Situazione circolazione con neve.

Spazio dedicato agli argomenti riguardanti le ferrovie italiane in generale

Messaggioda Giovanni Fvm » 01/02/2012, 18:41

Anche quest'anno è arrivato il freddo e la neve. Anzi, forse soprattutto quest'anno.
Dando una guardata alla situazione, comunicati stampa a parte, emerge che nei grandi nodi del nord e centro si sono registrati svariati ritardi, alcuni notevoli ma, viste le forti nevicate ed il freddo assurdo, anche accettabili. Ovvio, la neve non dovrebbe fermare i treni, ma secondo me c'è un livello di ritardo che in questi casi può essere tollerato.
Mentre a Firenze, Milano e Torino (oltre che a Genova) si hanno ritardi contenuti o limitati ad alcuni treni, nel caso di Bologna si ha davero un blocco in piena regola. I treni giungono verso Bologna da tutte le direzioni con ritardi modesti, compresi tra i 10 ed i 30 minuti (a volte 45), e poi si inchiodano alle stazioni limitrofe.
Soste molto lunghe o avanzamenti lentissimi si verificano ad esempio nelle zone di S Piero in Casale, Crevalcore, Ruberia o Modena, Pianoro, Ozzano, Casalecchio. Come a dire che il nodo non riesce a riceverli ed evidentemente devono attendere. Da notare che nemmeno gli Av si sono salvati e portano ritardi cospicui, maturati in buona parte a Bologna. Ad esempio nella stazione di Torino, per altro interessatissima da neve negli ultimi giorni, i ritardi più grossi spettano proprio ai treni che in qualche modo hanno toccato Bologna.
Questa era solo una analisi distaccata della situazione, alla luce di quanto potuto constatare; ora spettano a voi i commenti (possibilmente non scadenti). Perchè, a mio modestissimo parere, capisco il ritardo quando un PL si ghiaccia, quando uno scambio di una stazione secondaria (mosso poco) si gela, quando ci sono cadute di tensione, pantografi gelati, lastre di chiaccio che cascano dal sottocassa e porte bloccate dal gelo che non rispondono. Tutte cose accadute oggi.
Ma la situazione di Bologna merita valutazioni più profonde; il nodo ha qualcosa fuori posto.
Ditemi voi.
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Messaggioda andm » 01/02/2012, 19:01

Io credo che in un sistema fragile, al minimo intoppo si crea un disastro.
Qualche esempio?
1. Se il personale viaggiante arriva in stazione in auto anzichè col treno... (eliminazione corsette)
2. Se le locomotive si tengono tutta la notte a pantografi bassi perchè costa avere qualcuno che le tiene abilitate (riduzione personale)
3. Ieri sera DUE deviatoi a Mi Lambrate avevano le scaldiglie spente o poco funzionanti.
Andrea
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Messaggioda fas » 01/02/2012, 19:24

Questa è la situazione odierna di Bologna http://bologna.repubblica.it/?ref=HRHL-3 e in questo video si vedono alcune riprese dei binari della stazione Centrale http://video.repubblica.it/edizione/bol ... 7133?video
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Messaggioda fas » 01/02/2012, 21:29

C'è anche un IC bloccato a Villa Selva (vicino Forlì) dalle 13 di oggi
http://www.ilrestodelcarlino.it/forli/c ... elva.shtml
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Messaggioda pasquino » 01/02/2012, 22:05

