A fine gennaio l'ANSF ha pubblicato il regolamento in oggetto.
Tra tutte le cose, lascia sconcertati l'imposizione (in realtà piuttosto vaga) di un "sottosistema di bordo compatibile con il sottosistema di terra" relativo quindi alla protezione marcia treno (ATP/ATC per usare acronimi internazionali).
In soldoni, secondo i burocrati dell'ANSF un carrello da manovra scassato magari cinquantenne per operare su una stazione attrezzata, per esempio, con SCMT dovrebbe avere installato l'SCMT!
La cosa ha del tragicomico, anche perché, come chi opera sui mezzi sa, i sistemi ATP in manovra sono spenti o con funzionalità estremamente ridotte.
Ad esempio l'SCMT in modalità manovra non fa altro che effettuare la vigilanza (che per Trenitalia consiste nella semplice "pedalata" in partenza) e verificare il rispetto della velocità di 30 km/h.
Ma come si fa a proporre cose del genere?
Mi auguro che la norma verrà recepita con "buon senso e ponderatezza"