Udine-PM.Vat, vecchia storia

Spazio dedicato alle stazioni e ai grandi nodi urbani della rete RFI

Messaggioda ioannesg » 15/11/2012, 15:09

Si potrebbero riunire nel "no a tutto"
Giovanni
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Messaggioda fas » 15/11/2012, 19:36

Giovanni Pighini ha scritto:Guardando su googlemaps ho visto che la circonvalazione non serve a niente: collega la Cervignano-Udine con la Pontebbana, ma i treni invece arrivano dalla linea di Vicenza! Se si volesse fare qualcosa bisognerebbe completarla: immagino lo scoppio di ira dei no-tav per la costruzione di una tale opera!

Credo che intendano la tratta Udine-Udine Parco-Bivio Cividale-PM Vat (13 km contro i 5 dell'itinerario diretto Udine-PM Vat).

Qui si vede la stazione di Udine sulla sx e quella di Udine Parco sulla dx http://goo.gl/maps/zFjCN , allego anche uno stralcio del FL 61, in cui è riportato il nodo di Udine:
udine.pdf
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Messaggioda E 44 » 16/11/2012, 2:07

E' esatto.

La cintura di Udine sostituì la precedente e venne realizzata in trincea con sede a doppio binario e previsti raccordi con le linee esistenti.
Ma fu realizzata in economia: semplice binario da PM.Vat al Bivio Cargnacco sulla linea per Cervignano; solo i due raccordi verso la linea di Gorizia-Monfalcone e verso verso Udine Parco.
In modo particolare quest'ultimo presenta una forte pendenza e un raggio di curvatura stretto, velocità 30 (non è chiaro se questa realizzazione era da intendersi provvisoria in attesa di tempi migliori o definitiva).
Per la Pontebbana bastava raddoppiare il tratto Udine-PM.Vat, l'unico da sempre con sede a doppio binario.
Il Comune di Udine bloccò tramite parlamentari compiacenti questo raddoppio. Il motivo vero sta nel numero di passaggi a livello, la zona è molto popolosa. Inoltre sia in arrivo che in partenza da Udine, III binario di corretto tracciato escluso, tutti gli itinerari sono a 30. Perciò fra la disposizione a via libera dei segnali e l'effettivo passaggio dei treni sui PL passano almeno 4-5 minuti. E siccome gli automobilisti dei nostri giorni non sanno dove vanno ma devono andarci di fretta, queste attese risultano eterne. Questo è il vero motivo del perchè il treno è antipatico, non quello che trasporta. E i furbi che sgattaiolano a pochi metri dal treno in arrivo sono cosa quotidiana, a volte i macchinisti tirano la rapida.
Da allora, ormai sono un quindici anni - tre lustri - tutto è fermo per colpa del Comune. La faccenda delle attese ai PL è ghiotta per i sindaci, iniziative del genere portano voti. Ed è ghiotta pure per i giornalisti, fa vendere giornali.
E' evidente che i treni potrebbero percorrere il percorso Udine-Udine Parco-Bivio Cividale-PM.Vat, ma questo vorrebbe dire, oltre al maggior chilometraggio, problemi con le pendenze del raccordo e un aumento dei tempi di percorrenza sui 10 minuti.
in ogni caso la ferrovia avrebbe problemi di costi: maggiori percorrenze di macchine e personale, più tutto il traffico di una linea veloce a doppio binario compresso per una decina di chilometri in una tratta a semplice binario. Allora vi sarebbero i costi per migliorare e completare la cintura; oppure, l'altra soluzione proposta dal Comune, una trincea profonda, magari ricoperta, sull'attuale tratto urbano.
La ferrovia ha detto più volte che anche il Comune potrebbe in fondo realizzare dei cavalcavia; ma il Comune dice che non ha soldi e non vuole spendere.
Questa storia non finirà mai, ognuno dei due resta sulle sue e siccome, almeno per il momento, un sindaco non può impedire ai treni di passare, le leggi non gli danno questo potere, la storia contuinuerà all'infinito.

