da Macaco » 29/01/2018, 16:37
Caro Giancarlo, da qualche parte le pagine scritte sull'incidente assommano a tantissime pagine. Sul web, come su altri media gli esperti fanno a gara a chi è più bravo a formulare ipotesi. Non ti nascondo che anche io ho provato a scrivere qualche cosa mantenendomi però sul vago di una formazione tecnica di base, su eperienze passate e senza entrare nel dettaglio dei fatti. Questo per una mia etica di approcciarmi a simili argomenti. Fatti troppi recenti, indagini in corso, mancanza di prove certe ma tanti "analisi" senza il supporto di competenze valide e certificate. Comunque vi posto quanto da me scritto su altri siti:
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Incidentalità ferroviaria.
Il complesso sistema del trasporto ferroviario, per quanto perfetto possa essere non è mai privo di difetti, anormalità od eventi negativi. Possiamo dire, senza presunzione o tema di smentita, che quanto più un sistema è tecnologicamente avanzato tanto più è soggetto a guasti, almeno in ambito ferroviario. Se a questo aggiungiamo una assenza o scarsa manutenzione ben possiamo conoscere la ragione di tanti disservizi e ritardi dei treni. Ho detto conoscere e non giustificare, sapendo perfettamente quanto sia facile giustificare il mancato funzionamento di un apparato o di un locomotore dove abbiamo tutta una serie di cinematismi in atto. Però per il pubblico il treno non può guastarsi, una stazione non può non funzionare, un locomotore non può non trazionare, ecc.
Però di fronte agli incidenti ferroviari catastrofici, con notevoli danni all'infrastruttura, morti e feriti di solito si vanno a cercare cause e concause tecniche ed ambientali, non escludendo «l'errore umano».
Il compito degli organi inquirenti non è sempre facile. L'indagine nell'incidentalità ferroviaria, fatta con serietà e cognizione di causa, spesso pone di fronte agli addetti ai lavori «rappresentazioni» degne della migliore scenografia di Alfred Hitchcock. Vale a dire che la triste realtà qualche volta supera perfino la truce e contorta fantasia di uno scrittore di libri gialli o di ingarbugliate trame di un romanzo di spionaggio.
Con somma pazienza e competenza si devono mettere assieme tante tesserine fino a comporre un complicato mosaico per capire come sia stato possibile il concentramento di tutta una serie di circostanze favorevoli al verificarsi del tragico evento.
In presenza, poi di errore umano, quale causa primaria o concausa del nefasto evento, ci sono da prendere in esame tanti altri scenari quali, ad esempio, comportamenti o procedure lavorative a rischio connessi o premonitori dell'incidente ferroviario stesso. In particolare se tali comportamenti fossero stati rilevati, censurati e corretti e che, forse, potevano non concorrere a determinare tristi conseguenze.
In un lontano passato ho avuto il piacere e l'onore di lavorare, per un breve periodo, con un valente funzionario che, a proposito del famoso esempio:
« L'incidentalità ferroviaria è come un iceberg.
- Il Disastro è quello che si palesa.
- Il Mancato Disastro è quello che si intravede.
- Il Pericolato Disastro è quello che sta più nel profondo.»
così lo commentava:
- «Disastro» è quando ci vai a sbattere (anche il diavolo ci ha messo la coda).
- « Mancato Disastro» è quello che si intravede in tempo (un Santo ti ha dato una mano).
- «Pericolato Disastro» è quello che sta più nel profondo (hai avuto proprio culo).
Spesso i media, come i giornalisti, fanno analisi e congetture stando lontani sia dall'evento che dai binari e non si rendono conto che una «verità» è possibile rilevarla solo dalla lettura dei risultati delle inchieste svolte dagli organi aziendali e dalla magistratura. «Carte», ovviamente, non accessibili a tutti. Però anche in quelle carte, qualche volta, si legge solo una ricostruzione parziale di quanto successo.
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.