La notizia di per sè è positiva, finalmente qualcosa si muove a tappare i buchi voluti da MM, il grande distruttore.
Ma per altri versi è negativa.
Il vecchio servizio che esisteva su questa linea permetteva di partire da Udine al mattino verso le 8.30, quindi di raggiungere Udine da Trieste e da Venezia in modo umano, ad ore possibili , e poi offriva due altri servizi poco dopo le 14 e verso sera, quindi sempre ad ore possibili. Se uno aveva a Villach un impegno veloce poteva addirittura arrivarci nel pomeriggio e tornarci la sera.
Ora se uno vuole essere a Udine alle 7 deve partire da Trieste alle 5 e solo nei giorni feriali, da Venezia è impossibile, non si può arrivare a Udine prima delle 7; se arriva a Villach vi deve restare tutto il giorno. Se parte al pomeriggio deve dormire lì.
Questo orario insomma è un orario che pare fatto soltanto per i pendolari delle zone attraversate.
Se in un prossimo futuro i treni aumenteranno anche ad ore migliori e con collegamenti con Venezia e Trieste, allora veramente si potrà parlare di miglioramento. Ma così non va bene.
Si potrebbe avanzare il sospetto che questi brutti orari siano stati imposti da RFI con l'intento di porre dei problemi alla FUC e alle OeBB, concedendo tracce ad ore brutte per impedire un grande afflusso di clientela. Vi è anche - ultime notizie - il proposito di RFI di smantellare la stazione di Ugovizza-Valbruna, per cui se questo sarà fatto avremo una linea banalizzata dove sui cinquanta chilometri fra Carnia e Tarvisio Boscoverde sarà possibile cambiare binario solo a metà strada a Pontebba, il che vorrà dire ancora un ulteriore depotenziamento della linea pontebbana.
Andreotti, il vecchio volpone, ha detto: "a pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca".