da sincrono » 27/05/2014, 8:07
Credo che occorra un po' di chiarezza. Tutti i locomotori reostatici, dal 626 al 646 erano dotati avviatore manuale a più combinazioni (salvo la 424, dotata di avviatore automatico). Nessuno di loro, nemmeno i prototipi, erano dotati di "mezza tacca" in quanto sarebbe stata inutile. La regolazione della velocità avveniva per velocità economiche, in base alle combinazioni possibili e con l'indebolimento di campo. Ad ogni combinazione corrispondeva una velocità economica estendibile con uno o più gradi di I.C. e per mantenere la velocità,in generale, si utilizzava la combinazione più consona e si lavorava, appunto, con l'IC, per adeguare, al limite delle capacità, la velocità in base alla linea. Ad esempio, se dovevo mantenere la velocità di 120km ora con un 646, si arrivava a utilizzare tutte le combinazioni disponibili per il lancio effettuando le transizioni alle seguenti velocità: S-Sp a 30 kmh; Sp-P a 60 kmh; P-PP a 90 kmh, poi in base alle livellette ed al peso del materiale rimorchiato, si effettuava l'IC ad ogni fine combinazione onde raggiungere le velocità di transizione più velocemente. Una volta raggiunto la velocità di marcia, generalmente occorreva calare di una o più combinazione e lavorare con l'IC per mantenere la velocità. L'unica locomotiva dotata di zero intermedio, tra una combinazione e l'altra, era il 656, dotata di avviatore automatico. Tale caratteristica è stata estesa anche durante la riqualificazione, alle 444. Lo zero intermedio aveva la prerogativa molto utile di poter azzerare la corrente di trazione, mantenendo la combinazione permettendo di dare o togliere corrente senza fare lavorare esageratamente i contattori di combinazione. Nessuna Ale era dotata dello 0 intermedio. A proposito delle transizioni dirette, queste dovevano essere effettuate a pieno campo, condizione molto importante e prevista dai criteri per evitare l'apertura dei contattori di combinazione con correnti più elevate. Era d'obbligo sulle 636 e 626 senza combinatore, mentre su quelle munite di combinatore, gli shunt venivano tolti nella prima fase delle transizioni.
Criteri di transizione:
- ritorno a pieno campo
- reinserzione parziale del reostato
- isolamento e cortocircuitazione del ramo motori da commutare
- formazione del nuovo ramo
- apertura del cortocircuito.
Le locomotive dotate dello 0 intermedio, erano anche controllate di "selettore di velocità" che provvedeva automaticamente a scalare di combinazione nel caso di fermata sullo 0 intermedio di una combinazione più alta, in caso di diminuizione della velocità.
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