
E adesso... La scelta di alimentare l'equipaggiamento di trazione dell'elettromotrice utilizzando solo il 35 per cento della corrente di alimentazione originaria,è dovuto alla necessità di preservare il più possibile,l'isolamento dei motori di trazione che sebbene ampiamente revisionati,sono ancora dotati dell'avvolgimento della piattina applicato dal TIBB nel 1931.
La necessità di consegnare il rotabile in tempo per i festeggiamenti dell'ottantesimo e problemi riguardanti la Ditta prescelta per il rifacimento dei motori,hanno consigliato una soluzione di compromesso,comunque valida . Noi di RTVT,abbiamo,dopo un accurato studio,riprogettato il reostato di trazione che utilizza resistori in piattina di accaio al nickel cromo,per una corrente di alimentazione di 480 volt in cc.
L' "appassionato medio"


La linea di contatto che avrebbe dovuto stimolare ben altre domande agli appassionati e non stuzzicare il loro "gusto estetico"


Apparentemente antica, perchè l'isolamento del filo di contatto è stato eseguito con isolatori di porcellana tutti recuperati e risanati della ferrovia Rimini S.Marino,è in realtà modernissima e già predisposta per un eventuale innalzamento della tensione ai valori oggi usuali 1600/3000 voltcc. Il raddrizzatore,(ovviamente nuovissimo e di ultima generazione)è collocato nella sottostazione già esistente per rete civile, in cabina muraria,sopra il portale monumentale del Montale ed è capace di erogare 250 ampere(più sovraccarico)per una potenza di 250 Kw alla linea di contatto. Opportuni interruttori di protezione e relè differenziali garantiscono la sicurezza di tutto l'impianto che è realizzato secondo le normative,rigorose,vigenti.
Tornando all'elettromotrice, è stato, "giocoforza", necessario modificare il funzionamento del compressore originario che era mosso da un motore funzionante a 2700 volt. Questo motore non avrebbe potuto ruotare con una coppia sufficente con una tensione di soli 480 volt e di fatto non avrebbe fatto caricare aria con la necessaria sufficenza al compressore bicilindrico a cui era flangiato.
Ho così deciso di far adottare un compressore a 4 cilindri del tipo T 660,in uso su svariate macchine FS. Dalle 773 ai 214. Questo compressore è stato,opportunamente montato,dietro(quindi non visibile)al compressore originario che è stato privato del motore elettrico di azionamento. Il nuovo compressore è quindi mosso mediante cinghia e puleggia realizzate appositamente da un nuovo motore a cc continua di adeguata potenza e alimentato alla tensione di rete.
Debbo dire che l'effeto è strepitoso. perchè azionato ,il rumore è lo stesso che avrebbe fatto l'altro e come di più,proviene dallo stesso punto. Pertanto è difficile capire la differenza

Vorrei,infine,specificare(ad uso di qualche appassionato fulminato

La prima corsa di collaudo è stata straordinariamente emozionante. L'elettromotrice che già poco prima di pranzo si era mossa con grande sicurezza,è stata condotta con maestria dal Sig. Giacomo Costanzi,Titolare della MF costruzioni ferroviarie di Roma che ha eseguito i lavori di ricostruzione. All'uscita del portale superiore molte delle persone presenti sulla piazza e nelle abitazioni ad essa prospicenti,ci hanno appluditi più volte.
Io sono tornato a Roma e in questi giorni sul Titano,si completa anche l'arredamento interno del rotabile....Mi è ancora,molto difficile tracciare un bilancio di questa esperienza a metà tra sogno e realtà. Certo che è stato realizzato qualcosa di particolare e forse unico.....
Max RTVT