MESP
Inviato: 29/01/2012, 16:44
E' stato citato, forse a sproposito, ed allora parliamone.
L'attrezzatura del MESP viene impiegata sui deviatoi nella fase di trasformazione da manovra esclusivamente manuale a centralizzazione con manovra elettrica. Per valutarne meglio l'utilità è opportuno soffermarsi in una attenta lettura di ciò che segue.
Operare in un impianto con deviatoi centralizzati rende il lavoro più facile e rapido, mentre il lavoro per la centralizzazione non è né agevole e né semplice: vediamo alcuni aspetti che riguardano l'organizzazione della messa in servizio di tali deviatoi, trasformandone la manovra a mano in manovra elettrica centralizzata.
Rimuovere la vecchia tiranteria e mettere in opera la nuova con la relativa cassa di manovra elettrica richiede un tempo non facilmente conciliabile con le esigenze del settore movimento e questo disagio deve essere poi moltiplicato per il numero delle casse da mettere a lavoro.
Tempi di intervento ridotti, per non gravare sulla circolazione e per non sperperare energie, sconsigliano di slacciare la manovra a mano, montare le casse elettriche per effettuare le tarature meccaniche ed elettriche e quindi ripristinare le condizioni iniziali in attesa della messa in servizio del nuovo apparato; per cui nella maggior parte dei casi si è preferito operare nelle immediate vicinanze dell'attivazione ed in attesa di questa, lasciare la nuova cassa di manovra ed assicurare lo scambio in posizione concordata con il movimento mediante dispositivo di immobilizzazione cui art. 8 ISD e la chiave di risulta della posizione continua ad essere in consegna all'Apposito Incaricato; inoltre per i deviatoi muniti di CEF si deve intervenire sul circuito elettrico per permettere l'apertura dei segnali interessati.
Questo modo di operare, pur essendo in genere preferito, crea qualche problema di non poco conto: effettivamente prima dell'attivazione, momento già critico per la circolazione, ci troviamo con pochi binari disponibili a causa dei deviatoi immobilizzati in art. 8 ISD, come detto;
alcune stazioni per le loro dimensioni ed importanza richiedono tempi di attivazione congrui con il conseguente disagio che inevitabilmente si crea e la messa in opera delle casse elettriche in anticipo od in ritardo rispetto all'attivazione non raggiunge l'obbiettivo prefissato di contenere le pertubazioni sulla circolazione dei treni. Inoltre, per quanto ben fatta ed accurata, la posa di un nuovo deviatoio elettrico può presentare inizialmente dei malfunzionamenti dovuti ad assestamento ed a piccoli movimenti del ferro per la qual cosa devono essere ripetute le tarature meccaniche e ricontrollate quelle elettriche; ovviamente la posa contemporanea di molte casse accentua i disservi.
continua...
L'attrezzatura del MESP viene impiegata sui deviatoi nella fase di trasformazione da manovra esclusivamente manuale a centralizzazione con manovra elettrica. Per valutarne meglio l'utilità è opportuno soffermarsi in una attenta lettura di ciò che segue.
Operare in un impianto con deviatoi centralizzati rende il lavoro più facile e rapido, mentre il lavoro per la centralizzazione non è né agevole e né semplice: vediamo alcuni aspetti che riguardano l'organizzazione della messa in servizio di tali deviatoi, trasformandone la manovra a mano in manovra elettrica centralizzata.
Rimuovere la vecchia tiranteria e mettere in opera la nuova con la relativa cassa di manovra elettrica richiede un tempo non facilmente conciliabile con le esigenze del settore movimento e questo disagio deve essere poi moltiplicato per il numero delle casse da mettere a lavoro.
Tempi di intervento ridotti, per non gravare sulla circolazione e per non sperperare energie, sconsigliano di slacciare la manovra a mano, montare le casse elettriche per effettuare le tarature meccaniche ed elettriche e quindi ripristinare le condizioni iniziali in attesa della messa in servizio del nuovo apparato; per cui nella maggior parte dei casi si è preferito operare nelle immediate vicinanze dell'attivazione ed in attesa di questa, lasciare la nuova cassa di manovra ed assicurare lo scambio in posizione concordata con il movimento mediante dispositivo di immobilizzazione cui art. 8 ISD e la chiave di risulta della posizione continua ad essere in consegna all'Apposito Incaricato; inoltre per i deviatoi muniti di CEF si deve intervenire sul circuito elettrico per permettere l'apertura dei segnali interessati.
Questo modo di operare, pur essendo in genere preferito, crea qualche problema di non poco conto: effettivamente prima dell'attivazione, momento già critico per la circolazione, ci troviamo con pochi binari disponibili a causa dei deviatoi immobilizzati in art. 8 ISD, come detto;
alcune stazioni per le loro dimensioni ed importanza richiedono tempi di attivazione congrui con il conseguente disagio che inevitabilmente si crea e la messa in opera delle casse elettriche in anticipo od in ritardo rispetto all'attivazione non raggiunge l'obbiettivo prefissato di contenere le pertubazioni sulla circolazione dei treni. Inoltre, per quanto ben fatta ed accurata, la posa di un nuovo deviatoio elettrico può presentare inizialmente dei malfunzionamenti dovuti ad assestamento ed a piccoli movimenti del ferro per la qual cosa devono essere ripetute le tarature meccaniche e ricontrollate quelle elettriche; ovviamente la posa contemporanea di molte casse accentua i disservi.
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