Sulmona-Carpinone: la "Transiberiana" d'Italia

Spazio dedicato alle linee ferroviarie appartenenti alle FS, alla loro storia e ai loro servizi.

Messaggioda fas » 06/01/2012, 21:18

Cosa ne dite di parlare di questa splendida linea su cui, a partire dal 10 dicembre scorso, non circolano più treni?
Ricordo che Giancarlo caricò a suo tempo delle splendide foto di uno speciale effettuato con il binato Breda su questa linea.

Iniziamo con qualche video:

http://www.youtube.com/watch?v=Uo_pko3KLKc
http://www.youtube.com/watch?v=diIRH9YOiwk
http://www.youtube.com/watch?v=WWVUwwHfbaA

http://www.youtube.com/watch?v=jbtX4gjkJEU

http://www.youtube.com/watch?v=e2tOUZJZb54
http://www.youtube.com/watch?v=dKsJtqlg ... re=related
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Messaggioda fas » 07/01/2012, 1:25

Grazie per averle inserite Giancarlo (perchè non inserisci direttamente la visualizzazione diretta dell'immagine? A parte la prima, tutte le altre rientrano nelle dimensioni ammesse dal forum)
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 07/01/2012, 10:01

Ho deciso di metterle così perché, guarda caso ho controllato le dimensioni solo della prima. Comunque,così come sono il forum non le accetta, forse sarebbe il caso di aumentare le dimensioni delle foto inseribili, altrimenti si è costretti a ridimensionare tutte quelle già disponibili in rete larghe 800x490 circa.
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Messaggioda fas » 07/01/2012, 10:51

Si, scusa ho fatto una prova ed ho visto che il limite era a 640x480. Forse sarebbe il caso di aumentarlo, apro una discussione sull'argomento.
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Messaggioda Giovanni Fvm » 07/01/2012, 20:54

Foto bellissime. Mettono anche tristezza. E' una linea bellissima che proprio non riesco a pensare chiusa.
Si è ancora in tempo per fare qualcosa... ma il problema è che nell'Italia centrale non c'è da parte della popolazione una preparazione sul tema che possa dare il via ad un richiesta di riapertura. Non si tratta solo di questa linea ma di tante altre del centro Italia. L'appennino è cosparso di centinaia di km di linee "dormienti" che nessuno riesce a risvegliare. E non è questione solo di soldi o di politica; è dal basso che deve venire la volontà. Ed in basso c'è il vuoto.
Quando con FVM faccio dei gazebo per spiegare alle persone tutti gli aspetti positivi dell'avere una ferrovia torno a casa rincitrullito dalle banalità che devo spiegare 1000 volte.
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Messaggioda Macaco » 07/01/2012, 21:25

Giovanni Fvm ha scritto:Foto bellissime. Mettono anche tristezza. E' una linea bellissima che proprio non riesco a pensare chiusa.
Si è ancora in tempo per fare qualcosa... ma il problema è che nell'Italia centrale non c'è da parte della popolazione una preparazione sul tema che possa dare il via ad un richiesta di riapertura. Non si tratta solo di questa linea ma di tante altre del centro Italia. L'appennino è cosparso di centinaia di km di linee "dormienti" che nessuno riesce a risvegliare. E non è questione solo di soldi o di politica; è dal basso che deve venire la volontà. Ed in basso c'è il vuoto.
Quando con FVM faccio dei gazebo per spiegare alle persone tutti gli aspetti positivi dell'avere una ferrovia torno a casa rincitrullito dalle banalità che devo spiegare 1000 volte.


Non il vuoto Giovanni, ma l'automobile.

Circa venti anni fa, quando tutti i componenti della mia famiglia lavoravamo ed i tre figli erano ancora in casa, il nostro parco macchine era composto da ben 6 (unità). Un'auto a testa ed in più una di riserva che veniva utilizzata da tutti a seconda delle indisponibilità delle altre per avaria o manutenzione ordinaria.

Si lavorava in cinque località diverse e con orari diversi.

