Oh,un pò di vita e qualche argomentazione a cui rispondere... Intanto se qualcuno non ne è al corrente,comunico che nel primo pomeriggio del giorno 27 giugno,l'elettromotrice AB 03, dopo 68 anni, ha percorso il tratto dal portale inferiore a quello superiore,marciando autonomamente ad una velocità compresa tra i 20 e i 25 Km/h. Ricordo che il tratto in questione è particolarmente impegnativo,in quanto in pendenza del 42 per mille e in curva continua di cento metri di raggio! Il collaudo è stato ripetuto più volte con esito del tutto soddisfacente.
E adesso... La scelta di alimentare l'equipaggiamento di trazione dell'elettromotrice utilizzando solo il 35 per cento della corrente di alimentazione originaria,è dovuto alla necessità di preservare il più possibile,l'isolamento dei motori di trazione che sebbene ampiamente revisionati,sono ancora dotati dell'avvolgimento della piattina applicato dal TIBB nel 1931.
La necessità di consegnare il rotabile in tempo per i festeggiamenti dell'ottantesimo e problemi riguardanti la Ditta prescelta per il rifacimento dei motori,hanno consigliato una soluzione di compromesso,comunque valida . Noi di RTVT,abbiamo,dopo un accurato studio,riprogettato il reostato di trazione che utilizza resistori in piattina di accaio al nickel cromo,per una corrente di alimentazione di 480 volt in cc.
L' "appassionato medio" (per dirla come una mia ottima conoscenza )capisca che aver ridotto sensibilmente il voltaggio non significa aver ridimensionato anche l'amperaggio assorbito . Infatti,i 4 motori di trazione,ora permanentemente accoppiati in parallelo e con 4 gradini di esclusione reostatica,assorbono allo spunto circa 160 ampere per poi attestare il valore intorno ai 100 ampere. E' un ottima prestazione,molto vicina a quella originaria,anche nella coppia erogata che è superiore a quella prevista sulla carta,in base ai nostri calcoli. Notevole l'accellerazione e anche eccessiva la velocità massima raggiungibile. Dobbiamo ancora eseguire una nuova sessione di prove prima dell'inaugurazione e un adeguato preesercizio ma è nostra convinzione che il rotabile sia perfettamente in grado di trainare almeno una rimorchiata....eseguiremo prove con il carro chiuso.
La linea di contatto che avrebbe dovuto stimolare ben altre domande agli appassionati e non stuzzicare il loro "gusto estetico" sulla collocazione del palo commutatore(si dovrebbe sapere che la collocazione dei punti di ancoraggio della rete aerea è frutto di calcoli tecnici )e' opera della Ditta FerImpianti,di Roma,reduce dalle recenti elettrificazioni della metropolitana di Roma B1 e dell metro C.
Apparentemente antica, perchè l'isolamento del filo di contatto è stato eseguito con isolatori di porcellana tutti recuperati e risanati della ferrovia Rimini S.Marino,è in realtà modernissima e già predisposta per un eventuale innalzamento della tensione ai valori oggi usuali 1600/3000 voltcc. Il raddrizzatore,(ovviamente nuovissimo e di ultima generazione)è collocato nella sottostazione già esistente per rete civile, in cabina muraria,sopra il portale monumentale del Montale ed è capace di erogare 250 ampere(più sovraccarico)per una potenza di 250 Kw alla linea di contatto. Opportuni interruttori di protezione e relè differenziali garantiscono la sicurezza di tutto l'impianto che è realizzato secondo le normative,rigorose,vigenti.
Tornando all'elettromotrice, è stato, "giocoforza", necessario modificare il funzionamento del compressore originario che era mosso da un motore funzionante a 2700 volt. Questo motore non avrebbe potuto ruotare con una coppia sufficente con una tensione di soli 480 volt e di fatto non avrebbe fatto caricare aria con la necessaria sufficenza al compressore bicilindrico a cui era flangiato.
Ho così deciso di far adottare un compressore a 4 cilindri del tipo T 660,in uso su svariate macchine FS. Dalle 773 ai 214. Questo compressore è stato,opportunamente montato,dietro(quindi non visibile)al compressore originario che è stato privato del motore elettrico di azionamento. Il nuovo compressore è quindi mosso mediante cinghia e puleggia realizzate appositamente da un nuovo motore a cc continua di adeguata potenza e alimentato alla tensione di rete.
Debbo dire che l'effeto è strepitoso. perchè azionato ,il rumore è lo stesso che avrebbe fatto l'altro e come di più,proviene dallo stesso punto. Pertanto è difficile capire la differenza
Vorrei,infine,specificare(ad uso di qualche appassionato fulminato ) che queste modifiche sono.oltre che relative,anche facilmente rimuovibili,nella prospettiva della riadozione dell'alimentazione originaria. Con il lavoro,di poco più di una giornata,infatti,è possibile riconfigurare i motori in serie e parallelo con ripristino,anche,dei gradini di frenatura reostatica. Togliere il nuovo compressore che è alloggiato su un suo supporto che contiene anche il motore elettrico e implementare i pacchi reostatici per la nuova tensione.
La prima corsa di collaudo è stata straordinariamente emozionante. L'elettromotrice che già poco prima di pranzo si era mossa con grande sicurezza,è stata condotta con maestria dal Sig. Giacomo Costanzi,Titolare della MF costruzioni ferroviarie di Roma che ha eseguito i lavori di ricostruzione. All'uscita del portale superiore molte delle persone presenti sulla piazza e nelle abitazioni ad essa prospicenti,ci hanno appluditi più volte.
Io sono tornato a Roma e in questi giorni sul Titano,si completa anche l'arredamento interno del rotabile....Mi è ancora,molto difficile tracciare un bilancio di questa esperienza a metà tra sogno e realtà. Certo che è stato realizzato qualcosa di particolare e forse unico.....
Max RTVT