Sono un poco sconcertato.
tempo fa avvenne un grave incidente in Germania, ma qui solo silenzio. La cosa però era plausibile, non si capiva perchè era successo e lo si capì solo molti mesi dopo. Atto incosciente di un Dirigente Movimento.
Ora però vi è silenzio pure su quanto accaduto in Puglia. E questo è strano. Qui le cose sono abbastanza chiare.
Operatore privato, FERROTRAMVIARIA Spa, su di una linea, Bari-Andria-Barletta in zona popolosa, tipo una metropolitana leggera, con traffico molto elevato di treni e di pendolari. Con il tratto a semplice binario esercitato con il blocco telefonico. E già qui è evidente che qualcosa non va (poi si verrà a sapere che il raddoppio della linea con il blocco automatico come la metà linea già modernizzata è una lunga storia, che i fondi c'erano, che tutto si trascina avanti da dieci anni causa la burocrazia, ecc.ecc. ma questo è un altro discorso).
Blocco telefonico vuol dire che i dirigenti movimento si scambiano i famosi dispacci di via libera e che ovviamente devono ricordarsi di averli fatti, il che complica di molto il loro operato se il traffico è molto intenso, in sostanza per un traffico intenso il blocco telefonico non dovrebbe esserci.
(Non so se vi ricordate dell'incidente sulla Roma-Velletri degli anni ottanta con il coinvolgimento del DM di Ciampino, che oltre alla linea principale per Cassino doveva gestire le tre linee dei Castelli romani appunto con il blocco telefonico - fu una storia complessa collegata con norme regolamentari poco serie, che ebbe un seguito molto lungo, dove pure intervenni io e alla fine i fatti mi diedero ragione anche se nessuno ha mai voluto ammetterlo, ma lasciamo perdere.....).
Qui in Puglia in sostanza la cosa è semplice. Un treno era in ritardo di otto minuti e l'incrociante non ha aspettato l'incrocio, incrociandolo in piena linea. Lo ha detto anche il Direttore di Ferrotramviaria "il fatto è evidente, uno dei due treni non doveva essere qui." Elementare Watson......
Quello che non è chiaro è perchè quel treno è partito. Per logica doveva essere licenziato dal DM con la famosa paletta di comando. DM che aveva ovviamente prima fatto il regolare fonogramma "dopo giunto mia stazione.... treno chiedo inviare treno.....", e quindi dovrebbe essersi dimenticato di questo treno non ancora giunto. Resta però un secondo problema, il controllo degli incroci da parte di macchinista e capotreno. Perchè se in orario c'è un incrocio per far partire il treno contro quello atteso occorre uno spostamento d'incrocio. E il personale del treno deve esserne avvisato. E qui rispunta la faccenda Ciampino con quel famoso comma 9 dell'articolo dell' RCT sugli incroci e sul fatto che le stazioni abbiano o no il segnalamento completo di protezione e partenza, e le modifiche e aggiunte venute dopo, molto dopo. Ovviamente qui siamo in casa privata, bisognerebbe sapere come si comportano in questi casi, e se quello che ho detto vale anche per loro.
Una cosa è però sicura: un DM ha licenziato un treno dimenticando l'incrocio, e - ma questo è da verificare - il personale del treno non ha controllato l'incrocio.
Altre cause non le vedo. Amenocchè - ma questo sarebbe demenziale - se il con segnale di partenza disposto a via libera l'ordine di partenza spettasse al capotreno senza obbligo di altri accertamenti, ma è talmente assurdo pensarlo che lo cito solo per completezza di ipotesi.
Resta naturalmente il problema principale: su di una linea ad intenso traffico usare ancora il blocco telefonico vuol dire che su 10.000 volte che non sbagli una che sbagli ci sta tutta. Quindi chi ha sbagliato ha delle forti attenuanti.