E cosa vuol dire?
Ormai l'inglese fa "figo" per essere volgari.
Sopra è stato detto tutto. Da dieci giorni la sella di Cervignano non funziona più. Se capita un treno, lo tirano oltre in manovra, e poi riparte. Ed è quindi inutile mandarlo a Cervignano. E quindi è inutile avere lo scalo.
L'avevo già detto tempo fa e lo ripeto. Le dismissioni costano, costano care. Per risparmiare ben poco. Ammettendo siano valide, se poi la situazione cambia, ecco un altro costo per rimontare.
All'estero non si fa così, si blocca tutto, ma prima di smontare si osserva per molti anni cosa succede. Se veramente non succede niente per un dieci anni, allora si smonta. Ma solo se si è sicuri. Ma lì MM non c'è.
Considerando che il Friuli-Venezia Giulia è una regione economicamente attiva, con in più le frontiere, il piano MM in pratica vuol bloccare l'economia, almeno quella su rotaia. Gran parte degli impianti in pericolo ha importanti raccordi industriali, la linea Gemona-Sacile ha due raccordi in piena linea (Cementizillo e Cimolai), Osoppo ha le fonderie che lavorano, lavorano, al punto che nonostante il DCO a Osoppo in certe ore c'era il DM per la complessità delle manovre... Pordenone ha la Zanussi, il raccordo Ronchi Nord-Ronchi Sud era essenziale per lo Scalo di Cervignano perchè se un treno arriva a Udine dalla linea di Venezia, o inverte la marcia o va a Cervignano per quella via.
Nell'Unione Sovietica un tempo cara al cuore di MM queste idee venivano classificate "sabotaggio" con quel che ne seguiva...