Saltsjöbaden, stazione dove è avvenuto l'incidente, è terminale della linea e ha solo due binari, entrambi tronchi, piuttosto corti e dotati di marciapiede; vi si arriva dalla p.l. impegnando un solo deviatoio.
I paraurti terminali si trovano a una ventina di metri (a occhio) dall'abitazione colpita (qui si vede bene la zona:
http://it.bing.com/maps/?v=2&cp=twcvn5jhsjt5&lvl=18.59&dir=353.17&sty=b&where1=Saltsj%C3%B6baden%2C%20Svezia&form=LMLTCC); è quindi poco probabile che il treno sia partito da uno di questi due binari, dati gli spazi ridotti.
Finora non ho trovato riscontri su internet, ma penso invece che il treno più probabilmente sia stato "rubato" dalla ragazza alla stazione di Neglinge (qui:
http://it.bing.com/maps/?v=2&cp=twf87wjhr18s&lvl=18.57&dir=358.39&sty=b&where1=Saltsj%C3%B6baden%2C%20Svezia&form=LMLTCC), sede di deposito dove sono normalmente ricoverati i complessi, che si trova a 1.5 km dal capolinea di Saltsjöbaden. Guardando le immagini di bing si nota che in uscita dal deposito di Neglinge lato Saltsjöbaden c'è un deviatoio che potrebbe realizzare l'indipendenza dei binari del deposito da quelli di circolazione. Se però il treno era ricoverato su uno dei due binari di circolazione di Neglinge, non c'era protezione contro una partenza verso la piena linea, in questo caso con tutto lo spazio per accelerare e raggiungere, in un km e mezzo, una velocità sufficiente a sfondare i paraurti di Saltsjöbaden ed entrare in casa...
Per quanto riguarda il "come" la ragazza abbia potuto prendere possesso dei comandi, concordo con le ipotesi di E 44. Circa l'attrezzaggio tecnologico della linea (Indusi, o altro, o nulla) non ho trovato info; va però detto che la Saltsjöbanan non fa parte della rete SJ, ma è gestita dalla metropolitana di Stoccolma. Secondo me potrebbe essere comunque plausibile che - come suppone E 44 - se il treno doveva essere ancora mosso, magari per ricoverarlo, il macchinista avesse lasciato il banco abilitato e l'eventuale Indusi o simil-SCMT/RS o quant'altro in una modalità di manovra o esclusione (mie illazioni).