Caro Don, evidentemente sono stato frainteso, intendevo dire che i limiti di peso andrebbero messi sui
camion, sia per un fattore di sicurezza e congestione delle strade, sia per evitare la concorrenza sleale di tale modo di trasporto rispetto al resto (sia i treni che le navi, incredibilmente poco presenti in Italia). Il nostro paese essendo lungo e stretto è "ideale" per il trasporto ferroviario (e visto i km di coste anche per il trasporto navale) ma curiosamente i pedaggi autostradali, che per quanto costosi sono favorevoli ai camion (e non alle auto private, ma questo è un altro discorso), gli scarsi controlli (con società di autotrasporto che possono permettersi impunemente, quindi, di commettere reati sui turni dei camionisti e la manutenzione dei mezzi), sconti sulle accise,... distorcono il mercato sfavorendo i modi più efficienti ed ecologici. In un altro forum (a riguardo delle proteste dei camionisti in Sicilia) si discuteva appunto che il problema del trasporto merci in Italia era dovuta all'arretratezza del sistema ferroviario, ma se non lo fosse e incredibilmente le ferrovie recuperassero il mercato, non ci sarebbero feroci proteste da parte dei camionisti contro la ferrovia che gli "ruba" il lavoro?
Cioè, dal punto di vista regolamentare (in ferrovia) non ci sono modifiche da apportare (anzi con la liberalizzazione bisogna aumentare i controlli anche in ferrovia, Viareggio docet)
Per questo ritengo che le IF private possano fare poco (se non farsi concorrenza sugli assi attualmente già coperti dalle ferrovie) per quanto riguarda il riequilibrio modale delle merci.
In Svizzera anche clienti non industriali utilizzano tantissimo il vettore ferroviario (per esempio Migros la grande catena commerciale, in assoluto il più grande cliente di SBB Cargo), non per motivi di coscienza ma perché costa di meno dei camion e la merce arriva in tempo