da Macaco » 15/06/2016, 17:42
Tutto questo mi porta a soffermarmi un poco di più sul ruolo che avevano i "cantonieri" nella ferrovia del passato. Ho detto giustamente "cantonieri" perchè quelli ferroviari, al pari di quelli stradali, si occupavano della manutenzione della "via".
Il cantoniere FS, dipendente del Sevizio Lavori, è stato da sempre considerato ad un livello professionale molto basso. Erroneamente più giù di un manovale utilizzato in mansioni promisque nelle stazioni (scambi,freni, manovre, carico e scarico merci dai treni, pulizia degli impianti, ecc). Eppure quegli agenti avevano un'alta professionalità ed un ruolo estremamente importante nell'organizzazione lavorativa della ferrovia del passato.
Provo a raccontarvi in breve cosa ricordo sull'argomento (io appartenevo al Movimento). In un determinato tratto di linea, delimitato da due stazioni Capotronco, esitevano più Tronchi Lavori a cui facevano capo varie squadre di Cantonieri, assegnati al tronco stesso, al Cantone (coincidente o meno con le stazioni) oppure dislocati lunga la linea nelle "Case Cantoniere", oppure negli alloggi annessi ai posti di custodia dei PL. Essì, perchè una volta, erano i Cantonieri (oltre agli Assuntori PL) ad occuparsi della manovra delle barriere dei PL. Possiamo dire, senza ombra di dubbio, che i Cantonieri di una volta erano vere e proprie "guardie ecologiche" del territorio ferroviario. Se guardate bene, nei vostri viaggi in treno, le case cantoniere erano posizionate in punti singolari della linea (Pl, ponti, gallerie, punti soggetti a frane, curve a streto raggio, ecc.). Da ciò si può dedurre che il Cantoniere anche quando dormiva lo faceva con un occhio solo. Sentiva ed analizzava, persino durante il sonno, il rumore del passaggio dei treni distinguendolo ed estrapolandolo da altri rumori potenzialmente pericolosi per la circolazione. Per le emergenze, nelle stesse Case Cantoniere, erano installati telefoni collegati alle stazioni limitrofe, venivano depositati mezzi di segnalamento portatili (bandiere, petardi, torce a luce rossa, ecc.). Inoltre il Cantoniere, quando la mattina si recava alla limitrofa stazione per prendere il treno od unirsi alla sua squadra, percorreva a piedi i binari ed il suo occhio vigile ed esperto monitorava tutto il percorso. In squadra, durante il giorno, tale agente operava con competenza rincalzando le rotaie con piccone, forcone od altri attrezzi manuali. Allineava i binari con pesanti mazze di ferro o paletti di ferro ripristinando la dovuta geometria del binario, prevista per ogni singolo metro della liena. Sostituiva le traverse di legno, marce o consumate, provvedendo anche a sagomarle con le asce dal lungo manico, bucarle con i trapani a mano ed "armarle" con i necessari apporti ferrosi atti al fissaggio ed ancoraggio delle rotaie. Si occupavano anche del controllo e monitoraggio delle acque di scolo pulendo i fossi e sistemando gli argini dei torrenti ai lati della massicciata ferroviaria. D'estate provvedevano al taglio ed allo sfalcio dell'erba nei piazzali delle stazioni e lungo linea garantendo la percorribilità dei sentieri e la visibilità dei segnali. In altri periodi dell'anno provvedevano anche a tagliare gli alberi lungo la linea che, cadendo, potevano, interferire o bloccare la circolazione ferroviaria. Di particolare importanza era inoltre la cosiddetta "visita linea". A seconda della quantità di treni circolanti, un agente percorreva a piedi giornalmente, a giorni alterni o a diverse periodicità, un determinato tratto di linea controllando attentamente i binari, il loro ancoraggio alle traverse, la struttura visibile dei manufatti, il regolare deflusso delle acque piovane, la vegetazione, lo stato delle giunzione dei binari, l'usura del fungo delle rotaie nelle curve, ecc. Durante i torridi caldi estivi misurava anche la temperatura del ferro potendosi verificare pericolose dilatazioni. Alla fine della "gita" relazionava per iscritto tutto ciò che di anomalo aveva riscontrato. Durante la passeggiata,(fatta anche sotto la pioggia, vento, freddo, neve o caldo), portava con se tromba, bandiera rossa, fascicolo orario ed una pesante chiave per serrare gli eventuali bulloni allentati delle ganasce di giunzione delle rotaie. Nei tratti con gallerie si muniva anche di lanterna ad acetilene.
Tutto questo non c'è più. Il personale costa. Le norme antinfortunistiche "tutelano" i lavoratori: non si può fare visita linea in concomitanza alla circolazione treni. Tutte le verifiche ed i controlli vengono fatti con opportuni mezzi (carrelli o vetture specializzate). La manutenzione ordinaria (risanamento) o straordinaria (rinnovamento) viene fatta da ditte specializzate con mezzi adeguati. I pochi cantonieri rimasti bastano appena appena a fare le "scorte" alle ditte private durante le interruzioni programmate.
Qualcuno pensa che rinunciando a tanti cantonieri si abbia avuto un grosso risparmio. Niente di più falso. L'esternalizzazione della manutenzione, affidandosi ai privati. ha costi enormi. Ed i risultati non sempre sono dei migliori. Si sarebbe risparmiato di più fornendo ai cantonieri mezzi adatti, professionalizzandoli di più e programmando opportunamente le verifiche e la manutenzione della linea.
Scusatemi. La volevo fare più breve, ma poi mi sono lasciato andare.
Fine terza puntata...continua,,
Gaetano.
Scusatemi. Io appartengo al passato delle FS. Non sono ingegnere e sono contrario al cazzeggio...ferroviario.