Sarà pure una grossa nevicata, ma che non sia recuperabile con una loco diesel un IC fra Forlì e Cesena costringendo 600 viaggiatori al freddo e a respirare aria viziata è il colmo. Si tratta dell'ennesima prova di come l'attuale gestione di Fs sia del tutto fallimentare, non dal punto di vista economico, ma dell'efficienza del servizio. Ormai salire su un treno, se non è stato soppresso, vuol dire esporsi troppo spesso a rischi di varia natura: ritardi, guasti, affollamento, bagni impraticabili, pulizia molto carente, riscaldamento o condizionamento non funzionante, annunci spesso carenti, ecc. Come è possibile non imputare gran parte di queste magagne anche al management, a cominciare dall'AD? Possibile che nessuno sia chiamato mai a risponderne?
P.S. Leggo sul sito del Resto del Carlino che alle 21,10 il treno si sarebbe mosso verso Forlì trainato da una motrice giunta da Bologna (!). La rete snella e la soppressione del traffico merci non permettono più di avere una motrice disponibile un po' più vicino?
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Messaggioda freelancer » 01/02/2012, 23:11

Pasquino, attento, a essere "indignati" (va di moda, ma io preferirei termini più volgari!) siamo già qui dentro in due!
Un bella purga ad alto livello nelle ferrovie (e no, stavolta non parlo di olio di ricino, parlo di quella che in russo si chiama cistka) andrebbe fatta subito. E una riorganizzazione dei servizi ancora più subito. O si va allo sfascio.
Ma lo Stalin che purga e il Kaganovic* che riorganizza non li vedo... :(

*L.M. Kaganovic fu ministro dell'Industria all'epoca di Stalin: diresse i lavori per la metropolitana di Mosca e riorganizzò le ferrovie in due anni nel quadro del primo "piano quinquennale". Con terrore e pugno di ferro (gli attribuiscono una frase in una lettera a Stalin: vedendo fucilare il suo predescessore, anche il lavoratore più infingardo diventa fulmineamente operoso). E oggi ce ne vogliono entrambi. :evil: :evil:
Paolo
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Messaggioda Giovanni Fvm » 01/02/2012, 23:47

Il treno è stato raggiunto da un locomotore da Rimini entro 3 ore mi sembra. Non è poco, ma se lo avesse agganciato sarebbe stato tutto risolto. Evidentemente hanno avuto problemi a sfrenare il convoglio, ragion per cui lo hanno raggiunto dalla coda e trainato indietro, ma questo ha richiesto molto, troppo tempo. Considerate che la linea era esercitata a singolo binario in quel tratto per l'occupazione del secondo da parte del convoglio; la circolazione era molto perturbata da questo e se già era stato complicato l'invio da Rimini, figuiamoci quello da Bologna...
Non conosco la natura dei problemi nello sfrenarlo.

Comunque quando ho aperto questa discussione "a rischio" intendevo avere delle risposte sulle cause del blocco del nodo di Bologna e magari (questo si che mi piacerebbe) sapere cosa ha impedito di portare via con il primo locomotore di soccorso l'IC a Villa Selva.
Che la dirigenza non va bene lo so già, lo dicono tutti in ogni sito ed in ogni giornale ed in ogni forum, quindi pur condividendo in pieno la vostra posizione, vorrei sapere le cause odierne e non quelle "superiori" di quanto avvenuto. Saperle... magari!; diciamo parlarne con voi.
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Messaggioda pasquino » 01/02/2012, 23:53

Ci saranno certamente cause tecniche, interessanti per i tecnici, ma la causa vera è la gestione complessiva delle ferrovie. Lo dico da cittadino, non da indignato, anche se gli indignati hanno tutta la mia comprensione. Se fossi poi su quel treno sarei superindignato!
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Messaggioda Giovanni Fvm » 02/02/2012, 0:02

Quello che intendo dire è che se un treno guastato in mezzo ad una grossa bufera si ferma e viene raggiunto da un locomotore che non riesce ad agganciarlo perchè non si sfrena, la causa è SOLO tecnica. Ed è anche interessante.
E se il nodo di Bologna va in tilt completamente con la neve, ancora una volta le cause sono tecniche, o gestionali o organizzative ma sapere che Moretti sta sfasciando tutto, anche se vero, non mi dice nulla di immediato.
Per esempio Andrea diceva che se le scandiglie fossero tutte efficienti (ne bastano poche guaste per far caos) e se i locomotori fossero mantenuti a pantografi alzati di notte e se il personale non arrivasse in auto quando c'è la neve, le cose andrebbero meglio: ecco, queste sono tre proposte che in questa sede si possono fare. Poi chi sta "lassù" le dovrebbe (e non lo fa) attuare.

