Situazione circolazione con neve.

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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 02/02/2012, 23:57

E' probabile che fossero a corto sia di personale disponibile che di mezzi diesel pronti all'uso. Poi con la storia della rete snella è difficile effettuare un soccorso in linea se ci sono altri treni sullo stesso binario . Comunque se si bloccano i freni per il ghiaccio, c'è poco da fare.
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Messaggioda ALn668.1207 » 03/02/2012, 0:20

C'è poco da fare perché i guai partono a monte... purtroppo.
Paolo
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Messaggioda ioannesg » 03/02/2012, 0:32

Con l'effetto siberia che sta facendo in Romagna era difficile che non si gelasse tutto... si narra di aver visto Michele Strogoff in compagnia del dott. Zivago...
Giovanni
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Messaggioda Giovanni Fvm » 03/02/2012, 0:34

Segnalo che, come previsto, anche sulla costa adriatica sta nevicando. Per ora è abbastanza regolare la circolazione (rispetto a ieri quasi a posto).
Poco fa a Marzocca un RV ha subito danni alla condotta dell'aria del freno (probabilmente per pezzi di ghiaccio staccatisi) ed ha chiesto soccorso; è stato portato a Falconara da un diesel da manovra (a Falconara hanno dei 245...) e da li poi un 656 fino ad Ancona. Forse il 615 ha subito danni simili? O magari un "mix" di danni alle condotte e nella captazione?
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Messaggioda Giancarlo Giacobbo » 03/02/2012, 10:17

Mi raccontava mio nonno che fu macchinista a vapore delle Ferro Tranvie Vicentine, che una mattina d'inverno con la neve, partito da Recoaro per Vicenza con un treno merci, al termine di una discesa con una curva in prossimità del torrente Agno, all'atto di rallentare per affrontare la curva si ritrovò con il treno che non frenava a causa del ghiaccio formatosi sul sistema frenante dei carri. L'alternativa era di restare sulla macchina e, deragliando finire in acqua, oppure gettarsi fuori con il fuochista e salvare la pelle. Scelse la seconda soluzione e si salvarono. Fu inquisito perchè si disse che non aveva frenato, ma quando ripescarono la macchina trovarono il rubinetto del Westinghouse in posizione di frenata. Fu scagionato e tutto finì nel migliore dei modi.
Pertanto non c'è da stupirsi se con condizioni atmosferiche come quelle che si stanno verificando in questi giorni, problemi di questo genere si stiano ripresentando. Quello che stupisce è che questo avvenga in maniera similare a distanza di 100 anni su mezzi moderni.
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Messaggioda Giovanni Fvm » 03/02/2012, 14:01

è verosimile che i mezzi siano progettati per le temperature del luogo in cui vengono usati di più. Per esempio un ice tedesco non si gela, ma se ricordate l'estate scorsa che aveva fatto un caldo record, i condizionatori non erano riusciti a tenere la temperatura. Da noi al più son guasti... Ma se vanno sono dimensionati per il caldo nostro.
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Messaggioda pasquino » 03/02/2012, 14:49

Sembra che si stia parlano di temperature siberiane in Romagna! Solo oggi si sono raggiunti i -4/-5. Nei giorno scorsi no.
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Messaggioda ioannesg » 03/02/2012, 15:23

Già, confermo che in Romagna la neve sta provocando disagi, ma il problema maggiore è il gelo che tende a diventare sempre più pungente
Giovanni
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Messaggioda E 44 » 03/02/2012, 15:33

ALn668.1207 ha scritto:soldi possibilmente presi dalla ricca prebenda che MM si porta a casa.
Lasciamolo per un anno senza stipendio, vedrete che il culo lo smuoverà.


Ha fatto inserire nel suo contratto la clausola che se lo mandano via prima, le FS devono indenizzarlo con tre milioni di euro. :evil:
Paolo
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Messaggioda ioannesg » 03/02/2012, 16:11

Sempre meglio dei 7 milioni pretesi da Catania...
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Messaggioda ALn668.1207 » 03/02/2012, 16:53

Piano con le temperature siberiane...

Da me stamattina:

Immagine

Per me freddo vuol dire temperature dell'ordine di -15°C, qualche anno fa le minime oscillavano tra -15 e -20, per ora è tutto "normale".

Il problema delle condotte freno è dato dalla condensa che l'aria compressa genera, inevitabilmente, quando l'aria in uscita dal compressore si raffredda; le condotte si riempiono d'acqua e se gela l'aria non passa più.
Problema risolvibile oggi con una adeguata unità di trattamento aria che deve essere collocata subito a valle del compressore e, ovviamente, con idonea manutenzione e spurgo periodico delle condotte e dei serbatoi, a maggior ragione se si prevedono basse temperature.
Che 100 anni fa fosse un evento possibile viste le tecnologie rudimentali dell'epoca lo posso capire, che lo sia oggi viste le implicazioni sulla sicurezza, proprio no.
Paolo
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Messaggioda Giovanni Fvm » 03/02/2012, 18:34

Il problema del freddo non si intende solo con quanto la temperatura scende, ma anche quanto dura questo freddo. A Fano ad esempio oggi la minima era -2... ma la massima 0. Ecco, mi è capitato altre volte di alzarmi e trovare -4 gradi (che comunque quà sulla costa son strani) ma raramente a mezzogiorno resistevano ancora gli 0 gradi.
Comunque il discorso della condensa è interessante. Ecco che siamo riusciti a capire una delle possibili dinamiche del congelamento del sistema frenante accaduto (probabilmente) sul 615.
Esistono metodi che mettono al riparo dagli accumuli (che si possono poi staccare) di ghiaccio nel sottocassa?
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Messaggioda ALn668.1207 » 03/02/2012, 19:50

Beh certo, dipende dalla zona.
Qui da me, credo nel 2002, ci fu un inverno particolarmente gelido: da metà novembre a metà marzo la temperatura rimase sempre sotto lo zero, con gennaio e febbraio quasi sempre tra -10°C e - 15°C di notte e di giorno mai più di -5°C.
Questo, da me, finora è un inverno più mite del solito.

Contro accumuli che possono far danni la soluzione è... costruire bene le cose.
Paolo
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Messaggioda pasquino » 03/02/2012, 20:07

Forse non mi sono spiegato bene. Il mio riferimento alle temperature siberiane era ironico. Nel riminese solo oggi si sono toccati i -4, nei giorni scorsi si era intorno allo 0, quindi non proprio temperature siberiane.
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Messaggioda freelancer » 03/02/2012, 22:15

ioannesg ha scritto:Con l'effetto siberia che sta facendo in Romagna era difficile che non si gelasse tutto... si narra di aver visto Michele Strogoff in compagnia del dott. Zivago...

Io ci vedrei le guardie della NKVD che portano i prigionieri a inaugurare un campo della GULag (il singolo campo era solo Lager). :evil: E indovinate che prigionieri (sì, troppo facile prendersela col solito MM: e la sua cricca è pura e immacolata?)
Sì, nei primi tempi delle purghe gli arrivi dei prigionieri erano nel vuoto: un arrivo di prigionieri significava la costruzione di un nuovo campo, e ovviamente erano i prigionieri a doverselo costruire. Solzenicyn era stato "fortunato": quando c'era andato lui, il suo campo esisteva già!
Paolo
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