Livree del vapore italiano

Spazio dedicato a tutti i mezzi ferroviari a vapore

Messaggioda freelancer » 12/01/2012, 14:27

Tutti siamo abituati a pensare che le loocomotive a vapore italiane siano sempre state nere con certe parti rosse, queste ultime specie negli ultimi tempi talora colorate a casaccio: tipico le bielle "alla tedesca" (rosse, come in Germania) per non parlare dei particolari o dei toni fuori regola...
Ma ci sono stati esempi in Italia di colori delle locomotive a vapore diversi dal nero? Era Rete Mediterranea che le aveva verdi?
E fra i predecessori FS ci sono stati altri che hanno usato livree particolari?
I vari colori, FS e non FS, si possono ancora ricostruire?
Inoltre, i colori esatti FS quali sarebbero?
Nota per i modellisti: se si conoscono i colori, ci sono dei colorifici che hanno miscelatori automatici che possono usare o un campione o perfino il codige RGB o CYMK.
Paolo
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 12/01/2012, 15:40

I colori ufficiali FS rispondono a normative aziendali e non a codifiche commerciali tipo RAL.
Giancarlo
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Messaggioda freelancer » 12/01/2012, 22:40

Quindi nessuno ha mai analizzato allo scanner le loro componenti fondamentali?
Paolo
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Messaggioda marchetti625 » 12/01/2012, 23:45

Cosa vorresti "scannerizzare"tu??? :lol: Scherzi a parte,i colori FS si possono facilmente produrre basta un buon negozio di belle arti o anche una di quelle ferramenta serie(a Roma,ancora quancuno c'è) che vendono pigmenti,essenza di trementina,lacche,lino cotto e cose di questo genere. Per quanto riguarda i componenti e le proporzioni basta seguire quanto prescritto dalle "solite" FS ,quelle delle "ferrovie vere"del bel tempo che fù! :lol: Se hai modo di leggere il bellissimo libro sulla 685 di Mascherpa e G.G:Turchi (ED.ETR) Troverai uno specchietto con le prescrizioni sia del nero che del rosso vagone(o meglio di tutte le variazioni di tonalità che questa tinta ha conosciuto nel corso degli anni) Dovendo verniciare a più riprese le macchine a vapore sulle quali facciamo accudienza e manutenzione,sono sempre stato tentato di prepararmi o farmi preparare,tinte originali non sintetiche come negli smalti commerciali. In realtà il gioco non vale la candela perchè la durata degli smalti industriali che non contengono composti organici(l'olio di lino cotto è un composto organico)e la qualità della preparazione,ne allungano di molto la durata.... Però un restauro dove tutto è "dell'epoca" vernici comprese non mi dispiacerebbe affatto ma poi il rotabile dovrebbe essere tenuto sotto vetro :lol: !

Max RTVT
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Messaggioda freelancer » 13/01/2012, 12:23

marchetti625 ha scritto:Però un restauro dove tutto è "dell'epoca" vernici comprese non mi dispiacerebbe affatto ma poi il rotabile dovrebbe essere tenuto sotto vetro :lol: !

Max RTVT

Nel mio caso sì... :mrgreen:
Per questo ho lanciato l'idea: scannerizzare un riquadro verniciato ed estrarre il codice RGB del colore digitalizzato. Ormai diversi miscelatori di colorificio accettano quel codice. Poi il singolo (modellista, di solito ;) ) si fa la vernice del tipo desiderato. A me hanno scannerizzato un "rosso vagone" da un vecchio modello per fare un quarto di litro di acrilico per verniciare i famosi kit di Tutto Treno...
Mi pare che solo le tinte XMPR :x (la faccina schifata mi viene in automatico ;) ) hanno un codice pantone.
Paolo
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Messaggioda marchetti625 » 13/01/2012, 22:29

Ehmmm,io mi riferivo alle tinte originali che servono per verniciare i treni (quelli veri! :lol: ) . Le differenze non sono affatto nella tonalità del colore(che è sempre quella) ma nelle caratteristiche del composto che hanno riflessi nella durata nel tempo del film di vernice applicata e se vuoi,sulla brillantezza del colore.