Il problema dirigenza sta a monte e regola i finanziamenti e le scelte che possono evitare queste cose. Ma se chiedo cosa ha fermato QUEL treno la causa sta dentro il treno, non a Villa Patrizi.
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Messaggioda fas » 02/02/2012, 0:35

Giovanni Fvm ha scritto:sapere cosa ha impedito di portare via con il primo locomotore di soccorso l'IC a Villa Selva.
.

Può essere che il freddo abbia bloccato i freni delle vetture?
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Messaggioda fas » 02/02/2012, 0:57

Qui pare confermata l'ipotesi che ci sono stati problemi nello sfrenare il convoglio
http://www.corriere.it/cronache/12_febb ... 0ae6.shtml

La cosa che mi lascia perplesso però sono i presunti problemi di captazione che ha avuto il locomotore (E444): Villa Selva è distante appena 2 km dalla fermata di Forlimpopoli e 5 km da Forlì, possibile che non si sia riuscito a fermare il treno in una di queste località, facilmente raggiungibili e munite di marciapiedi?
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Messaggioda ioannesg » 02/02/2012, 0:59

Il locomotore elettrico ha avuto problemi a raggiungere il treno per problemi alla linea elettrica. Pertanto hanno dovuto far intervenire un mezzo diesel che alla prova freni ha riscontrato per l'appunto il congelamento dell'impianto.
Era l'IC615 appena partito da Bologna.
Probabile che per neve e gelo la 444 si sia tirata giù la catenaria... con tutte le conseguenze del caso
Giovanni
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Messaggioda Giovanni Fvm » 02/02/2012, 8:58

se avesse abbattuto la catenaria si spiegherebbero molte cose. Il diesel quindi lo han mandato da bologna? Dico solo perché a rimini stanno le officine delle loco diesel e se una era disponibile sarebbe stata ottima. Ricordo che un marciapiede molto breve sta anche a villa selva con tanto di sottopasso. Quindi davvero sfigato l'ic come punto per fermarsi. Bastava una porta sul marciapiede...
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Messaggioda Giovanni Fvm » 02/02/2012, 9:24

Segnalo che altri 3 treni sono bloccati sullo stesso binario del 615. Un Frecciabianca ha dato il via al nuovo blocco a 1:00. Dietro di lui si sono accodati un Regionale ed un altro Frecciabianca, pare fermi però in stazione a Forlì e Faenza. Essi sono rimasti fermi rispettivamente 4,5 e 5 ore, però nelle stazioni e ciò è "positivo" per i passeggeri. Il primo FB invece si è fatto 4 ore a Villa Selva.
Segnalo che quest'ultimo era partito da Milano alle 18:10 crica per Ancona ed è arrivato nella stessa da soli 5 minuti (alle 9:10). Anche se per un "consumatore/utente" ciò è allucinante, è evidente che si è scelto di portare a tutti i costi il treno a destinazione, anche impiegando tutta la notte. Il posto è stato raggiunto da un locomotore diesel e da uno elettrico, che hanno soccorso i 2 FB.
Non basta ne la sfortuna ne problemi interni a fermare 4 treni nello stesso punto in una sola notte. E' evidente che a Villa Selva ieri ed oggi era davvero un freddo incredibile.
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Messaggioda Taurus 541 » 02/02/2012, 10:31

Con condizioni meteo così estreme e rare per il nostro paese, penso che siano molto complesse e difficili le operazioni di soccorso in linea. Le stesse locomotive diesel, credo che abbiano bisogno di un adeguato preriscaldamento del motore, per evitare la rottura dello stesso.
Gabriele
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