Honsell ho avuto modo di conoscerlo personalmente anni fa, quando era rettore. Non credevo potesse arrivare a queste fesserie acchiappavoti, tanto più che le elezioni a Udine sono ancora lontane. Mi era sembrato una persona più seria. Chissà perchè ha preso questa iniziativa. E' ovvio però che attualmente tutti gli automobilisti citati stravedono per lui.
Paolo
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Messaggioda Giovanni Pighini » 16/11/2012, 12:18

Rispetto ad interrare la linea allora converebbe rifare il raccordo Udine-Parco - Cintura permettendo una velocità adeguata (anche se guardando la mappa servirebbe un sottopasso per far entrare una curva più ampia).
Si ritorna al solito problema del disinteresse della politica (e quindi fi FSI) per infrastrutture adeguate per il trasporto merci.
Mentre in Olanda (che ambisce a diventare il polo mondiale della logistica, l'Italia con la sua posizione strategica non è interessata a cose del genere) si realizzano linee solo merci, interoperabili:
http://www.intermodale24-rail.net/linee/Betuwelijn.html
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Messaggioda E 44 » 25/01/2013, 12:58

Mondo di matti!! A Udine domenica ci sarà una marcia del "comitato per lo spostamento del treno" e sin qui passi, ma ha avuto l'avvallo e la sponsorizzazione del Club dell'UNESCO!!

Va bene , a Udine l'UNESCO si fa notare perchè sponsorizza tutto, anche il fruttivendolo sotto casa se questo lo domanda...ma comunque questa è grossa!!
Paolo
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Messaggioda ALn668.1207 » 27/01/2013, 22:33

E 44 ha scritto:(...)
La ferrovia ha detto più volte che anche il Comune potrebbe in fondo realizzare dei cavalcavia; ma il Comune dice che non ha soldi e non vuole spendere.
Questa storia non finirà mai, ognuno dei due resta sulle sue e siccome, almeno per il momento, un sindaco non può impedire ai treni di passare, le leggi non gli danno questo potere, la storia contuinuerà all'infinito.(...)


Storia che ho visto già moltissime volte, declinata non solo a tema ferroviario.

Ormai il problema non è più la ricerca della soluzione, è il parlarne per ricordarsi che esiste.

In un mondo di persone ragionevoli una soluzione la si sarebbe già trovata, vuoi con sovra/sottopassaggi, vuoi in sopraelevata piuttosto che in trincea.
Basterebbe volerlo e i soldi sarebbero comunque ben spesi, meglio se per la soluzione migliore nel rapporto costi/benefici, ovviamente.
Paolo
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Messaggioda E 44 » 29/01/2013, 0:28

VIVA I PENDOLARI!!! Il Comitato dei pendolari friulani ha emesso un comunicato dove deplora l'iniziativa del Comitato per lo spostamento del treno, facendo notare:
- che la linea era in aperta campagna, chi ha costruito quelle case e chi ha comperato gli appartamenti sapeva che lì c'era la ferrovia con i passaggi a livello;
- che è assurdo che per la comodità di chi passa in auto si vogliano allungare i tempi di percorrenza dei treni danneggiando chi li usa per andare a lavorare;
- e soprattutto "che è assurdo che mentre molti lottano contro la chiusura di linee ferroviarie molto utili per chi ne ha bisogno e tentano disperatamente di farle riaprire - vedasi Sacile-Gemona - altri chiedano di smantellare una linea funzionante per soddisfare la comodità di pochi".
Paolo
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Messaggioda Giovanni Pighini » 29/01/2013, 11:21

Per i merci in prospettiva le cose cambieranno con il raddoppio della Udine-Cervignano (quando?), al momento infatti i treni merci provenienti da "sud-ovest" passano per Treviso, nodo piuttosto trafficato, e quindi attraversano Udine.
Rimettendo i treni merci sulla linea "bassa" (Venezia-Portogruaro-Cervignano) si potrà evitare di passare per la stazione di Udine e sfruttare, quindi, la cintura, il traffico sul tratto "incriminato" calerà drasticamente!
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Messaggioda fas » 01/02/2013, 21:24

Per chi volesse leggerlo, ecco il comunicato del Comitato Pendolari Alto Friuli: http://comitatopendolarialtofriuli.blog ... treni.html
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Messaggioda Giovanni Fvm » 03/02/2013, 20:49