Nel modellismo valgono regole che rispetto al reale sono alquanto diverse. Anche in questo caso le tonalità delle tinte che si trovano oggi sul mercato corrispondono(almeno per i marchi più noti)alle esatte tonalità delle tinte reali : tonalità desunte e perfettamente corrispondenti ai campionari delle Ditte fornitrici delle FS.(Vedi i campionari dei principali marchi del settore). Se ne differenziano principalmente per il diverso grado di opacità(satinatura) che non ha nulla a che vedere col reale ma è indispensabile nei modelli( Al reale si verniciava a specchio col pennello!!!)

Ciò che voglio dirti è che scannerizzare un rosso vagone per esempio,quando è già disponibile un colore del tutto analogo fatto appositamente per modellismo,è un esercizio perfettamente inutile! Sul modello otterresti un risultato di dubbio effetto nella migliore delle ipotesi oppure identico a quello della vernice per modellisti acquistabile presso un buon negozio :D

Saluti vernicianti Max RTVT
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Messaggioda Il Razziatore » 13/01/2012, 23:42

Le tinte FS hanno tutte ( o quasi ) un codice pantone ovvero il codice che da la Pantone ( fabbrica di colore ) alle su tinte. Molti colori FS hanno un codice pantone perché le FS si riforniva da lei da quello che so. Ci sono alcuni colorifici che possono produrre i colori fs se uno gli dice quale vuole ( credo perché sono abbiano la licenza o qualcosa del genere ) comunque di solito non vale la piena ( troppo colore ).

Detto questo non ha senso parlare di colore RGB per della vernice fisica. Questo è un motivo fisco e c'è poco da discutere al riguardo. Le tinte utilizzano un metodo additivo e non sottrattivo il modello che si avvicina di più è il metodo CMYK ed essendo due modelli diversi ( più diversi non si puo' ) bisogna eseguire un operazione di mappature tra due domini matematici ( robba abbastanza complessa ). Detta in parole povere che vuol dire questo discorso? Preso un colore RGB ci possono essere decine ( se non centinia ) di colori di tinte ( tutte molto simili, ma comunque diverse ).

Volendo essere filosofici si potrebbe dire che c'è la possibilità che anche prendendo una latta di colore FS e dipingendo i propri modellini si potrebbe non essere soddifatti della resa perché ... beh perché l'effetto su un modello non è la stessa cosa, la luce è divesa e anche le dimenzioni contano.

In soldoni qual'è la "soluzione" che ti propongo? Io personalmente utilizzo gli ottimi colori della ditta Dr Toffano, per la precisione la linea Puravest 1412. Oltre alle tinte FS ha anche quelle delle LeNord.
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Messaggioda freelancer » 14/01/2012, 22:45

Il Razziatore ha scritto:Volendo essere filosofici si potrebbe dire che c'è la possibilità che anche prendendo una latta di colore FS e dipingendo i propri modellini si potrebbe non essere soddifatti della resa perché ... beh perché l'effetto su un modello non è la stessa cosa, la luce è divesa e anche le dimenzioni contano.

In soldoni qual'è la "soluzione" che ti propongo? Io personalmente utilizzo gli ottimi colori della ditta Dr Toffano, per la precisione la linea Puravest 1412. Oltre alle tinte FS ha anche quelle delle LeNord.

Ricordo che la Mo-Lak aveva fatto i colori FS "tali e quali" in lattine tipo smalto da modellismo (un quarto di secolo fa... :roll: ) e avevano un problema: che erano tali e quali. Cioè lucidi. Ma il problema è che con un modello è più esatta una finitura satin, se non opaca (guarda la mia cabinata: non ha un riflesso che sia uno...).
Di solito i colorifici che ti fanno il colore chiedono se lo vuoi lucido o opaco, per loro è indifferente.
Paolo
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Messaggioda ioannesg » 14/01/2012, 22:56

Io infatti le nuove pellicolature le sto facendo fare su base opaca.
Giovanni
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Messaggioda Il Razziatore » 15/01/2012, 10:54

I colori della puravest sono tutti satinati ( opachi ).
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