Io, per esempio, facendo il turno in terza a trenta chilometri da casa, se dovevo dare in orario il cambio al collega non mi potevo permettere di perdere tempo con una macchina che non partiva per batteria non sufficientemente carica oppure con una ruota a terra. Altrettanto era per il resto della famiglia.

Cosa c'è di strano mi si potrebbe obbiettare?

Allora, come adesso, abitavo negli alloggi di una stazione ferroviaria. Solo che un poco alla volta i treni viaggiatori sono diminuiti al punto da non permettere il rispetto di nessun orario o turno lavorativo.

La stazione inoltre, un poco lontana dai centri abitati, non era, come tutt'ora, servita dai mezzi pubblici.

Orbene, quante zone e località della penisola, pur servite da una linea ferroviaria, si trovano in quelle condizioni ?
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 07/01/2012, 23:31

Purtroppo a causa dell'orografia dell'italica penisola (non ho bevuto a cena :lol: mi è venuto così ) quando si costruirono le prime linee ferroviarie si pensò di spendere il meno possibile, si fecero perciò nelle valli e lungo i letti dei fiumi. I paesi però, lungo gli Appennini e le Alpi, sono storicamente arroccati sui monti, le stazioni perciò vennero costruite dove si poteva dare un servizio alla meglio alle popolazioni. E' ovvio che oggi, con le necessità di spostamento che ci sono, scendere dal cocuzzolo della montagna a valle per prendere il treno per andare a lavorare o per svolgere una qualsiasi altra attività, è divenuta una cosa anacronistica quando con i mezzi privati o anche con quelli pubblici su gomma, grazie a strade, super strade e autostrade, stando comodi con tempi nettamente inferiori si può andare dove si vuole.
Per chi non conosce personalmente la linea, se si guardano quei filmati che sono stati posti all'inizio della discussione, salvo rare eccezioni, la ferrovia si snoda in un bellissimo "nulla", attraversato però oltre che dalla ferrovia anche da una comodissima strada che collega Castel di Sangro a Sulmona e quì con l'autostrada A25 per Roma e Pescara. Orari poi fatti a posta per scoraggiare l'uso del treno, hanno determinato la mancata presenza di utenti.
Qui però si finisce per metterla in politica, cosa questa che non è mia intenzione immergermici perché non sono note le mire finali.
Giancarlo
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Messaggioda E 44 » 08/01/2012, 16:31

La linea è figlia proprio della politica. In stazione di Roccaraso esiste una lapide che commemora il Conte ,di cui non ricordo il nome, senatore del Regno, che fu l'artefice della sua realizzazione. Per l'epoca una grande realizzazione, che liberò dall'isolamento molte zone, e diede vita a una delle linee più spettacolari del mondo.
Certamente questa linea, con orari e collegamenti adeguati, potrebbe ancora servire molto bene le zone attraversate. Ma negli ultimi quindici anni si è fatto di tutto per far passare la voglia di viaggiarci, a cominciare dal programma "rete snella" che ha creato il record italiano di sezione di blocco più lunga, ben 42 km. , fra Sulmona e Campo di Giove, con potenzialità teorica di due treni all'ora.

Come curiosità, Roccaraso e Castel di Sangro sono le due uniche stazioni FS superstiti con il segnale di protezione di 2a categoria.

Segnalo un meraviglioso filmato dalla cabina realizzato verso il 1992 sotto una tormenta di neve Sulmona-Isernia-Sulmona, realizzato da Alessandro Manfredi di Piacenza (autore anche di molti altri video dalla cabina in commercio).
Paolo
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Messaggioda ioannesg » 08/01/2012, 18:40

È la linea dei record, la stazione più alta dell'appennino, la sezione di blocco più lunga, le uniche stazioni con ancora i segnali di protezione ad ala, la tratta con più soppressioni tra stazioni e corse... e quella con più disinteresse da parte di enti locali e gestore....
Sigh :'(
Giovanni
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Messaggioda fas » 08/01/2012, 20:47

