recensioni, pro o contro. Ho il massimo rispetto del lavoro intelletuale fatto in occasione del "parto" di un libro, per cui non mi cimento neppure in questo testo, come non ho fatto delle altre migliaia di libri posseduti e letti. Al massimo chiederò a Gian Luca chiarimenti su quanto letto, alla luce delle mie esperienze lavorative. Portate ancora pazienza e poi inizieremo ... un'altra approfondita analisi.
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Messaggioda Macaco » 15/04/2015, 17:56

Nella pagina 214 del saggio di Gian Luca Barneschi (Balvano 1944. Indagine su un disatro rimosso) c'è quello che l'autore indica come “ Il foglio composizione del treno 8017 ” . Non vi posto il documento perché in calce, fra parentesi, c'è scritto (Archivio Barneschi). Perciò lascio a Gian Luca la scelta se postarlo o meno per gli amici del “Bar”. Vi preavviso che non si tratta del documento ufficiale FS Mod.M.18, di cui vi ho parlato, bensì una lista in lingua inglese di quella che doveva essere la composizione da Battipaglia del treno 8017 del giorno 2/3/1944. Detta lista, compilata a posteriori del tragico evento, risulta allegata alla relazione dell'inchiesta svolta dagli alleati. Da quella lista apprendiamo che i veicoli in composizione erano 45, tra cui tre bagagliai (1°, 8° e 45°), tre carri di tabacco (2°,3° e 5°), due carri di munizioni militari (4° e 7°), due carri di carbone (20° e 21°). In tutto sette carri carichi, di cui non viene indicata la destinazione.
Nella lista si indica, per ogni singolo veicolo, la numerazione identificativa, la merce di quelli carichi, la quantità degli assi, la tara , il peso del carico, il peso totale nonché il peso frenato. Per questo dato non viene specificato se con freno continuo od a mano. Nell'ultima colonna viene indicata anche la lunghezza del veicolo. La cosa, per le FS, è alquanto insolita in quanto, a quei tempi, si conteggiavano gli assi a cui corrispondeva un metraggio convenzionale per ogni singolo asse. Sempre in quella lista i carri vuoti 9°,10°, 16°, 19° e dal 22° al 29° sono contrassegnati da una “X” e la relativa nota a pié pagina così recita (se non sbaglio nella traduzione) : “ I vagoni segnati con una “X” sono spostati dopo Potenza e non sono stati trovati. In ogni caso, le misure della lunghezza e gli altri dati sono stati ricavati da vagoni simili. Si crede che questa informazione sia corretta”.
Come potete notare la seguente lista se da un lato fornisce alcune indicazioni , lascia tuttavia tanti altri dubbi, oltre a quelli già segnalati.
Gaetano.
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Messaggioda Marmotta » 15/04/2015, 19:45

I carri con le munizioni di che tipo (la grandezza) sono e qual'è il peso del carico? Potrebbe darci un'indicazione sulla destinazione (probabilmente Bari?)...
Nicolò
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