Finalmente qualcuno che capisce. Questo articolo mi ha risollevato la serata.
Quante analogie con la mia amata metaurense... Complimenti al comitato pendolari :)
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Messaggioda fas » 11/07/2013, 19:44

Da http://www.ilquotidianofvg.it/pdf/Quoti ... 130709.pdf

CONTRO I TRENI IN CITTÀ, IN PRIMAVERA LA GRANDE MOBILITAZIONE UDINESE
Mansi: le ferrovie hanno disatteso le promesse il consigliere ora minaccia il “Tratta Day”
«Il deragliamento del treno cisterna carico di petrolio e il violento incendio che ne è scaturito ha distrutto
almeno una trentina di edifici provocando morti e un numero imprecisato di dispersi. Tutto questo succedeva nella località canadese di Lac Megantic, nel Quebec, dove i sistemi di sicurezza sono all’avanguardia».
È con questo catastrofico scenario che il consigliere comunale, Matteo Mansi (Fds) riporta all’attualità la dismissione della tratta ferroviaria di superficie che con i suoi cinque passaggi a livello divide la città di Udine in due parti. «Non c’è tempo da perdere - continua - 50mila cittadini vivono lungo la linea ferroviaria e ogni giorno vedono attraversare le loro case dai treni merci chiamati “i bomboloni“ in quanto trasportano materiale infiammabile e tossico. Gli impegni presi dai responsabili delle Rete Ferroviaria Italiana sono stati costantemente disattesi, come la promessa di ridurre, a partire dal mese di aprile, il numero dei treni merci; anzi i cittadini ne segnalano addirittura l’aumento. Per giunta - continua Mansi - le ferrovie non investono più in manutenzione e sicurezza e per quanto riguarda i treni cisterna va rilevato che la manutenzione non è più in capo alla RFI, ma è stata data in concessione a terzi. La domanda ora nasce spontanea: come viene assicurata la sicurezza sui treni cisterna lungo l’asse Bivio Vat-stazione di Udine e viceversa? Quanti e quali investimenti vengono fatti per ammodernare i sistemi di sicurezza lungo lo stesso asse? Quali sono gli introiti che la società che gestisce la sicurezza si assicura? Da domani - conclude Mansi - il Comitato per la Dismissione della tratta di superficie lavorerà per la giornata di mobilitazione cittadina la “Tratta Day“ che si terrà in primavera in piazza San Giacomo. Non aspetteremo che succeda come in Canada tenendo presente che ad oggi i treni merci-cisterna potrebbero passare tranquillamente utilizzando la tratta interrata di San Gottardo.



Le cretinate scritte nell'articolo si commentano da sole.
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Messaggioda ioannesg » 12/07/2013, 17:54

Ma i merci non passavano già da tempo sulla tratta di circonvallazione?

Poi dopo l'incidente di oggi in Francia non vorranno più manco i passeggeri. Ma si, chiudiamo la ferrovia e facciamoci una bella superstrada a 4 corsie con limite a 110. Facciamo sfrecciare auto e camion. Poi oh, se mai ci scappa un incidente e una 30ina di morti... e vabbè, dai, capita.
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Messaggioda Giovanni Pighini » 12/07/2013, 20:13

la circonvallazione è funzionale ai treni della tratta Cervignao-Pontebbana, ma il maggiore traffico è sulla tratta di Treviso che passa per la stazione di Udine e poi prosegue o verso Trieste o verso l'Austria (passando quindi sulla linea che "divide" la città, manco fosse il muro di Berlino)
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Messaggioda E 44 » 31/07/2013, 0:39

Intanto la ferrovia non divide la città in due, la tratta è periferica, oltre la linea c'è in pratica il quartiere San Gottardo che è 1/10 di Udine. Ma poi se le cisterne sono così pericolose lo sono anche quando il treno sfiora le case da Udine fino al rione Basaldella...è curioso che dove non ci sono passaggi a livello il pericolo non c'è.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
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Messaggioda freelancer » 31/07/2013, 13:26

E 44 ha scritto:...è curioso che dove non ci sono passaggi a livello il pericolo non c'è.... :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:

No, non c'è nulla di curioso: anche Einstein non poteva dare per scontata l'infinità dell'universo ma poteva farlo per la stupidità umana... ;)
:mrgreen:
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