Ecco la lapide di cui parlava Paolo
iscrizione.jpg


Giovanni, permettimi un paio di precisazioni a ciò che hai scritto: i segnali ad ala sono presenti anche a Spinazzola, Avellino e Salsomaggiore.
La sezione di blocco più lunga su rete RFI dovrebbe essere quella tra Asciano e Monte Antico (51 km), inoltre su di una linea in Dirigenza Unica è improprio parlare di sezioni di blocco.
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Messaggioda ioannesg » 08/01/2012, 20:52

fas ha scritto:Giovanni, permettimi un paio di precisazioni a ciò che hai scritto: i segnali ad ala sono presenti anche a Spinazzola, Avellino e Salsomaggiore.
La sezione di blocco più lunga su rete RFI dovrebbe essere quella tra Asciano e Monte Antico (51 km), inoltre su di una linea in Dirigenza Unica è improprio parlare di sezioni di blocco.


Ma la Asciano-Monte Antico non è aperta al servizio commerciale... sorte che invece adesso condivide con la nostra... quindi con E44 intendevamo "tra le linee aperte all'esercizio commerciale"
Da quello che so le altre tre stazioni che menzioni oramai hanno perso da un po' le 'ali' (di salsomaggiore manco lo sapevo, anche perchè se non ricordo male il servizio è a spola)
Giovanni
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Messaggioda Giovanni Fvm » 08/01/2012, 21:04

Comunque, anche se capisco il discorso dell'automobile e della comodità e della superstrada, quello che c'è da sotolineare è che per sopravvirere, anzi, per vivere anche dignitosamente, una ferrovia come questa non necessiterebbe di altro che di orari fatti in modo normale. Nemmeno di orari studiati approfonditamente; basterebbero normali. Se poi il 90% va con la superstrada non importa; quel 10% evidentemente trova comodo il treno, o non ha scelta.
Certo, a doverla realizzare adesso il 10% non giustificherebbe la spesa. Ma se la linea c'è già ed anzi è pure messa discretamente si poteva evitare di buttare tutto alle ortiche. Anche perchè le linee ferroviarie son sempre soldi dei contribuenti... anche se tutti morti da 40 anni.
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Messaggioda E 44 » 09/01/2012, 0:37

ioannesg ha scritto:
fas ha scritto:Giovanni, permettimi un paio di precisazioni a ciò che hai scritto: i segnali ad ala sono presenti anche a Spinazzola, Avellino e Salsomaggiore.
La sezione di blocco più lunga su rete RFI dovrebbe essere quella tra Asciano e Monte Antico (51 km), inoltre su di una linea in Dirigenza Unica è improprio parlare di sezioni di blocco.


Ma la Asciano-Monte Antico non è aperta al servizio commerciale... sorte che invece adesso condivide con la nostra... quindi con E44 intendevamo "tra le linee aperte all'esercizio commerciale"
Da quello che so le altre tre stazioni che menzioni oramai hanno perso da un po' le 'ali' (di salsomaggiore manco lo sapevo, anche perchè se non ricordo male il servizio è a spola)



Certamente la sezione di blocco si ha, dal punto di vista squisitamente regolamentare, solo sulle linee non a Dirigenza Unica, però le sezioni di quest'ultima non mi risulta abbiano un nome preciso, insomma era per capirci.

A Salsomaggiore esistono i segnali di protezione e di avviso ad ala, ma si tratta di segnalamento di 1a categoria; inoltre la linea è esercitata a spola, l'itinerario è stato bloccato sul corretto tracciato, dimodochè i segnali mostrano sempre, che i treni arrivino o partano, l'avviso con l'ala in giù "avviso di via libera" e la protezione con l'ala rossa in giù e l'ala gialla orizzontale "Via libera con avviso di via impedita". Gli scambi sono oltre che bloccati assicurati pure dalla posizione del segnale di protezione. Credo sia l'unico segnale di 1a categoria accoppiato superstite,anche se bloccato.
Paolo
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Messaggioda fas » 09/01/2012, 0:47

Si, scusami Paolo, ma avevo letto solo la parte iniziale del tuo messaggio (quella in cui facevi cenno della lapide commemorativa) e poi ero saltato direttamente al messaggio di Giovanni :oops:
PS. tra Sulmona e Campo di Giove i km sono 31.
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