Locomotori sporchi.
Inviato: 13/09/2016, 12:50
Cari fedeli, lo sapete che il Don frequenta anche altre parrocchie ed altri bar.
Non è sempre ben visto e bene accolto. Il Don era ed è tutt'ora, benché senescente nonno ed un poco rimbambito, un personaggio scomodo. Le cose non le manda a dire. Le dice in faccia, senza tenere conto delle conseguenze. Perciò la gente del web (degli altri bar e delle altre parrocchie) non sempre prestano la dovuta attenzione alle sue parole. Frettolosamente giudicano di botto e senza approfondire né la forma e né il contenuto di quanto si dice e si scrive. Lo giudicano a prescindere. Lo giudicano in base alle loro convinzioni, al sentito dire, senza discernimento alcuno sulle idee altrui non collimanti con chi «comanda» in loco.
Il prologo è necessario per comprendere la vicenda. Provo a raccontarvela. Poi aggiungerò le mie considerazioni. Magari nella puntata successiva.
Il fatto:
Un sedicente macchinista, amministratore di un gruppo ferroviario su Facebook, posta la foto di un loc, con un muso sporco di moscerini, con cui dice di aver fatto servizio. Lamenta anche la sporcizia della cabina e della sedia coperta di grasso.
Mi sono sentito in dovere di rispondere:
- «Chi ha fatto o ha commentato la foto, forse, non ha mai avuto la sfortuna di impattare in autostrada sciami di moscerini, viaggiando a velocità abbastanza sostenute. Eppure nessuno si è preoccupato di fare delle foto alle proprie auto, prima di lavare il frontale».
Arrivano le prime reazioni, che tralascio di postare. Di rimando aggiungo:
- « Ai miei tempi i macchinisti (non i guidatori), quando il vetro frontale della loro macchina era tanto sporco da non vedere i segnali (allora non c'era SCMT), consegnavano a me (Dirigente Movimento) la richiesta di "pulizia vetri" con modulo M.40a. A ciò si provvedeva in loco oppure si allertavano altre stazioni per l'intervento. Parlo, ovviamente di interventi interessanti la sicurezza dell'esercizio. Perciò, prima di replicare (nel modo scorretto come hai fatto) pensa che puoi sempre rifiutare il mezzo di trazione, se ritieni che non sia idoneo al servizio che deve espletare. Oppure segnalare a chi di dovere (e nei modi prescritti) le anormalità riscontrate. Non è per niente professionale (e per giunta eticamente scorretto) farlo attraverso una pagina di F.B. Ciò denota non solo poca professionalità bensì anche poco rispetto delle altrui idee...che potrebbero essere ben più serie e precise. Senza rancore».
Arrivano altre reazioni, comprese quelle di un altro macchinista che evidenzia il problema dei moscerini e della necessità della pulizia vetri. Il sedicente macchinista, amministratore della pagina, mi invita a preoccuparmi solo della sedia su cui siedo. Pacatamente rispondo:
- «Se non ricordo male all'interno dei locomotori vi "soggiornano" i macchinisti. Ricordo anche che i macchinisti del passato (E 626- E 428- E 424- E 636), oltre a prendersi cura "dell'abitacolo" usavano il cascame per pulire i passamano usati per salire o scendere dalla cabina. Allora, forse, avevano più tempo ??? O forse, pensando ai cessi pubblici, ricordavano il monito : "Lascialo come lo vorresti trovare tu" ???».
Reazione: mi espelle dal gruppo e mi impedisce di replicare alle rimostranze di altri «colleghi della ferrovia».
...continua...
PS. Qualche iscritto al nostro BAR, presente su quella pagina, può confermare la veridicità del racconto.
Non è sempre ben visto e bene accolto. Il Don era ed è tutt'ora, benché senescente nonno ed un poco rimbambito, un personaggio scomodo. Le cose non le manda a dire. Le dice in faccia, senza tenere conto delle conseguenze. Perciò la gente del web (degli altri bar e delle altre parrocchie) non sempre prestano la dovuta attenzione alle sue parole. Frettolosamente giudicano di botto e senza approfondire né la forma e né il contenuto di quanto si dice e si scrive. Lo giudicano a prescindere. Lo giudicano in base alle loro convinzioni, al sentito dire, senza discernimento alcuno sulle idee altrui non collimanti con chi «comanda» in loco.
Il prologo è necessario per comprendere la vicenda. Provo a raccontarvela. Poi aggiungerò le mie considerazioni. Magari nella puntata successiva.
Il fatto:
Un sedicente macchinista, amministratore di un gruppo ferroviario su Facebook, posta la foto di un loc, con un muso sporco di moscerini, con cui dice di aver fatto servizio. Lamenta anche la sporcizia della cabina e della sedia coperta di grasso.
Mi sono sentito in dovere di rispondere:
- «Chi ha fatto o ha commentato la foto, forse, non ha mai avuto la sfortuna di impattare in autostrada sciami di moscerini, viaggiando a velocità abbastanza sostenute. Eppure nessuno si è preoccupato di fare delle foto alle proprie auto, prima di lavare il frontale».
Arrivano le prime reazioni, che tralascio di postare. Di rimando aggiungo:
- « Ai miei tempi i macchinisti (non i guidatori), quando il vetro frontale della loro macchina era tanto sporco da non vedere i segnali (allora non c'era SCMT), consegnavano a me (Dirigente Movimento) la richiesta di "pulizia vetri" con modulo M.40a. A ciò si provvedeva in loco oppure si allertavano altre stazioni per l'intervento. Parlo, ovviamente di interventi interessanti la sicurezza dell'esercizio. Perciò, prima di replicare (nel modo scorretto come hai fatto) pensa che puoi sempre rifiutare il mezzo di trazione, se ritieni che non sia idoneo al servizio che deve espletare. Oppure segnalare a chi di dovere (e nei modi prescritti) le anormalità riscontrate. Non è per niente professionale (e per giunta eticamente scorretto) farlo attraverso una pagina di F.B. Ciò denota non solo poca professionalità bensì anche poco rispetto delle altrui idee...che potrebbero essere ben più serie e precise. Senza rancore».
Arrivano altre reazioni, comprese quelle di un altro macchinista che evidenzia il problema dei moscerini e della necessità della pulizia vetri. Il sedicente macchinista, amministratore della pagina, mi invita a preoccuparmi solo della sedia su cui siedo. Pacatamente rispondo:
- «Se non ricordo male all'interno dei locomotori vi "soggiornano" i macchinisti. Ricordo anche che i macchinisti del passato (E 626- E 428- E 424- E 636), oltre a prendersi cura "dell'abitacolo" usavano il cascame per pulire i passamano usati per salire o scendere dalla cabina. Allora, forse, avevano più tempo ??? O forse, pensando ai cessi pubblici, ricordavano il monito : "Lascialo come lo vorresti trovare tu" ???».
Reazione: mi espelle dal gruppo e mi impedisce di replicare alle rimostranze di altri «colleghi della ferrovia».
...continua...
PS. Qualche iscritto al nostro BAR, presente su quella pagina, può confermare la veridicità del racconto.